Nella cultura mitologica greca Giunone (Hera) era figlia di Saturno e sorella/moglie di Zeus. Con quest'ultimo divideva tutti gli onori e oneri del Regno Celeste ed era la sola Dea, oltre a Venere, ed essere legalmente sposata.
Il rispetto del vincolo matrimoniale era per Giunone un fattore molto importante e assolutamente imprescindibile; ella aspirava ad essere totalmente indipendente, mal sopportava i comandi di Giove e soprassedeva alle varie menzogne del marito, pur di mantenere salda la loro unione in nome di una formale rispettabilità sociale.
La Dea, d'altra parte, non riusciva ad accettare l'umiliazione dei continui tradimenti di Giove, e da lì furono celebri le sue collere sfociate in liti furibonde.
Nonostante l'unione tra queste divinità mitologiche fosse così morbosa e tumultuosa, Giunone è sempre stata la Dea del Matrimonio, inteso come unione istituzionalizzata davanti ad una autorità, sottoposta quindi a regole morali, etiche e legali. Rappresenta pertanto la percezione 'sociale' del rito civile, lo 'status' a cui si ambisce e il tipo di matrimonio che si dedidera avere.
Nel Tema Natale indica anche come la donna valorizza la propria bellezza attraverso l'uso di cosmetici, gioielli e acconciature.
La Dea, costantemente ferita dalle violenze maschili, limita la sua sessualità nell'adempimento di un 'vero e proprio dovere' coniugale. Non desidera quindi il soddisfacimento carnale del rapporto, ma il mantenimento di una posizione stabile e soprattutto socialmente riconosciuta.
Da qui scaturisce anche il viscerale desiderio di riscatto di Giunone: raggiungere una completa indipendenza, la quale non deve passare necessariamente attraverso il ricatto sessuale o morale della controparte, bensì deve aiutare la donna a realizzarsi nel totale rispetto dei valori etici e morali.
Fonte: Astrella- Mensile astrologico
Edited by ~Reenesme~ - 18/3/2019, 22:58