di Alessio Pomaro
Introduzione
Se sei arrivato/a a leggere questo report, ti sarà capitato di sentir
parlare di Legge di attrazione, soprattutto da quando è stato pubblicato
anche in Italia il libro The Secret di Rhonda Byrne.
Ma che cos'è la >>>Legge di attrazione?
Se vogliamo enunciarla in parole semplici, o meglio, utilizzando quelle di
Aaron Potts, possiamo dire che “simile attrae simile”. I pensieri sui quali
ti focalizzi maggiormente si materializzano nella tua vita.
Su The Secret vengono pronunciate alcune frasi molto d'effetto per
descrivere la Legge di attrazione; ne riporto alcune in seguito.
“I tuoi pensieri attuali creano la tua vita futura. Quello a cui pensi
maggiormente o su cui ti concentri di più, si manifesterà come parte della
tua vita.
I tuoi pensieri diventano cose.”
“E' impossibile sentirsi bene e nello stesso tempo avere pensieri negativi.
Se ti senti bene è perché in questo momento i tuoi pensieri sono buoni.
Vedi, puoi avere tutto ciò che vuoi nella vita, non ci sono limiti. Ma a una
condizione: devi sentirti bene.
… Se ti senti bene crei un futuro in linea con i tuoi desideri.
La legge di attrazione è all'opera in ogni secondo della tua giornata.Tutto
quello che pensiamo e sentiamo crea il nostro futuro.”
Leggendo le parole che vengono utilizzate sembra tutto molto semplice: penso
di godere di ottima salute ed essere ricco, e per magia tutto ciò si
materializza davanti ai miei occhi?
Non è esattamente così semplice, come ognuno può osservare dalla propria
esperienza. Non lo è, fondamentalmente, perché anche se sviluppiamo
un'intenzione, dentro di noi, probabilmente inconsciamente, non la riteniamo
possibile.
A questo proposito desidererei “estrarre dal cilindro” una curiosità. Molti
anni fa, con le conoscenze mediche che esistevano, si credeva che non fosse
fisicamente possibile scendere sotto determinati tempi nelle gare di
atletica. Ad una edizione dei giochi olimpici, un atleta smentì quella
credenza battendo il record tra lo stupore generale.
L'edizione successiva delle olimpiadi la maggior parte degli atleti scese
sotto i “tempi impossibili” dettati dalla scienza di quel periodo.
Cosa significa?
Significa che gli atleti non migliorarono le proprie prestazioni perché lo
ritenevano impossibile!
Questo breve racconto ci insegna che spesso i limiti sono dentro di noi.
Sto scrivendo questo report perché voglio raccontarTi la mia esperienza di
vita, fino a questo momento, relativamente alla Legge di attrazione.
Ho iniziato ad approfondire l'argomento dopo aver visto i DVD What the Bleep
do we Know!? e The Secret. Nel primo non vi sono riferimenti al termine
“Legge di attrazione”, ma il concetto viene espresso in maniera molto
efficace.
Interpreto metaforicamente la visione di tali film-documentario come la
spinta che ha aperto delle porte che fino a quel momento, con il cammino,
con l'esperienza acquisita, erano soltanto socchiuse.
Joe Dispenza, in What the bleep do we know!? dice:
“Alla mattina mi sveglio e creo coscientemente la mia giornata così come mi
serve. Certo, alcune volte la mia mente esamina tutte le cose di cui ho
bisogno e ci vuole un po' di tempo perché riesca a creare intenzionalmente
la mia giornata. Però questo è l'assunto. Quando creo la mia giornata
accadono delle piccole cose dal nulla che sono inspiegabili e che sono il
risultato della mia creazione. E più accade, più consolido nel cervello una
rete neuronale che accetta che ciò sia possibile dandomi la forza e
l'incentivo per insistere anche il giorno successivo”.
Dopo aver letto queste parole decisi di provare: “da oggi desidero creare
intenzionalmente la mia giornata!”.
In quel particolare momento della mia esistenza avevo recentemente perso il
sopracciglio destro, probabilmente a causa dello stress al quale ero
sottoposto.
Avevo accettato quello stato, ma decisi di iniziare a sperimentare
l'attrazione proprio da quel particolare: “vediamo se funziona”, pensai.
Da quel giorno, ogni mattina, appena alzato, iniziai a ripetere le frasi:
“voglio che ricresca il sopracciglio destro!” e “voglio che torni ad essere
identico al sopracciglio sinistro!” con molta convinzione e determinazione
immaginando che il sopracciglio sarebbe tornato: ero sicuro che avrebbe
funzionato.
Giorno dopo giorno, iniziò a spuntare qualche “novità” dalla pelle ed ecco
il primo pelo timido ed isolato.
Raggiunsi la consapevolezza che qualcosa stava cambiando: era proprio lì
davanti a me, la potevo vedere, la potevo toccare con mano. La
determinazione aumentò fino a divenire certezza quando i risultati erano
così evidenti da non essere smentiti.
Ero certo che avrei ottenuto il risultato che volevo; lo stavo attirando a
me giorno dopo giorno vincendo le contro-intenzioni.
Continuai ogni mattina a pronunciare il mio “mantra” e a visualizzare per
scatenare l'attrazione, per plasmare con i pensieri la mia realtà.
Il sopracciglio tornò ad essere, ed è tuttora rigoglioso e perfettamente
identico a quello sinistro come chiedevo nelle mie frasi rafforzatrici
dell'intenzione e come visualizzavo mentalmente.
Dopo aver ottenuto il risultato appena descritto divenni consapevole di
essere a conoscenza di un “potere” veramente enorme, tanto che decisi di
continuare a svilupparlo mediante acquisizione di informazioni e a
sperimentarlo in nuove soluzioni.
Lessi libri e-book; frequentai corsi e seminari, cercando di assorbire il
maggior numero di concetti possibile.
Il progetto "la mente mente"(vedi nota a piè pagina) nacque proprio in
questa fase, da questa ricerca esageratamente motivata.
Nuovi strumenti tecnici, che descrivo in seguito, si aggiunsero alle frasi
descritte precedentemente.
Centratura
La meditazione Vipassana, la quale è stata una tappa importante nel mio
cammino, inizia con una fase denominata “anapana” che consiste
nell'osservazione del proprio respiro senza forzature e senza giudizio:
osservazione del respiro “così com'è”.
Tale fase è necessaria per fissare l'attenzione nel “qui e ora”, nel momento
presente.
La nostra mente (e possiamo sperimentarlo osservando quello che pensiamo
durante la giornata) tende a navigare nel passato (quindi penso a quello che
ho fatto) o nel futuro (penso a quello che dovrò fare) e a non rimanere mai
nel presente, che è l'unico tempo reale. E' nel presente che dobbiamo
vivere: ciò che è passato è irrevocabilmente finito; ciò che è futuro non si
può raggiungere, fino a che non diventa presente. Ricordare il passato e
pensare al futuro serve solo nella misura in cui ci aiuta a vivere il
presente.
La meditazione Vipassana considera il respiro come il punto di contatto con
il momento presente.
La tecnica che ho appena descritto e che ho denominato “centratura” è utile
per calmare la mente, per farla rimanere nel momento presente.
Iniziai ad inserire “anapana” prima di iniziare il mantra giornaliero e fu
davvero efficace.
Riepilogo della tecnica
Chiudiamo gli occhi e osserviamo semplicemente il respiro: l'aria che entra
dalle narici e l'aria che esce dalle narici; non ne modifichiamo il ritmo,
ma ci limitiamo ad osservarlo.
Quando la mente divaga, noi dobbiamo, sorridendo e senza tensione, accettare
il fatto che, a causa di un'abitudine ormai radicata, essa si è
distratta. Non appena ci rendiamo conto che la nostra mente si è distratta,
essa ritorna naturalmente e spontaneamente, alla consapevolezza del respiro.
Attrazione
La regola principale per “attivare” l'attrazione è pensare, parlare e agire
come se avessimo già ottenuto quello che desideriamo: non è sufficiente
pronunciare un desiderio. Le frasi “voglio che ricresca il sopracciglio
destro!” e “voglio che torni ad essere identico al sopracciglio sinistro!”
sono molto più efficaci espresse al presente (come se il desiderio fosse già
stato ottenuto): “il sopracciglio destro è rigoglioso e folto come quello
sinistro”.
E' importante che ci focalizziamo su quello che vogliamo, e non su quello
che non vogliamo; per questo motivo dobbiamo avere le idee chiare.
Esempi: se vogliamo che ricresca il sopracciglio, dobbiamo concentrarci sul
sopracciglio completamente tornato alla normalità, non sul fatto di non
volere la mancanza del sopracciglio.
Se siamo tristi e desideriamo essere felici, dobbiamo focalizzare il nostro
pensiero sulla felicità, non sul desiderio di non essere tristi.
La cosa interessante, a proposito di questo punto, è che il nostro inconscio
non computa le negazioni (il “no” e il “non” non vengono computati); è come
se dicessimo ad un gruppo di persone: “non pensare ad un cane blu!”; la
prima immagine che tutti visualizzeranno, almeno per qualche istante, sarà
quello di un cane blu. Un altro esempio interessante di questo fenomeno è
quello delle raccomandazioni fatte ai bambini: “non mettere le mani in
bocca”, la prima azione che faranno sarà proprio quella di mettere le mani
in bocca.
Se non stiamo attenti, quindi andremo a rafforzare delle convinzioni
negative.
Quando ricorriamo alla visualizzazione e all'attrazione, iniziamo con un bel
sorriso e pronunciando la frase “oggi è una magnifica giornata, oggi è un
nuovo regalo che mi è stato concesso, e per questo sono davvero felice!”;
facendo questo, stiamo attraendo positività verso di noi.
Hai mai notato che se ci alziamo arrabbiati, con delle negatività, queste si
protraggono per tutta la giornata? E' l'attrazione in azione, ma nella
direzione opposta rispetto a quella che desideriamo.
Dobbiamo essere grati per tutti gli elementi positivi che ci circondano in
modo da attrarne di nuovi: la gratitudine è un'ottima pratica per richiamare
l'attrazione.
Scrittura
La scrittura è un potente strumento per rafforzare il processo
dell'attrazione. Dobbiamo scrivere quello che vogliamo ottenere, con le
stesse regole con le quali formuliamo le frasi, avendo ben chiaro
l'obiettivo e utilizzando il tempo presente (come se l'obiettivo mi
appartenesse già).
La frase scritta può essere accompagnata da una visualizzazione (immagino di
godere del risultato dell'obiettivo desiderato) fatta attraverso i sensi;
dobbiamo sforzarci di vedere i colori, vedere come siamo vestiti, sentire i
suoni che ci circondano, sentire le sensazioni, sentire gli odori, i gusti,
ecc..
Perché questo?
Più la visualizzazione è verosimile e maggiori sono le possibilità di
realizzazione della stessa: più è reale nella nostra mente e più realmente
può realizzarsi.
L'inconscio non fa una distinzione tra la realtà e l'immaginazione,
soprattutto se viene arricchita mediante l'utilizzo dei cinque sensi.
L'esercizio di scrivere ogni giorno per trenta volte la nostra frase su un
foglio, accompagnandola, come appena descritto, da una visualizzazione
rafforza notevolmente l'attrazione.
Arrivati a questo punto, Ti potresti chiedere: “e se il sopracciglio fosse
ricresciuto perché quello sarebbe stato comunque il corso naturale degli
eventi?”.
Mi feci anch'io questa domanda, ed è per questo motivo che non mi
accontentai del dubbio e rimisi immediatamente in gioco il grande potere
dell'attrazione.
Ti racconto come…
All'età di dodici anni venni colpito da alopecia: una patologia che porta
alla repentina caduta dei capelli e/o di altri peli del corpo.
I medici dissero che la causa di tale patologia poteva essere lo stress, ma
non esisteva, e non esiste tuttora, una cura definitiva a causa della
mancanza di studi a lungo termine.
Nel 1-2% dei casi la patologia può estendersi all'intero cuoio capelluto o a
tutto il corpo, con la totale perdita di tutti i peli del corpo.
Nel mio caso, feci quasi il “punteggio pieno”, nel senso che persi
completamente i capelli, mentre, per quanto riguarda il corpo, persi i peli
su tutti gli arti.
L'impatto psicologico, considerando anche l'età, non fu dei migliori:
tendevo a voler nascondere il “problema” e ad evitare alcuni tipi di
relazioni con altre persone.
La mia famiglia mi diede la possibilità di effettuare ogni tipo di cura
possibile: inizialmente presso la struttura ospedaliera pubblica e
successivamente, per anni, presso studi medici privati, ma i risultati
furono completamente assenti.
All'età di diciannove anni decisi di mettere fine allo stress di voler
trovare una cura ad ogni costo e, dopo un periodo di lavoro su me stesso di
ricerca interiore, accettai il mio nuovo stato. Non cercavo più di
nascondere il “problema”: non esisteva più un problema.
Dopo tutto il tempo trascorso dalla perdita totale dei capelli mi venne
detto che era da escludere una futura ricrescita a causa della prolungata
inattività dei bulbi.
“Bene, vediamo se funziona ancora, anche in questo caso, l'Attrazione”?
Non Ti dico di avere già attenuto una folta chioma, ma, dopo aver iniziato
ad applicare la Legge di Attrazione, i capelli hanno iniziato a crescere.
Inoltre, nel mio totale stupore, iniziarono a crescere anche i peli sugli
arti, senza averli minimamente nominati e/o pensati.
Oggi continuo ad applicare quotidianamente, un'ora ogni mattina e nei
momenti nei quali ne ho la possibilità, la “pratica” descritta
precedentemente, quindi centratura, attrazione (visualizzazione e frasi
rafforzative) e scrittura.
Ogni giorno posso notare un piccolo progresso e quindi posso essere grato
per quello che ottengo; facendo questo, continuo a mantenere viva la
stupefacente meccanica della Legge di Attrazione.
I due esempi descritti sono parte della mia esperienza; ho ottenuto
risultati anche in campo lavorativo e nella sfera sociale.
Quello che è veramente importante è sentirsi bene ora!
Se ti senti bene continuerai ad attrarre altro bene e sarà solo l'inizio di
una meravigliosa avventura con la Legge di Attrazione.
Siamo noi e nessun altro a scegliere, istante dopo istante, come ci
sentiamo…
facciamo la scelta giusta!
Alessio Pomaro, autore dell'articolo, ha recentemente creato il sito:
http://www.lamentemente.comciao
sara