Anello di sosta forum

Sciscenzi, il vilaggio spettrale di Bulgaria settentrionale

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 8/10/2023, 12:02     +1   -1
Avatar

Group:
Star Citizen
Posts:
53
Reputation:
+5
Location:
Bulgaria, Plovdiv

Status:


unnamed_5800721206544170615_big

Solo a 40 km da Vidin (Bulgaria) e a 5 km dal confine bulgaro con la Serbia si trova uno dei luoghi più spaventosi del mondo intero. Si tratta del villaggio di Sciscenzi, diventato famoso per i casi di persone misteriosamente scomparse.

Negli ultimi anni cinque uomini sono scomparsi senza lasciare traccia e altri due sono tornati con la memoria completamente cancellata.

"Due di loro li hanno trovati, ma non ricordavano assolutamente niente. Né dove fossero stati, né cosa avessero fatto da quando erano state scomparse fino al loro ritorno. Poi hanno cominciato a raccontare cose strane su donne belle. Pensavamo che fossero pazzi, ma nel nostro villaggio sta succedento qualcosa davvero", dice il nonno Ivan, di 80 anni. Il vecchio ha gli occhi azzurri, come quasi tutti i suoi compaesani, che è un'altra delle tante curiosità del villaggio di Vidin.

Bai Ivan racconta con riluttanza che molti dei suoi vicini hanno visto delle belle ragazze vestite di bianco ballare nei prati vicino al villaggio. Lui non crede a queste favole, ma altri a Sciscenzi sono convinti che se uno guardasse negli occhi delle creature spettrali, diventerebbe immediatamente cieco. Le loro paure sono state approfondite da una storia spesso raccontata in queste terre.

Negli anni '70 un uomo di un villaggio nella montagna dei Balcani Elenski iniziò a perdere la vista. Il malato andò a trovare la profetessa Vanga delle Rupi, e lei gli chiese dalla porta quando avesse visto la samodiva. Il vecchio ammise di aver effettivamente visto una donna vestita di bianco mentre radunava il suo gregge. Vanga lo scottò, dicendo che non c'era niente che lei potesse fare contro una magia così forte, e che il pover'uomo avesse perso la vista per sempre.

Le superstizioni non si fermano qui e i pochi rimasti a vivere a Sciscenzi continuano ad aggiungere nuovi e nuovi elementi alla storia inquietante. Gli abitanti dei villaggi dicono che non osano neanche sbirchiare fuori dopo il tramonto, quando nelle strade cominciano a sentirsi urla agghiaccianti.

"Alcuni sostengono che si tratti di lupi. Ma nessuno ha incontrato questi lupi. Quando cala l'oscurità completa, inizia un terribile ululato. Mi chiudo a chiave e accendo tutte le luci. E fuori sento i lamenti, le urla e i pianti degli uomini, donne e bambini. Crediamo che "queste siano le anime degli invitati al matrimonio che furono uccisi secoli fa dai tartari. E poiché non furono sepolti, non riescono ancora a trovare riposo", dice la gente del vilaggio.

Secondo la leggenda, i celebranti si stavano recando a Sciscenzi dal vicino villaggio di Gyurentsi, quando lungo la strada furono attaccati dai ladri e uccisi. Secondo un'altra versione, il corteo nuziale si nascose in una grotta, ma nessuno ne uscì.

Il matrimonio sanguinoso è la ragione dell'esistenza di altre leggende inquietanti su persone che hanno incontrato cadaveri spettrali.

"Gencio era un pastore del villaggio e una sera lui raccolse le pecore, mangiò e uscì al buio a suonare il suo kaval. Si sdraiò in un prato e improvvisamente udì grida, fischi festosi e rumore. Si alzò e vide che gli invitati al matrimonio si stavano avvicinando a lui. Il testimone camminava davanti, seguito dagli sposi che si tenevano per mano e seguito dagli invitati.

Sullo sfondo c'erano dei musicisti che suonavano muovendosi. Gencio si domandò che tipo di matrimonio fosse questo a metà della notte, ma mentre si avvicinavano, lui salutò gli sposi. Tuttavia il testimone gli regalò una coppa di vino da bere per la loro salute.

Gencio vide che dentro c'era fuoco rosso, e quando guardò gli invitati al matrimonio, vide che i loro volti sembravano da morti. Il suo cuore si congelò e tutti lo invitarono a bere dal calice. Si fece il segno della croce e bevve.

Il giorno dopo sua sorella lo trovò come si arrampicava tra i rami di un vecchio albero, cantando e tenendo la testa di un cavallo", racconta nonna Maria.
 
Top
0 replies since 8/10/2023, 12:02   641 views
  Share