| Trovai questo articolo in un mio momento di difficoltà, non ha nessuna attinenza astrologica, ma attinenza asul cosa si intende per anima gemella o per incontro karmico , l'articolo poi continua sui figli l'ho lasciato per intero per chi potesse essere interessato.................................... Jezael Appunti dall'infinito Home » anime gemelle mercoledì, 09 agosto 2006 Jez0016 - Anime Gemelle, Coppia Karmica, Amore, procreazione A: In un commento al post "Jez0012 - Il senso dell'avere figli", ilfiordiloto chiede alcuni chiarimenti e delle indicazioni su come poter coltivare dei valori spirituali con i propri figli e sostiene che non si è parlato dell'amore, in questo discorso.
J: Anime Gemelle, Coppia Karmica, Amore, procreazione. Il punto a cui rimando la nostra lettrice ilfiordiloto è sempre la parola-chiave: Consapevolezza.
Anime Gemelle: coppia che prima di venire al mondo ha “scelto” consapevolmente di incontrarsi per svolgere un compito specifico di aiuto al prossimo. Questo compito può essere: procreare figli spirituali o un altro. Come si riconosce la coppia di AG? - Le AG, quando si incontrano, non sono prese da “passione” ma si riconoscono per l’armonia che li fa mettere insieme; - Da quasi subito sentono l’impulso forte di “dover svolgere un compito” insieme e osservando i reciproci talenti lo individuano e iniziano a portarlo avanti; - Le AG che hanno come compito di procreare figli spirituali, provengono entrambi da famiglie non “karmiche” ovvero non hanno grossi karma e quindi dinamiche pesanti nelle loro rispettive famiglie d’origine; - Le AG che hanno scelto di svolgere un compito per il prossimo o in certi casi per l’Umanità (coppie cosmiche), possono anche provenire da famiglie karmiche e avere esse stesse un karma personale da risolvere prima di incontrarsi, e non si incontreranno prima di averlo risolto, almeno nella parte più difficile. Il restante karma familiare possono aiutarsi a risolverlo proprio insieme. Potrebbe addirittura far parte del loro compito farlo. - Una coppia di AG quando si incontra ha una sensazione di pace e leggerezza e non di passione. Tutto ciò che riguarda la loro unione-matrimonio è facilitata e tutti accolgono la loro unione senza alcuna difficoltà (ho già detto questo in un altro post);
Coppia karmica come si riconosce? - La loro unione è caratterizzata da una passione forte (che scambiano per “amore”), Da desiderio fisico ed emotivo; - La loro unione ha problemi da subito o quasi, dati da: differenza di caratteri, o differenze culturali o sociali, o differenze d’età, o problemi con la famiglia d’origine, o problemi con i figli (in caso di coppie già separate con figli), ecc. Queste situazioni possono capitare anche alle AG, ma nel loro caso tutto è “magicamente” appianato: se c’è differenza d’età, nessuno la nota, se c’è differenza sociale o culturale non si nota, le loro famiglie accettano l’unione con gioia, ecc. - La coppia karmica si è incontrata perché aveva qualcosa di “lasciato sospeso” nella vita precedente. In questa vita ha lo scopo di incontrarsi, perdonarsi e guarire il karma, senza possibilmente crearne di nuovo; - La vita di una coppia karmica è sempre caratterizzata da tensioni (anche se i primi tempi essendoci una forte passione che viene scambiata per amore, non si nota), da litigi, incomprensioni, difficoltà di comunicazione e “drammi” nella coppia o intorno alla coppia. Ciò che potrebbe essere semplice viene complicato, ciò che potrebbe risolversi con un dialogo aperto, si risolve in un conflitto in cui per forza ci deve essere un vinto e un vincitore. Ogni situazione, soprattutto con l’andare degli anni, diventa “difficile” da gestire, al punto che i due partner sceglieranno di “lottare” tutta la vita o di “arrendersi” e non lottare più, anche inserendo nuovi “amori” - sempre karmici - nel menage. - Una coppia di AG può ugualmente avere conflitti, può ugualmente decidere di lasciarsi e non svolgere più il proprio compito, e in quel caso tutto si complica, ma la differenza sta appunto nel fatto che i partner di AG hanno un compito “ben preciso” da svolgere e lo sanno, le coppie karmiche no. Il compito della coppia karmica è guarire il karma e sanarlo rendendo la relazione “santa”. Una coppia di AG è consapevole di avere un compito, può perderlo di vista, può pensare di averlo già svolto, ma sa di averlo. Una coppia karmica sente che tutte le difficoltà che sta affrontando nella coppia in qualche modo vanno guarite, ma spesso non sa come fare. Noi siamo qui anche per questo: per aiutare le coppie a prendere consapevolezza.
La coppia karmica e i figli: una coppia karmica può decidere di avere dei figli e la decisione può essere presa per “amore”. Ma dato che la coppia affronterà difficoltà notevoli per la sua sopravvivenza, questi figli vivranno in una famiglia karmica, ove i problemi saranno all’ordine del giorno. Quello che i partner avevano scambiato per “amore” può diventare astio, rancore, e perfino odio. La coppia può anche stare insieme tutta la vita, ma odiandosi, disprezzandosi o, nel migliore dei casi, ignorandosi.
Amore: qui il discorso si fa veramente delicato. Amore, in senso umano, possiamo intenderlo come qualcosa che ci avvicina alla nostra parte più elevata, qualcosa che dà appagamento, gioia, benessere. Un sentimento tra i più belli che si possa provare. Tuttavia faccio una domanda alla lettrice ilfiordiloto: “Come mai l’amore svanisce col tempo e in molti casi si trasforma in odio, rancore, disprezzo, indifferenza? Come mai molte coppie dicono: ‘Eh… l’amore non c’è più, ma c’è l’affetto…’?” E’ semplice perché l’Amore non c’è mai stato. C’è stato quanto di più simile all’amore può concepire l’essere umano, ma non era Amore. L’uomo scambia per amore il desiderio, l’emozione di una nuova conoscenza, l’attrazione fisica, il possesso, l’attaccamento, l’abitudine, l’affetto, il bisogno ricambiato di tenerezza, ecc. Ma tutto questo non è Amore. Il sentimento più simile all’Amore per l’essere umano è quello dell’amore materno (quando è veramente tale), dove non vi potrà mai essere odio, dove una madre accetterà sempre il proprio figlio qualunque cosa faccia. Ma l’Amore è ancora più in alto: è Beatitudine pura. E’ la Gioia più grande e il senso di completezza più immenso e perfetto che possiate mai riuscire ad immaginare. Questo genere di sentimento è quello a cui ogni essere umano aspira, e dove ogni essere umano deve arrivare se non si accontenta di surrogati. Per arrivarci, prima però, prova tutti gli altri tipi di sentimenti, fino a discernere, e prendere consapevolezza che quello che aveva provato in passato non era “vero amore”. L’Amore è la vera essenza della ricerca umana. Quindi io non userò quasi mai questa parola parlando di “rapporti umani”, ma chiamerò i sentimenti con il loro nome: affetto, tenerezza, dolcezza, sollievo, conforto, empatia, affinità, complementarietà, ecc. Per parlare di Amore (lo distinguo con l’iniziale maiuscola) dobbiamo prima vincere l’ego, dobbiamo superare il karma di tutte le passioni, non avere più desideri materiali. Insomma è un processo quello che porta all’Amore. Nel frattempo però si cammina, l’importante è non stare fermi. Si cerca, si prova, si sperimenta cercando però di non commettere karma almeno negativo.
Come si può fare a crescere i figli in maniera spirituale, quando i figli appartengono ad una coppia separata (quindi karmica). Sull’educazione dei figli parlerò appositamente, è un tema molto importante e non si può esaurire in poche parole. Intanto ciò che posso suggerire a ilfiordiloto è di fare lunghe passeggiate nel verde con i suoi figli, dove non ci sia né TV né altro che li distragga, facendo loro ascoltare i rumori del “verde”, ascoltare un albero appoggiandovisi contro e respirando insieme, come per fare un gioco; provando a respirare come gli uccelli oppure come un filo d’erba oppure come la terra. Così si educano i bambini all’osservazione e alla consapevolezza del mondo e della natura. Quando la mattina ci si alza (sempre come un gioco) si gioca a camminare con attenzione, a lavarsi la faccia come se si facesse una doccia in una cascata. A non sprecare l’acqua (anche se si vive in una zona dove ce n’è molta). In altri momenti, sedetevi insieme sul divano e ascoltate una musica chiudendo gli occhi e respirando insieme. Poi chiedete ai bambini cosa hanno visto, cosa hanno sentito. Provate a far dare loro un colore ai vari generi di musica. Trovate queste attività diverse e di consapevolezza da fare con i vostri figli. Se volete che non guardino più la TV (o di meno) dovete giocare con loro e trovare attività che rilassino voi e loro e che allo stesso tempo facciano allenare la consapevolezza.
postato da: creaturaceleste alle ore 18:52 | link | commenti (20) categorie: amore, educazione, relazioni, consapevolezza, figli, anime gemelle, coppia karmica domenica, 20 agosto 2006 Jez0024 - Coppia karmica e anime gemelle A: Che differenza c’è tra una relazione di “coppia karmica” e una relazione di “Anime Gemelle”?
J: Ne abbiamo già parlato (Jez0016). Si tratta di relazioni di coppia con scopi diversi. Definiamole nuovamente.
Incontro karmico: si dice incontro karmico (di coppia) quando si è lasciato in sospeso qualcosa nella precedente esistenza. In questo caso l’incontro arriva per “guarire” ciò che è stato sospeso. L’incontro karmico può anche durare tutta la vita, ma sarà sempre contrastato e abbastanza difficile. Alternerà momenti di pace a momenti di guerra e si porterà avanti così per tutto il tempo della sua durata. Un incontro karmico potrebbe anche finire, se si è programmato l’incontro con l’Anima Gemella in questa vita. Quindi si incontra prima il karmico, lo si guarisce, lo si chiude e poi si incontra l’Anima Gemella. L’Anima Gemella la si incontra solo se e quando c’è un compito da svolgere insieme. Ricordo ancora che quando si incontra un partner karmico, c’è passione, c’è desiderio smodato, ci sono sintomi di gelosia, possesso, e passioni varie, da subito. Si sente una pulsione fortissima a stare insieme (per questo, se nello stesso giorno in una stanza c’è l’Anima Gemella e il partner karmico, si viene prima attirati dal partner karmico).
Anime Gemelle: si incontrano per svolgere un compito che hanno già deciso, prima della corrente vita, di svolgere. Per poter svolgere un compito le passioni devono essere state eliminate. Le AG non hanno incontri travolgenti, ma armoniosi, tutto “fila liscio” anche se ci sono condizioni difficili, quali differenza di età oppure mancanza di soldi oppure malattie. Quando le AG si incontrano tutto è liscio e sereno, ciò che conta da subito è ciò che devono fare e fare un piano per farlo. Questo è il primo punto, infatti sentono di dover da subito pianificare e costruire, poi nel corso della loro vita in comune potranno emergere cose irrisolte nelle loro rispettive famiglie e il loro compito sarà sempre collegato al compito affidato: risolvere, capire e portare fuori. Le AG si incontrano allo scopo di diffondere fuori il loro sapere. Hanno talenti notevoli che messi insieme li rendono forti, ma questo non viene dato loro perché si sono “comportati bene” o perché sono dei prescelti, ma solo perché loro stessi prima di nascere si sono messi a disposizione per quel compito che era adatto ai loro talenti. Ci sono AG solo spirituali che svolgono un compito al di là della coppia (S. Chiara e S. Francesco) o ci sono AG che per meglio svolgere il loro compito devono sposarsi per essere da esempio per ciò che devono trasmettere. Le AG però non sono sempre “santi”, anzi non lo sono mai! O in pochi casi comunque. Quindi nel corso del loro percorso possono sempre “scegliere”, cambiare idea su quanto avevano deciso di fare, possono lasciarsi, possono interrompere e poi riprendere. Possono risolvere tutto il karma tantricamente e aiutarsi nell’autorealizzazione, possono risolvere il karma ed essere così liberi di servire il loro compito con più leggerezza. Le variabili sono tante. Ad ogni coppia spetta la scelta. Anche se si è scelto di svolgere un compito prima di nascere non vuol dire che poi, una volta nel piano materiale, si riesca o si scelga nuovamente di concluderlo. Il libero arbitrio c’è sempre, le AG non sono angeli e non ricevono ordini. Viene sempre loro affidato un angelo, ma anche in questo caso l’angelo osserva e agisce solo se interrogato o chiamato.
postato da: creaturaceleste alle ore 12:55 | link | commenti (3) categorie: anime gemelle, coppia karmica martedì, 29 agosto 2006 Jez0027 - Coppia e servizio A: Nella comunità umana, il fatto che alcune persone si mettano al servizio di altre ci pare importante. Constatiamo, però, che quando chi sceglie di dedicare tempo e risorse a una attività di servizio (volontariato, missioni umanitarie) fa parte di una coppia o una famiglia, questa sua scelta può causare difficoltà con il partner. Vediamo coppie che nascono già con il comune intento del servizio e altre dove l’idea di servizio appare dopo. Nel primo caso uno dei due potrebbe recedere dalla comune scelta iniziale, nel secondo caso ci sembra che di solito sia uno dei due partner a sentire la chiamata, mentre l’altro può patire la scelta del primo. Cosa puoi dirci in merito?
J: Prima di affrontare l’argomento specifico vorrei ricordare che ci sono due tipi di coppie: la coppia di anime gemelle e la coppia karmica. Nel caso della coppia di AG, abbiamo già detto che ambedue sono stati “messi insieme” per una loro scelta, precedente alla loro stessa nascita, di incontrarsi per portare avanti un compito. Una volta divenuti coppia quindi avranno l’impulso, anche se non consapevole, di “dover” eseguire un compito che vada oltre la loro stessa coppia e che in un qualche modo offra un servizio all’umanità. Con il loro libero arbitrio, ognuno dei due partner può volontariamente recedere da questo compito, lasciando che l’altro vada avanti da solo, ma ambedue avranno una sola ala. Chi recede non avrà più un suo scopo e chi rimane e porta avanti il compito non avrà l’energia e le competenze necessarie per farlo, perché quel compito era stato “tarato” per due persone e non per una sola. Tuttavia, dato che nessuno può interferire con il libero arbitrio, nessuno può far nulla per far rientrare chi ha scelto di uscire da un compito. Il partner che intende proseguire può sottoporre all’altro i suoi pensieri, i suoi piani, le sue idee in proposito, ma la scelta non può essere mai forzata. Così come è stata una libera scelta inizialmente, deve essere una libera scelta anche quando si esce o quando si decide di rientrare riprendendo il compito sospeso. Nel caso di coppie karmiche, i livelli evolutivi dei due partner sono diversi e i partner hanno un karma da sanare prima di intraprendere un compito insieme. Sanare il karma li avvicina evolutivamente. Tuttavia può accadere che uno dei due abbia scelto o scelga durante la sua vita, per un suo percorso evolutivo, di impegnarsi in un compito umanitario. Questa sarebbe una grossa occasione per il partner di appoggiarlo e diventare partner attivo usufruendo di questa opportunità per andare oltre il karma e evolutivamente innalzare i suoi obiettivi. Ma se l’orgoglio, la chiusura di sé, l’ego e il karma personale sono ancora molto forti, farà difficoltà a seguire i progetti umanitari del compagno. Il compagno d’altra parte, non è in grado (come accade invece alle AG) di aiutarlo a risolvere il suo karma personale, perché a sua volta ha il suo da risolvere, quindi non può fare altro che scegliere se lasciare il partner a superare da solo il suo ego e andare per la sua strada evolutiva e umanitaria o fermarsi e risolvere prima col partner i reciproci nodi irrisolti. Anche in questo caso ciò che determinerà la scelta saranno i valori. Se il partner che ha scelto un cammino umanitario ha come primi valori la solidarietà, l’altruismo, la generosità, ecc. farà una scelta di proseguire anche senza il partner quanto intrapreso, se come valori ha la coppia, la famiglia, la crescita personale, ecc. allora dovrà fermarsi e aiutare il partner. In questi casi ci saranno tuttavia sempre contrasti, in quanto di per sé si tratta di una coppia karmica, Qualunque scelta farà comunque sentire ciò che si lascia come una rinuncia e questo non faciliterà il rapporto tra i due partner. Inoltre chi ha deciso di intraprendere un cammino umanitario ha comunque, anche se sotto ci fosse un malcelato orgoglio, fatto una scelta evolutiva. In qualche modo ha rinunciato alle cose del mondo materiale per donare i suoi talenti al mondo che ne ha bisogno. Se l’altro partner invece continua a perseguire intenti materiali, sarà difficile che si possano incontrare, per il semplice fatto che è come se uno camminasse al piano terra e l’altro al primo piano. Non c’è un piano “giusto”, perché dove camminano è giusto per ambedue, dato che hanno livelli evolutivi diversi, ma il fatto è che stanno su piani differenti e, a meno che uno scenda o l’altro salga, non ci può essere incontro. Nel caso delle AG invece è diverso, in quanto proprio perché hanno precedentemente “tarato” le proprie doti e i propri talenti, hanno lo stesso livello evolutivo e camminano sullo stesso piano. Se uno dei due invece si arresta, il suo piano anche qui cambia e l’altro può andare a ripescare il compagno riportandolo a riva, ma solo se chi è partito verso altri lidi vuole o accetta di farsi riportare a riva. Quando una coppia karmica sana il suo karma e decide di intraprendere insieme un cammino di solidarietà e di umanità, cresce evolutivamente e supera il karma che li ha divisi. Con buone probabilità nel piano di vita che stanno vivendo avranno meno attriti e in un futuro progetto di nascita potrebbero scegliere di divenire AG per portare a termine il compito iniziato insieme nel piano di vita attuale.
A: C’è qualcosa che una coppia dovrebbe considerare o imparare, in casi del genere? Come può la coppia conservare il suo equilibrio? Se i partner constatano che le loro differenti posizioni o esigenze stanno minando l’unione della coppia o della famiglia, quali considerazioni potrebbero fare?
J: Qualunque coppia si formi non è mai un caso che i due partner si siano incontrati. La coppia ha lo scopo di aiutare i partner ad evolversi. Cosa può imparare la coppia quando uno dei due partner intraprende un cammino di solidarietà? Ciascuno dei due partner viene costretto ad interrogarsi sui propri valori. Chi ha l’impulso umanitario dovrebbe chiedersi se sta aiutando un altro popolo/comunità per uscire dalla routine della coppia, per orgoglio e gratificazione, o per una motivazione realmente altruistica. La presa di consapevolezza delle motivazioni in questo caso, di per sé è un momento di crescita per entrambi i partner. Il partner che rifiuta il percorso umanitario potrebbe d’altra parte prendere coscienza dei suoi valori, capire quanto materiali essi siano e, partendo dal presupposto che anche per lui/lei il percorso evolutivo sarà inevitabile, cominciare ad aggiungere ai valori materiali anche quelli spirituali. Entrambi avrebbero l’opportunità per rivedere lo stato della loro unione e valutare i motivi che li stanno tenendo uniti. Ognuno dei due potrebbe esporre all’altro, permettendosi così di analizzarle a sua volta, le motivazioni della propria scelta. Se riscontrano entrambi la volontà di dare una spinta evolutiva alla loro coppia, potrebbero chiedersi come venirsi incontro senza rinunciare ai propri valori, ma cercando valori in comune. In questo percorso di confronto e dialogo, verrebbero alla luce i nodi karmici da sanare e ciò porterebbe entrambi ad un piano superiore. L’unione della coppia, quando uno dei due partner prende una strada diversa dall’altro è già minata. Ciò che possono fare, come ho già detto sopra, è fermarsi e dialogare, comprendere le motivazioni, scoprire o rivedere i valori individuali e reciproci e chiedersi se questa coppia “riveduta” e “rivalutata” ha ancora possibilità e nuove opportunità per proseguire il cammino insieme. Affinché vi sia una vera comunicazione con un ascolto profondo da parte di entrambi i partner occorrono però alcuni presupposti: - volontà di lavorare al percorso evolutivo della coppia; - ascolto profondo (senza giudizio e senza pregiudizio); - abbassamento dell’ego e dell’orgoglio e conseguente umiltà; - apertura dell’anima all’altro (e qui torniamo al discorso dell’apertura). Su quest’ultimo punto voglio nuovamente soffermarmi perché non può esserci vera empatia o ascolto profondo se da ambedue le parti, o anche da una sola parte, non vi è volontà di apertura all’altro. L’ego ostacolerà questo, ma l’ego va abbattuto se si vuole costruire un percorso spirituale. L’ego crea le paure, l’ego crea il senso di “giusto” e “ingiusto”, l’ego toglie la fiducia, l’ego non permette apertura della mente per impedire l’apertura dell’anima. La coppia non trova l’accordo a causa dell’ego di ognuno dei due partner. L’apertura abbatte l’ego e riporta l’umiltà. L’umiltà permette di riconoscersi e di intraprendere un cammino evolutivo. L’umiltà cammina con la semplicità, in quanto annulla le contorsioni della mente create dall’ego. So che quanto vi sto dicendo è difficile da capire e soprattutto da mettere in pratica, ma bisogna pur iniziare, e se siete qui e mi state leggendo è perché siete già in cammino. Nessuno capita qui per caso… Iniziate da piccoli passi. Iniziate ad aprirvi gradualmente, prima con piccole cose, poi con le sensazioni, e poi pian piano la cascata proromperà. Non chiudete la vostra mente, perché più chiudete la mente e più il cuore si inaridisce e l’ego la fa da padrone. Quando ascoltate, fatelo in silenzio, non interrompete il partner: ascoltate e basta. Respirate mentre ascoltate, guardate l’altro negli occhi e sorridete. Non dovete fare niente altro. Non dovete capire, non dovete rispondere, dovete solo ascoltare. Non c’è una soluzione da trovare, non c’è una risposta da dare, state praticando l’ascolto dell’anima, rimanete in silenzio. L’ascolto diverrà meditazione per entrambi e, quando meno ve lo aspettate la comprensione scatterà e ciò che non avevate capito per anni ora vi apparirà così chiaro, così semplice che sarete stupiti di non averlo capito prima. Quando l’ascolto è profondo l’altro si aprirà sempre di più. E voi vi aprirete sempre di più fino a quando si troveranno a confronto solo due anime. Allora non ci saranno cammini evolutivi diversi e ogni nodo si scioglierà come zucchero nel caffè.
postato da: creaturaceleste alle ore 19:47 | link | commenti (1) categorie: ascolto, valori, coppia, karma, libero arbitrio, anime gemelle, coppia karmica martedì, 24 ottobre 2006 Jez0046 - Coppia, allontananarsi e ritrovarsi A: Ci pare di riscontrare che nelle coppie sposate da alcuni anni, venga un momento in cui se si perde di vista un compito da svolgere insieme, si tende ad allontanarsi l'uno dall'altro, iniziando a perseguire interessi diversi. Le strade che si percorrono diventano parallele e sembrano non incontrarsi più. Il dialogo si affievolisce e si continua a stare insieme per abitudine o ci si lascia perché strada facendo si è incontrato qualcun altro con cui proseguire il cammino. C'è un momento preciso in cui inizia questo processo? E' comune a tutte le coppie? Si può evitarlo percependone i sintomi prima e rimediando? Oppure è un processo che serve alla coppia magari per ritrovarsi dopo più unita di prima?
J: Questo che avete descritto è un processo molto comune alle coppie sposate da diversi anni, soprattutto a quelle che non hanno perseguito un percorso di continua evoluzione e consapevolezza insieme. Con l'andar del tempo la coppia finisce per dare per scontato l'amore e dimentica il compito, lo scopo per cui si è unita. Questo può avvenire anche alle coppie di Anime Gemelle. Le coppie karmiche invece hanno un rapporto sempre conflittuale e quindi sono più sotto pressione e nel loro rapporto non subentra la noia ma piuttosto la stanchezza dovuta ad un grande dispendio di energia.
C'è un momento in cui questo avviene e ci sono sintomi che vanno tenuti in conto e che indicano la temperatura di una unione.
Ma prima di questo vorrei parlarvi dell'importanza per una coppia di mantenersi unita il più possibile. Unita nel compito da svolgere insieme, unita nei sentimenti e nell'affetto, unita nei bisogni, unita nell'evoluzione. Oggi più che mai si tende ad avere una visione egoistica dello stare in coppia, ci si sposa o si convive mantenendo ognuno i propri interessi, le proprie amicizie, il proprio tempo libero. Ognuno di questi punti è di per sé separante. E' probabile che i primi tempi di fidanzamento si voglia e si tenda a fare diverse cose in coppia, ma una volta sposati questo desiderio permane per poco tempo. Il senso di completezza che dovrebbe dare un rapporto si trasforma in senso di chiusura, di prigione. Questo avviene quasi immediatamente in un rapporto karmico, un po' più tardi in un rapporto di anime gemelle. Questo perché nel rapporto di Anime Gemelle la coppia sa di dover svolgere un compito e di certo inizia a svolgerlo subito. Non appena la prima parte del compito viene conclusa, affiora il desiderio di "liberarsi". Così come quando si studia, dopo che si è dato un esame, si ha voglia per qualche tempo di rimanere liberi dallo studio. Sia per lo studio, come per la coppia questo è il momento più pericoloso perché si tende ad "adagiarsi". Lo studente può non aver più voglia di prendere i libri in mano e la coppia (o uno dei due partner) può non aver più voglia di iniziare un nuovo compito.
Uno dei segnali più facili per comprendere quando questo sta accadendo è il momento in cui uno dei due partner inizia ad aver voglia di fare qualcosa da solo, per suo conto. Uscire con gli amici, iniziare un nuovo corso, frequentare un nuovo locale.
Ma allora, mi chiederete, i partner devono vivere in simbiosi? Fare tutto insieme? Passare ogni attimo insieme? La risposta per quanto riguarda le Anime Gemelle è: "Sì", perché è molto importante che si evolvano insieme, che svolgano il piano che devono portare a termine insieme e che non si disperdano per poi ritrovarsi o rischiare di perdersi. Per le coppie karmiche la risposta è: "Non è possibile". Infatti una coppia karmica presa dalla passione vive in simbiosi, ma quando la passione svanisce non vede l'ora di separarsi, e questo impulso è più forte di quello che li fa stare insieme. Tuttavia se una coppia karmica supera il karma che li divide e il karma familiare e guarisce il loro rapporto, può iniziare un cammino evolutivo insieme e anche per loro, in questo caso, è bene proseguire insieme.
Ma perché una coppia di Anime Gemelle dovrebbe separarsi e iniziare un percorso di attività diverse? Perché forse c'è un karma familiare in sospeso da guarire. In questo caso l'allontanamento fa scattare i giochi legati al karma familiare e il conflitto si innesca. Si ristabilisce, nel migliore dei casi, un dialogo e un confronto, si affronta quanto emerge e si cerca di guarire il karma familiare. I partner riconoscono di aver operato non come loro stessi, ma come il rispettivo padre o madre e di aver innescato, appunto, un gioco dove gli attori erano i propri genitori e il risultato finale la punizione di uno o dell'altro partner proprio per qualcosa che si imputava al genitore e che non si era ancora guarito.
Come si può evitare che avvenga una separazione di Anime Gemelle in questo caso? Fermandosi non appena si è, ad esempio, terminato un compito e prima di iniziarne un altro. E' quello il momento in cui è più facile che nasca la crisi. Mettiamo caso che il compito di una coppia di AG sia quello di crescere dei figli dando loro una educazione spirituale e dei valori e principi etici. La prima parte del loro compito può dirsi conclusa quando il bambino va a scuola. La seconda parte del compito inizia con l'adolescenza e poi ancora con la maturità e poi ancora con l'università o con il lavoro o con il matrimonio del figlio. Insomma il loro compito ha diverse fasi che dovrebbe vederli uniti e in continua evoluzione al fine di dare al figlio un'educazione consona al compito che si sono prefissi.
Quindi, tornando a quanto detto prima, può accadere che il momento in cui il figlio va a scuola, ad esempio non si possa più programmare una uscita con gli amici e far tardi la sera, oppure che non si possa più andare via per il fine settimana. Può accadere che il seguire il bambino durante i compiti sia faticoso dopo una giornata di lavoro e proprio in quei momenti, uno dei due partner decida quindi di proporre all'altro (questo nel migliore dei casi) di prendersi serate "libere" a turno, in modo da proseguire i loro interessi senza trascurare il bambino.
Questo è un esempio, ma potrei farne diversi altri. Potrei parlare di una coppia che ha creato qualcosa insieme: una attività commerciale, una associazione culturale, un club, ecc. e, col passare degli anni, al termine di una fase, prima di iniziarne un'altra, uno dei due decida di prendersi del tempo e dello spazio per sé. Questo è il momento in cui partirà la separazione. Quanto meno siatene consapevoli, rendervi consapevoli di questo momento è il mio compito.
Abbiamo detto che questo può accadere perché c'è un karma ancora da affrontare, è vero, ma può anche accedere perché la coppia di AG sta affrontando una prova, un esame o una verifica, prima di passare ad un livello superiore. In questo caso sta per essere affidato loro un compito che richiede una estrema attenzione e dedizione e loro devono capire se sono in grado di affrontarlo. Accade quindi che una serie di "tentazioni" giungano a provare i valori della coppia. La conoscenza di una nuova persona, il bisogno di gratificazioni che diventa impellente, l'affetto che incomincia a mancare e… arriva la separazione.
Come si può evitare o cosa si può fare per guarire il karma o per superare tentazioni e prove di verifica? Occorre un continuo "allenamento" e una continua verifica del rapporto strada facendo. Il dialogo, il conflitto e il confronto servono proprio a questo. Se la coppia si è abituata ad aprirsi (vedi post sull'apertura), deve costantemente mantenere un dialogo aperto e di confronto. L'uno può dire all'altro se si sente trascurato, ma deve farlo prima che sia passato troppo tempo. L'altro deve ammettere di aver bisogno di gratificazioni e attenzioni. Il primo non deve lesinare importanza e gratificazione all'altro e questi non deve stancarsi di avere manifestazioni di affetto verso il compagno. Il desiderio di stare insieme e fare cose insieme deve essere incentivato e non disatteso. Il compagno deve essere quello di cui ogni giorno ci si innamora nuovamente. Trovare nell'altro qualcosa di diverso ogni giorno e trovare in se stessi la voglia di conoscersi e comprendere cosa si sta provando condividendolo col il compagno. Un compagno di giochi insomma, con il quale si provano sempre giochi diversi.
Se si sta attenti e se si resta consapevoli, si può anche osservare quando nasce un gioco che è familiare. Si può osservare perché una determinata situazione ci pesa o un determinato atteggiamento faccia scattare il conflitto. Ciò che si deve guardare in questi casi è quale atteggiamento avevano nella stessa situazione i nostri genitori e confrontarlo con quello dei genitori del partner e allo stesso tempo distaccarsene.
Lo so, il percorso è lungo e a volte di certo tortuoso, ma vale la pena di affrontarlo.
La risposta finale alla vostra domanda è comunque che una coppia di Anime Gemelle deve insospettirsi quando uno dei due desidera fare cose "da solo" e correre subito ai ripari.
Che i partner dovrebbero diventare l'uno per l'altro il migliore compagno di giochi. Questo però non vuole assolutamente dire che la coppia debba isolarsi, non frequentare amici, corsi, gruppi, ecc. Tutt'altro, è importante il confronto con l'esterno, il donarsi agli altri, il frequentare gruppi e persone che possano favorire il reciproco percorso evolutivo, ma è importante che lo facciano insieme, affinché possano entrambi utilizzare i rispettivi talenti e le rispettive risorse per comprendere, aiutare, aiutarsi.
postato da: creaturaceleste alle ore 13:20 | link | commenti categorie: noia, relazioni, coppia, unione, separazione, anime gemelle, coppia karmica venerdì, 27 ottobre 2006 Jez0047 - Anime Gemelle di culture diverse. Risposta al commento del post "Jez0024 - Coppia karmica e Anime Gemelle".
J: Anche in una unione di anime gemelle ci sono karma familiari da sanare. Quando due persone di cultura e religione e tradizioni differenti si incontrano e la loro unione è di Anime Gemelle, hanno un compito molto importante da portare avanti: l’integrazione e l’unità attraverso le differenze. L’unione tra loro deve però mantenersi sempre molto forte e basata su valori comuni. Il vostro momento di blocco dipende dal karma familiare e di popolo che vi ha fermato. Ci sono cose da guarire, da capire, da perdonare nelle vostre rispettive famiglie, ma anche tra i vostri popoli. Ci sono pregiudizi da sfatare e perdoni da fare. Non è detto che uno dei due sia evolutivamente inferiore all’altro, può sembrare così in apparenza, siete Anime Gemelle e il vostro percorso evolutivo è uguale. Tuttavia se vi siete fermati è perché dovete “guarire” appunto cose che non riguardano necessariamente voi due, ma le vostre famiglie e il vostro passato. Per farlo però occorre il libero arbitrio e la libera scelta da parte di entrambi al lavoro di purificazione. Occorre che riprendiate coscienza sia del vostro compito come coppia, sia dell’esempio che voi potete dare attraverso la vostra unione al mondo e a tutti coloro che vi circondano. Le razze, le religioni, le culture diverse in una coppia sono una ricchezza, per chi va oltre i pregiudizi e i giudizi. La separazione è solo una illusione creata dall’ego. Non ci sono razze, ci sono esseri umani: l’anima non ha razza né religione. Attraverso la vostra unione voi potrete dimostrarlo e farne una bandiera. Portate quindi l’attenzione ai vostri genitori, osservate come loro si comportavano e cercate di vedere cosa voi state usando ora del loro comportamento e cosa vi sta separando. Una volta che avete identificato ciò che vi separa, cercate di unire attraverso il perdono, perdono a voi stessi per aver creduto di dovervi comportare come i vostri genitori si comportavano e perdono ai vostri genitori per ciò che vi hanno trasmesso di non positivo. Ognuno di loro (e anche voi) ha fatto tutto il possibile e ciò che sapeva fare, ma si può cambiare solo prendendo consapevolezza degli errori, dei pensieri errati, dei pensieri di separazione e cambiarli. Osservate i vostri pensieri, in che direzione stanno andando? Verso la luce o verso l’ombra? Prendete un momento tutto per la vostra coppia per ricordare i momenti belli che vi hanno unito, provate a ri-innamorarvi, a ricreare in voi la passione dell’amore puro che vi ha accompagnato quando avete deciso di unire le vostre vite. Fate un piano dei vostri obiettivi di coppia: come potete aiutare gli altri? Quali azioni concrete potete fare per il mondo? Come potete rendervi utili? Riprendete in mano il vostro compito e, ricchi delle vostre diverse culture, agite per migliorare il mondo. Siete stati messi insieme proprio perché siete di culture e tradizioni diverse. Non c’è una cultura o una religione migliore e una peggiore, tutto può essere “Uno” se c’è apertura. Un’ultima cosa: c’è apertura tra voi? C’è dialogo? C’è ascolto profondo senza giudicare? Il partner dei due che in questo momento è più consapevole ha il compito di aiutare l’altro ad aprirsi al cambiamento verso uno scopo comune. Attenzione che il cambiamento non sia solo egoistico e che non si pretenda dall’altro qualcosa che non sia ecologica. Il cambiamento deve fare bene a tutti e due e al mondo che vi circonda. Ho voluto rendere pubblica questa risposta e farne un post perché le unioni di persone con culture e religioni diverse sarà sempre più comune. Il mondo si è diviso e ora deve riunirsi rivalutando i valori di tolleranza, accettazione, unione e fratellanza. Valori che voi due come coppia dovreste portare avanti con orgoglio e forza.
postato da: creaturaceleste alle ore 00:37 | link | commenti categorie: intercultura, coppia, anime gemelle domenica, 05 novembre 2006 Jez0049 - Carta dei Principi della coppia A: Una lettrice scrive: Pensando all'argomento del ruolo della donna mi sono chiesta altre cose... per esempio: Come fa, la donna che decide di dedicarsi totalmente alla famiglia, a tutelare il suo futuro? Nella vita può capitare di tutto… è vero che bisogna pensare positivo ma allo stesso tempo bisogna essere preparati a qualsiasi situazione! Se la coppia, per qualsiasi motivo, si divide, la donna si ritroverebbe in una situazione molto difficile... La donna che lavora può mettersi da parte soldi o avere una assicurazione ecc...ma nella situazione in cui la donna non lavora? Per i matrimoni esistono già i contratti pre-matrimoniali in cui viene stabilito già come verranno divisi i beni anche dopo l'eventuale separazione... Secondo me anche nel caso di una coppia consapevole dei suoi ruoli c'è la necessità di avere una sorta di scrittura privata (o di un contratto prematrimoniale) in cui si specificano nei particolari i ruoli, i doveri e la divisione dei beni. Può sembrare una cosa poco romantica ma se ci si mette già d'accordo prima molti problemi e litigi si eviterebbero. E poi è verissimo che se la donna colta e attenta si occupasse di come spendere al meglio i soldi che porta a casa il marito, ci sarebbe un notevole risparmio... ma se penso alla situazione di molti ragazzi intorno alla mia età (27 anni) vedo ragazzi che non riescono nemmeno ad andare via di casa perchè non riescono a mantenersi una casa o una macchina, vedo stipendi al limite dello sfruttamento..... niente è impossibile ma la situazione di oggi rende tutto molto difficile! Grazie! ***
J: il problema che solleva *** è importante per il futuro delle coppie, tanto quanto quello del ruolo della donna nella famiglia e nell’educazione dei figli. La donna che decide consapevolmente di rimanere in casa come “geisha della famiglia” ha un ruolo ben preciso e di primaria importanza tanto quanto quello del marito che esce a lavorare e guadagna uno stipendio. La donna che sceglie di “lavorare” in casa ha molti ruoli: tenere in ordine, cucinare, educare i figli, educare se stessa, studiare, armonizzare se stessa alla famiglia e alla casa e questi ruoli vanno riconosciuti anche economicamente. Non è da meno del marito che esce a lavorare in una qualunque impresa ed è alla pari di un qualunque professionista. Tuttavia oggi non vi è ancora la cultura del ruolo fondamentale della donna che riscopre i valori della famiglia e dell’essere “donna” e l’idea di stabilire dei patti prima del matrimonio è molto buona. Così come si stabiliscono regole nel divorzio, a maggior ragione in una unione (associazione) tra un uomo e una donna è bene scrivere una sorta di decalogo, di codice etico al quale i due si attengono. Quando si forma una società/associazione si prepara una sorta di Statuto, in cui si stabilisce di cosa la società/associazione si occuperà, i ruoli dei dirigenti, come la società si procurerà i fondi per vivere, ecc. Di fatto un matrimonio è una società, la più importante e che dovrà durare tutta la vita. Quindi stabilire insieme prima di sposarsi norme, regole, ruoli e soprattutto che tipo di educazione si intende dare ai figli non toglie romanticismo alla coppia (il romanticismo e l’amore hanno il loro spazio nell’affetto, nei momenti di intimità), ma anzi favorisce il chiarire l’uno all’altro gli intenti, i compiti, il futuro e il presente. Così suggerirei alle coppie di iniziare a preparare una “Carta dei Principi” della loro coppia: cosa vogliamo insieme, qual è lo scopo della nostra coppia? Abbiamo un compito? Qual è? Se e quando avremo figli, come li educheremo (nella religione, fuori dalla religione, con stimoli sportivi/intellettuali/spirituali e quali)? Quali sono i nostri valori? Quali dei nostri valori vogliamo trasmettere ai nostri figli? Su cosa baseremo il nostro presente e il nostro futuro? Cosa intendiamo fare per gli altri? Quali sono i ruoli di lui e quali sono i ruoli di lei? Come arrivano a casa i soldi? Come li dividiamo? A quali cose possiamo rinunciare per i primi 3 anni? O per il primo anno? A favore di cosa? Cosa è utile e cosa è inutile per la nostra vita? Abbiamo abbastanza vestiti/cibo? Abbiamo una casa? Come possiamo pagare una casa? Che tipo di casa ci serve? Dove vogliamo vivere? Quanto ci costa vivere in città e quanto vivere fuori? Che tipo di automobile possiamo permetterci? Abbiamo bisogno di una automobile o basta una bici/un motorino? Tutte queste domande e ancora tante altre vanno discusse prima del matrimonio. Una volta che arrivano le risposte dal confronto e dal dialogo dei due (ma possono sorgere anche conflitti che è bene osservare e sanare prima del matrimonio) si inizia a scrivere insieme la “Carta dei Principi della coppia” che dovrà contenere: 1) Chi è la coppia? Ovvero da chi è formata? Oltre ai nomi e cognomi dei partner è qui che si inseriranno gli studi/le competenze/le capacità di ognuno dei due partner (lauree, master, studi, attitudini). Qui si inseriranno anche le reciproche famiglie di provenienza analizzando per ognuno dei genitori i valori e gli insegnamenti ereditati dai partner. Questa parte del lavoro sarà molto importante per prendere già consapevolezza del karma di famiglia. Nella Carta andranno scritte le qualità ereditate dai due partner dai rispettivi genitori e non le loro attitudini negative, che comunque nel lavoro fatto dai due emergeranno e di cui dovranno tenere conto. 2) Quali sono i valori comuni ai quali la coppia si atterrà (vanno rivisti ogni mese per verificare che siano stati osservati, che siano stati coerenti alle scelte compiute) e prima di ogni scelta vanno consultati. 3) Cosa farà questa coppia? Cosa farà lui e cosa farà lei (compiti dettagliati che poi vanno osservati se le condizioni non cambiano o non vengono ridiscusse). 4) Come crescerà la coppia? Quali studi intellettuali/corsi/seminari si intendono frequentare insieme? Quali sono gli interessi che accomunano la coppia? Quali letture? E’ bene che la coppia studi e legga insieme per far sì che la crescita sia comune ai due e non abbia dislivelli. Le attività formative che si possono intraprendere separatamente è bene che vengano svolte quando comunque la coppia non starebbe insieme (lui è al lavoro e lei è a casa), mentre le altre andrebbero comunque svolte insieme o per lo meno con la partecipazione dell’altro (come osservatore o accompagnatore). Non fate sì che le attività formative vi dividano. 5) In caso di figli cosa farà la coppia? (qui dettagliare tutto quanto si è deciso sull’educazione dei figli insieme e modificarlo ogni qual volta cambiano le condizioni); 6) Come si sostiene la coppia: come si divide lo stipendio, quali altre entrate possono arrivare? (qui si stabilisce se pagare un fondo pensionistico per la donna che rimane a casa, se sottoscrivere una assicurazione per lei, se aprire un conto a parte, ecc.). Ci sono altre fonti di reddito? Lasciti, donazioni da parte di genitori, nonni. Come si divideranno equamente tra i due? 7) Quali compiti ha la coppia nei confronti del mondo/del prossimo: come la coppia pensa di essere utile agli altri: volontariato, solidarietà, crescita dei figli in valori spirituali, ecc. 8) In caso di separazione come si divideranno i beni (è meglio saperlo prima e deciderlo mentre si è nel pieno dell’amore), come si educheranno i figli e come si gestirà il loro rapporto. 9) Futuro: quali investimenti (materiali e non) la coppia intende fare per i prossimi 1-2-3 anni (questa parte va rivista ad ogni inizio anno o ogni sei mesi).
La coppia dovrà attenersi a quanto scritto nella Carta dei Principi e ridiscuterla ogni volta che ci fosse una mancata applicazione o che cambiassero le situazioni o le condizioni. Come in una società la coppia deve trovare il tempo per “riunirsi” periodicamente e discutere ciò che sta avvenendo per valutare di volta in volta progetti, fini, valori, scopi. Diventare una coppia è un impegno grandissimo per la società. Quando si crea una società o una associazione si discutono tanti aspetti, ma quando si forma una coppia invece si basa tutto sul concetto di “amore”. Ma difficilmente una coppia non consapevole saprà cos’è veramente l’Amore e come farlo sopravvivere nel tempo. Il concetto romantico di amore non ha niente a che fare con il vero e grande compito di una coppia: creare una base per la futura società. Un altro suggerimento che mi sento di dare alla donna che decide di studiare per diventare “geisha della famiglia” è che studiando si possono trovare anche modi piacevoli per impiegare il tempo guadagnando con il lavoro di qualche ora dedicata ad una attività piacevole e inerente al ruolo che ha scelto: un massaggio alla settimana rilassante con musiche dolci e oli profumati per l’amica del cuore; una composizione di fiori da preparare per regalare o vendere nel periodo delle feste alle amiche. Un racconto da scrivere a da mandare alle riviste; poesie con cui partecipare a un concorso… Ci sono tanti modi in cui la donna che rimane a casa come angelo del focolare (questo detto ora non è più in uso ed è un peccato) può ricavare per se stessa una soddisfazione anche economica. Rimane il problema dei giovani dell’età di *** (27 anni) che avendo un lavoro precario non possono permettersi di sposarsi e di pagare un affitto o mantenere un’automobile. L’età per avere la giusta maturità e consapevolezza per sposarsi è intorno ai 30 anni, oggi. Il matrimonio può essere sfarzoso (ma è proprio questo che serve?) o semplice: una festa con amici e familiari, un vestito semplice (non da usare un giorno e basta), una cerimonia veramente sentita spiritualmente e preparata con coscienza. Una casa per una giovane coppia non richiede grandi e ingenti somme di denaro, richiede che sia confortevole, con pochi ed essenziali mobili e può essere preparata pian piano, mentre la coppia si conosce e si prepara consapevolmente al matrimonio. L’automobile può servire o no (non è essenziale e una volta non c’era), le spese all’inizio possono essere ridotte (facendo l’analisi di cui parlavo prima). Se la coppia è di Anime Gemelle tutto si può fare, ci sono famiglie che vivono con poche centinaia di euro o di dollari al mese nel mondo, ma la cosa importante non sono i soldi, quanto che la coppia sia unita negli stessi ideali e negli stessi valori, e che sia consapevole di avere un compito da svolgere (dall’educazione dei figli in maniera consapevole e spirituale, ad un compito esterno di solidarietà verso il prossimo) in cui ambedue credono. Se invece si tratta di coppia karmica dove i valori sono diversi, occorre prima di sposarsi prenderne consapevolezza, sanare il reciproco karma e i conflitti che dividono i partner, questo può richiedere parecchio tempo e consapevolezza e non è detto che per loro sia bene sposarsi. In ogni caso anche per una coppia karmica il lavoro che vi propongo potrà essere molto utile. Per una coppia consapevole il periodo di un anno (non di più e non di meno) sarà sufficiente per confrontarsi in questo lavoro e comprendere se è il caso di fondare insieme una famiglia consapevole basata sugli stessi principi. Ove non vi fosse consapevolezza nella coppia (soprattutto in caso di coppia karmica) il tempo richiesto potrebbe essere maggiore, tuttavia suggerirei di non convivere o sposarsi prima di aver lavorato insieme alla costruzione della loro “società familiare”. I miei sono suggerimenti, prendetene consapevolezza e fateli vostri prima di intraprendere la strada impegnativa e fondamentale per la società del formare una famiglia.
postato da: creaturaceleste alle ore 11:44 | link | commenti categorie: famiglia, relazioni, consapevolezza, valori, donna, coppia, responsabilità, unione, anime gemelle, partner sabato, 18 novembre 2006 Jez0056 – Matrimonio karmico e Anima Gemella A: Una lettrice, nel commento al post “Jez0016 - Anime Gemelle, Coppia Karmica, Amore e procreazione” ci scrive: "Vorrei capire: Secondo il credo cristiano il matrimonio è indissolubile.. Se due anime gemelle si incontrassero dopo il matrimonio con altre persone cosa dovrebbero fare? Potrebbero essere amici? Ed il loro compito? Comunque nel momento in cui avessero un'altra famiglia, ognuno delle due metà avrebbero degli obblighi e dei doveri prioritari, non credi? Allora mi ridomando e il loro compito?? Sia i matrimoni in questione che il suddetto compito sono entrambe promesse fatte a Dio... Speriamo di non ritrovarsi mai in questi "cento mesi", perché cosa si dovrebbe fare?"
J: Pensi che Dio ragioni per “credi religiosi”? Pensi che Dio non sappia che l’essere umano promette e non sempre è in grado di mantenere? Se Dio se la prendesse con tutti coloro che promettono e non mantengono, ci sarebbe la metà o forse meno dell’umanità. Dio è amore puro al di là di religioni, promesse mantenute o non mantenute, di errori e di karma. Dio sa che ha dato agli esseri umani il Libero Arbitrio e che questi in qualunque momento possono scegliere bene o male e sa anche che fino a quando non saranno consapevoli delle loro azioni, non saranno nemmeno in grado di discernere tra ciò che è bene e ciò che non lo è. Chi si è sposato, al momento in cui lo ha fatto, era veramente consapevole del suo impegno, della sua promessa? Era consapevole di cosa vuol dire amarsi e rispettarsi per tutta la vita?. Una promessa non consapevole non può essere una promessa di tutta la vita, anche se fatta a Dio. Per questo Dio non chiede promesse, nemmeno alle Anime Gemelle. Ognuno è libero di scegliere il suo cammino e chi ha scelto un compito è sempre libero di rifiutarsi di compierlo o di portarlo avanti, anche se si tratta di una coppia di Anime Gemelle. Se chi ha contratto un matrimonio crede nella fede religiosa cristiana, sia coerente ai suoi valori e li segua fino in fondo. Se il suo partner non è la sua Anima Gemella, vorrà dire che in questa vita non la incontrerà. Non è obbligatorio incontrare l’Anima Gemella ed è qualcosa che si decide prima della nascita, non cammin facendo. Se tra i valori c’è quello di essere un buon cristiano, o di essere religioso, occorre vivere secondo questo valore e fare scelte in base a questo valore. Vivere secondo i propri valori è importante, purché questi siano valori consapevoli e siano scelti e confermati in ogni momento della vita. Un valore non è un “dovere” o un obbligo: è un principio e un ideale in cui si crede e per in quale vale la pena di vivere. L’unico obbligo che ha un essere umano che segue un cammino spirituale è servire Dio. Non sempre una tradizione religiosa mette in pratica i principi di Dio e del Cristo: amore, accoglienza, perdono. Ad esempio se il tuo valore nel matrimonio è la fedeltà e anche dopo anni di matrimonio confermi questo valore, dovrai attenerti a ciò che per te è importante, non perché te lo impone la tua religione, ma perché tu ci credi veramente. Un valore è sempre una responsabilità personale e una scelta consapevole. Non fare qualcosa perché si ha “paura”, a livello energetico e mentale equivale ad averla fatta. Puoi non tradire tuo marito perché credi nel valore della fedeltà o perché te lo impone la tua religione, ma nel secondo caso, a meno che la religione non sia un tuo valore, dai la responsabilità delle tue scelte alla Chiesa: puoi essere fedele perché è il tuo valore o esserlo perché hai paura dell’”inferno”. Ma in questo secondo caso è la “paura” a motivarti e non un tuo valore. Ci sono unioni che non funzionano, unioni karmiche in cui non si è felici e non solo non si fa la felicità del partner, ma nemmeno quella dei figli. Se ci si definisce cristiani e si rimane in queste unioni dovrà essere perché si ha un senso di amore così elevato che ci si dona comunque all’altro anche se, per ipotesi, si vivesse accanto a una persona malvagia (mi viene in mente l’esempio di Santa Rita). Ma se si rimane in una unione difficile soffrendo e facendo soffrire perché ce lo impone una religione, senza crederci veramente, senza che l’altruismo, l’abnegazione, sia il proprio valore, non si sta facendo comunque un buon percorso spirituale. Dio ci vuole felici, non a scapito dell’infelicità altrui, ma con consapevolezza. Quando un’unione karmica si è guarita o quando si è fatto tutto il possibile per renderla sana, se non c’è possibilità di proseguire nell’amore reciproco nel rispetto e nella serenità (anche se non vi è completa pace, che almeno vi sia serenità), allora questa unione può anche essere sciolta perché non si era consapevoli quando si è promesso di stare insieme tutta una vita. L’Anima Gemella la si incontra solo dopo aver guarito i precedenti incontri karmici di coppia, quindi la si può anche non incontrare. Inoltre non è detto che si sia stabilito, prima di nascere, di incontrare l’Anima Gemella in questa vita. Due amici non sono Anime Gemelle se entrambi sono impegnati in altre unioni. Possono esserlo, come ho già detto, se entrambi sono liberi e il loro è un incontro spirituale (come Santa Chiara e San Francesco) o se comunque sono liberi e non hanno altri legami e tra loro non c’è sesso (vedi il post Jez0002 sull’amicizia) e hanno deciso di compiere un compito insieme prima di nascere. Può accadere, ma è molto raro che accada. Normalmente le AG sono in coppia, proprio per la continuità che richiede il loro compito e per la forza che devono scambiarsi. Anche una coppia karmica, una volta guarito il karma, se decide di restare insieme può svolgere un compito per gli altri e predisporsi così ad un futuro di AG.
postato da: creaturaceleste alle ore 23:59 | link | commenti (1) categorie: chiesa, religione, relazioni, valori, coppia, matrimonio, responsabilità, anime gemelle, coppia karmica domenica, 26 novembre 2006 Jez0062 - Interessi diversi nella coppia A: In un commento al post "Jez0016 - Anime Gemelle, Coppia Karmica, Amore, procreazione", ci scrivono: “Se riterrai opportuno rispondere, per cominciare ti chiedo come conciliare, nella coppia , lo stare insieme con il rispetto della libertà reciproca e dei diversi interessi che possono essere all'interno di questa coppia. Grazie”
Lo stare in coppia implica l’incontro di due persone complementari: l’uno ha talenti che l’altro non ha e viceversa. Nel caso di Anime Gemelle questo è un vantaggio in quanto il compito che devono affrontare è tarato per due persone, e avere diversi talenti, diverse esperienze e diverse competenze aiuta la coppia ad eseguire il compito in maniera ottimale. Nel caso di coppia karmica i talenti e le esperienze possono essere diverse e così pure gli interessi: può risultare difficile conciliare la reciproca libertà con il rimanere in coppia. Un suggerimento che posso dare in questi casi è di cercare insieme lo scopo della coppia e di partire dalla base che vi accomuna tenendo ben presente i reciproci valori. Ciò che vi unisce sarà il punto di partenza delle attività che svolgerete insieme. Per quanto riguarda gli interessi diversi, se non ledono il rispetto (Jez0061) e la dignità dell’altro, potrete accordarvi per gestirli in maniera separata. Mettiamo ad esempio che uno dei due ami il cinema e l’altro il calcio, il primo può andare a vedere un film con un’amica/o mentre l’altro va allo Stadio o guarda una partita in TV con un amico/a. Vi suggerirei di evitare di svolgere attività separate con persone del sesso opposto per evitare che nascano gelosie o situazioni ambigue (anche se karmicamente questo può comunque accadere). La libertà sottintende la fiducia reciproca (Jez0002 – Jez0017). Trovando momenti condivisi in cui si abbia uno scopo comune ad ambedue, si può trovare un equilibrio anche per ciò che riguarda interessi diversi da seguire separatamente, senza che questo leda il rapporto. Lo scambio reciproco sulle attività intraprese e la sincerità, insieme alla condivisione, può aiutare la coppia a crescere insieme, anche svolgendo attività a volte in maniera separata. Fate attenzione a non svolgere tutte le attività separatamente, lasciando solo alla routine quotidiana il compito di farvi stare insieme, in questo caso le vostre vite prenderebbero una strada parallela o divergente e rischiereste di non incontrarvi più. Nel caso di Anime Gemelle le attività è bene che siano tutte o quasi tutte svolte insieme, sia perché faranno parte del loro compito, sia per non togliere energie alla coppia che ha bisogno di sostenersi reciprocamente.
A: Sappiamo che ci sono coppie karmiche che possono avviarsi a diventare Anime Gemelle, come si fa a saperlo? E’ comunque sempre consigliabile in cercare uno scopo della coppia che unisca e integri le diverse abilità/esperienze dei partner?
J: Quando i due partner di una coppia karmica guariscono il karma che li accomuna, aprendosi l’un l’altro, perdonandosi e sentendo il bisogno di “fare qualcosa di utile al mondo insieme”, si sta avviando a diventare una coppia di Anime Gemelle. In questo caso anche se non lavoreranno allo stesso compito, avranno però un obiettivo spirituale in comune e svolgeranno attività insieme per raggiungere questo obiettivo. Ad esempio un medico e un avvocato possono decidere di partire per una missione umanitaria insieme, uno lavorerà nel campo medico, l’altro nel campo legale, ma l’obiettivo sarà comune: mettere i loro talenti e le loro competenze a disposizione dei più deboli/poveri e il luogo o l’Organizzazione per la quale decideranno di dare il proprio servizio sarà la stessa. Nel caso di Anime Gemelle un medico e un avvocato partiranno per la stessa missione, ma porteranno avanti insieme lo stesso progetto, scrivendolo insieme, lavorandoci insieme, incontrando le persone insieme e prendendo ogni decisione riguardante il progetto comune insieme. Le Anime Gemelle saranno completamente orientate al compito e la loro coppia avrà come missione solo il progetto fino a quando non sarà concluso e il loro progetto durerà (anche se in posti diversi o in situazioni diverse) tutta la loro vita. La coppia karmica svolgerà l’attività separatamente, scambiando confronti ed esperienze, il progetto avrà un termine (un anno, due) e mentre lo svolgeranno avranno anche altri interessi (turismo, comunicazione, scambi con altre persone che non riguardano il progetto in sé). Inoltre mentre svolgeranno le loro attività potranno avere divergenze che dovranno man mano sanare per poter proseguire il compito insieme. Tuttavia l’avere un progetto e uno scopo che accomuna è molto importante per una coppia karmica, al di là di prepararsi a divenire Anime Gemelle, perché rendendosi utili al mondo con le loro competenze, saneranno con più facilità il loro karma, saranno più felici insieme e potranno proseguire la loro unione anche tutta la vita in relativa pace. “Rendersi utili al mondo” non necessariamente vuol dire partire per missioni umanitarie in Paesi lontani, si può essere utili al mondo educando con consapevolezza i figli, sostenendo un progetto umanitario, donando il proprio tempo gratuitamente a chi ha bisogno, ecc. In questo caso almeno questa attività sarà svolta insieme con scambio reciproco, mentre altre attività, come detto sopra potranno essere svolte separatamente.
postato da: creaturaceleste alle ore 21:45 | link | commenti (5) categorie: relazioni, coppia, interessi, anime gemelle, coppia karmica Template by splinder.com
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