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| DIECI DI DENARI
CORRISPONDENZA ASTROLOGICA Giove in seconda casa in senso di abbondanza e ricchezza.
FIGURA MITOLOGICA La favolosa ricchezza di re Salomone
CORRISPONDENZA I.CHING 14 Tà ioù / il possesso grande
Il 10 denari rappresenta una fase, nella vita quotidiana, dove dominiamo abbondanza, ricchezza, sicurezza, stabilità e spensieratezza. Qui x ricchezza si intende sia quella interiore che esteriore. Parlando dell'abbondanza interiore dobbiamo fare attenzione ; a tale riguardo la carta ci invita a nn trascurare gli aspetti interiori più importanti a causa di sforzi e di zelo eccessivo. Il 10 denari ci dice soltanto di aprire bene gli occhi x poter vivere anche qui momenti, apparentemente grigi, che la vita quotidiana ci riserva.
NELLA VITA PROFESSIONALE il 10 denari significa che mediante una sensibilità mutuata riusciamo a trarre qualcosa di positivo della routine della vita e del lavoro e a viverla come fonte di ricchezza interiore. Cosi possiamo fare delle esperienze che corrispondono alla meditazione nel lavoro di Gurdjieff o quello che descrive il conte Dùrckheim nel suo libro Der Alltag als Ubung . Il 10 di denari rappresenta la sicurezza del posto di lavoro, dei progetti promettenti, , degli affare vantaggiosi uno stipendio buono e un successo ideale e, alla stessa misura, materiale.
SUL PIANO DELLA NOSTRA SOSCIENZA questa carta e segno di ricchezza di idee. L'abbondanza di idee e dei conseguenti riconoscimenti, amplia i nostri orizzonti . Come in un puzzle, le possibilità, che in principio sono tutte afferrabili in piccoli aspetti, improvvisamente vengono riconosciute ed unoite in un unico grande quadro, in un possibile progetto. Tutto ciò ci porta ad una consapevolezza della nostra ricchezza.
NELLE NOSTRE RELAZIONI PERSONALI il 10 denari annuncia sicuramente un periodo bello in cui tutte le sfacciature del nostro rapporto vengono vissute con entusiasmo. Proprio qui l'aspetto delicato della ricchezza interiore acquista di particolarità: con questo riusciamo a dare importanza ai piccoli gesti, a quelle cose a cui nn abbiamo ( più) fatto caso o per abitudine o per cecità.
(tratto da "il grande libro dei tarocchi" di HAJO BANZHAF)
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