considerazioni personali sul mondo e sul matto

ciao a chi passerà di qui..
son qui davanti al pc e stavo meditando come faccio di solito (a modo mio) guardando tutto quello che mi passa nella testolina e mi sono venute in mente queste due carte
senza voler disquisire sui significati o tentare di sviscerare chissà che segreti alchemici dalle carte,ho pensato al caos e all'ordine
mi sono detta..il mondo è una carta ordinata,contiene certezze raggiunte,idee complete in se stesse ( a prescindere dalla realizzazione pratica di cose,progetti ecc.. ) è una carta di completezza e quindi non suggerisce che al suo interno si preveda un sistema caotico che possa disturbarne l'ordine,anzi..alla fine lo aborra proprio il caos,lo tiene lontano
il matto è caos,disordine,è capace di cangiare strada tempo zero è aperto a ogni impulso senza legarsi praticamente a nulla,è privo di certezze di qualsivoglia sorta e le sue idee hanno lo stesso radicamento di una piuma che vola
al di là della antipatia/simpatia-attrazione/rifiuto che si può percepire a seconda di come si è naturalmente predisposti,sono due carte estremamente significative,poichè una prevede un percorso finito,completo in se stesso,raggiunto..mentre l'altra ne apre un'altro senza per questo dar risposte su dove sto cammino porterà

mentre me la cantavo e me la suonavo come faccio di solito mi è venuto in mente che è molto interessante riuscire a portare un'ordine nel caos e portare un pò di caos nell'ordine,al fine che i due percorsi che di loro sarebbero sempre uguali a se stessi e perciò non aperti a nuove acquisizioni,trovino nella loro complementarietà motivo di crescita

ciao filo..
aggiungo qualche mio pensiero...
il MATTO, segue sempre il MONDO, poichè sono vicini come percorso ciclico.
il MATTO è l'esuberanza degli schemi rotti, dell'assenza di regole già stabilite, è un inizio, ma può essere anche la fine, quell'elemento nuovo che spacca l'ordine!
e se non c'è questo quid, come si possono cambiare regole forti, stabili, concrete????
quando arriva il MATTO, ci si può aspettare l'imprevisto! nel bene o nel male....a me personalmente, il MATTO piace, è quel qualcosa che rompe la monotonia, egli porta un vento che spazza via le cose fisse, porta il nuovo. quando arriva occorre assecondarlo, non ignorarlo...il MATTO è un grido interiore, qualcosa che reclama di uscire.
d'altra parte il MONDO, carta che indica la completezza, l'ordine delle cose, come se tutto fosse al posto giusto.
carta meravigliosa, ma anche "pesante", nel senso che lascia poco spazio a nuovi elementi...è un raggiungimento concreto.
come dici tu, c'è nell'integrazione di questi due tarocchi un "senso".
come dire: non c'è situazione che regga, per quanto stabile e ordinata, se non ci fosse un pizzico di follia che ne impedisse la stagnazione.
la vita non è un solo viaggio, ma la continuazione di molti viaggi!
namastè!
pepper

grazie pepe per gli spunti di riflessione:-)

namastè

Il Mondo e il Matto.
Sul mondo posso dirti alcune cose: Il mondo nei tarocchi egizi è vista come la carta del ritorno, ma che io non condivido e la mia esperienza mi da ragione, il mondo è la realizzazione concreta delle cose che ci stanno a cuore, è il momento favorevole e propizio, è lento completamento dei pezzi di un mosaico.
Il matto è colui che vive la vita in maniera alternativa, agli occhi degli altri può essere visto com una persona strana, confusa, caotica, stravagante.
Solo conoscendolo si riconosce in lui il matto ma anche il genio.
Il matto è il creativo, ma la sua creatività sembra dissociata dal mondo, ovvero sembra che egli operi non per fini sociali, ma per fini individuali, e questo è vero in parte e c'è anche da dire che la creatività del matto è anche dettata dall'impulsività spesso e dagli sbalzi d'umore e di pensiero.
Il matto è ciò che i latini chiamavano modus vivendi, modo di vivere, una sorta di filosofia di vita che non è pensata ed esasperata per doppi fini, ma è in modo di essere sincero e non costruito.
Il matto è l'idea di diversità e di anticonformismo..a cui viene affibiata un'etichetta, frutto solo ed esclusivamente di pregiudizio.
Il matto non è vero che non sà amare, anzi ha una profonda sensibilità e prova un'amore intenso per ciò che gli sta a cuore, solo che lo vive in maniera diversa, il suo amore è "platonico" ma anche viscerale, ma tutto ciò è confuso dalla folla e preso per freddezza\ confusione o incongruente esasperazione.
Il matto differisce dal bagatto semplicemente per il fatto che la sua creatività, testimonia anche l'incorruttibilità del suo pensiero, ed anche la sua fanciulezza che cammina di pari passo con la sua lunga esperienza, mentr il bagatto è un uomo un pò pò più adulto, furbo e un pò manipolatore, razionale e spesso crativo in quanto genera le cose terrene.
Il matto è dunque il fanciullo che è cresciuto troppo in fretta, colui che è così perchè è nella sua natura o perchè è stato un pò "costretto" a modellarsi e formarsi attraverso l'esperienza precoce, è il piccolo matto ma anche il piccolo saggio.
Il matto ha un grosso bagaglio culturale, ha tanto da raccontare, ma è costretto a gettare la testa in basso e camminare; proprio come fa un viandante.
Una persona senza meta che suscita interesse a pochi, solo a coloro che si accostano a lui per volerlo conoscere.
Non tutti possono stargli vicino, perchè il suo carattere è piuttosto volubile soprattutto se non sta bene, a bisogno di cincondarsi di persone sicere, sveglie, con valori, cosicchè possano in qualche modo aiutarlo a comprendere che la sua visione del mondo è fin troppo realista e deve cercare di viverla in maniera meno pesante e gravosa e che le cose belle che lui cerca le ha proprio davanti gli occhi: l'amore, l'amicizia e tutto in resto esistono.
Il matto è colui che apparentemente sembra non essere maturato abbastanza e che necessita di accorgimenti particolari, ma non è così, perchè il matto ha solo bisogno di sentirsi amato per riuscire ad amare, essere spronato per riuscire a trovare dimora e riuscire nelle sue imprese e necessita soltanto di un buono amico pronto ad ascoltarlo quando ne ha bisogno, un pò come tutti.
Il matto sa essere un grande amico e sa essere sempre pronto ad elargire ottimi consigli per chi gli sta a cuore.
La sua "pazzia"non è altro che un'insieme di: impulsività e senso critico che deve imparare a canalizzare e non somatizzare o esternare con troppa determinazione e il suo lato peggiore può essere quello di non riuscire a portare a termine i suoi progetti, ma non per mancanza di volontà ma perchè arrivato ad un certo punto se non trova più la creatività e gli stimoli autentici nelle cose della vita, preferisce abbandonarli poco per voltà.
IL matto non è molto responsabile ma se è così e perchè spesso vive complessi di inferiorità e senso di inadeguatezza.
Il matto come figura negativa, nasce solo dal pregiudizio della gente, che si ferma alle apperenza del momento, perdendosi l'interiorità di una figura particolare
Il matto è colui che non ha mai rinunciato ala ricerca delle cose belle e per questo sembra essere destinato a girovagare nell'instabilità della sua vita.
Un bacio Davy.

che bella descrizione che hai dato davide:-) mi è molto molto utile grazie

mi fa tanto piacere Arianna!
ciaooo!

riprendo in mano questo mio vecchio post..

stamane,mentre stiravo, riflettevo sugli ultimi accadimenti qui sul forum riferiti all'episodio di una utente multinick e mentre facevo ste riflessioni mi sono venuti in mente Matto e Mondo

e dunque..considero questo forum un microcosmo ordinato (Mondo) con tutte le sue regole,il suo ordine,le sue leggi e tutto quanto..completo in se stesso,si autogestisce attraverso tutte le figure che lo occupano,con i loro ruoli e le loro responsabilità
a un certo punto se all'interno di questo Mondo interviene un elemento caotico,disturbatore (Matto) l'ordine viene momentaneamente rotto e,appunto,il Caos ne prende il posto,è regola per il Mondo eliminare da se stesso gli impulsi caotici,lo fa per sua natura,li espelle,li butta fuori a meno che questo Caos non accetta di seguire l'ordine ovviamente e quindi integrarsi..nel qual caso ne diventa parte..una volta che il Caos è stato espulso,l'Ordine continua tranquillamente il suo ritmo,richiudendosi in se stesso,mentre Caos può andare a rompere i cabassisi altrove d'altronde è la sua natura romperli;-) non ama l'ordine e le regole
il problemino di Caos è che a un certo punto è un disadattato..non ha una sua realtà,qualcosa in cui integrarsi e riconoscersi e a meno che la sua natura nn sia perfettamente accettata,prima o poi troverà sulla sua strada il rifiuto e ne soffrirà,ma insisterà a voler disorganizzare,rompere l'ordine delle cose,allontanarsene
il problemino di Ordine è che non sa integrare praticamente nulla,è chiuso a ogni possibilità di lavorare sulla possibile espansione (non annullamento) di se stesso,vive del suo status quo ma sarà sempre soggetto al rischio disordine

praticamente Caos ha come obiettivo nella sua vita quello di rompere i cabassisi a Ordine e Ordine, di converso,quello di buttarlo fuori a calci!

ehhh..però secondo me si vogliono bene quei due..

lo spunto di riflessione sugli ultimi avvenimenti è solo uno specchio per me:-) non è motivo di discussione sulle decisioni di eliminare il motivo di disordine,lo ritengo necessario,chi vuole partecipare a una realtà completa in se stessa,a un mondo completo in se stesso,deve seguirne le regole,sennò è giusto che vada per altri lidi e crearsi tutti i mondi paralleli che vuole;-) che di spazio ce n'è per tutti.

CAOS E COSMOS dicevano gli antichi...e non si sbagliavano...la nostra mente funziona in questo modo..dal disordine all'ordine e quando l'ordine è raggiunto, una breccia crea ancora disordine..se la mente fermasse questo gioco, questa dialettica continua, si fermerebbe la vita stessa...io credo che sia come il concetto di vuoto e di pieno: per vedere il vuoto abbiamo bisogno del pieno...dal caos si è creato il COSMO. ognuno è necessario all'altro e dobbiamo essere pronti ad accettare entrambi, senza farci spaventare dall'esuberanza e dal movimento del matto... buona giornata a tutti

io sono maggiormente Ordine Ele;-) nonostante Caos non mi spaventi,un calcetto ogni tanto glielo dò eh

ahahahaha se lo merita anche lui, è vero cara!

il Caos è anche incoscienza..l'Ordine è anche consapevolezza:-)

ci sono belle e brutte da entrambi,come normale che sia,l'universo conosciuto è fatto così,entrambi (concettualmente) non esisterebbero senza l'altro,ridicolo pensare alla scintilla "divina" creativa se poi se ne sta a fumare da sola invece che "creare mondi" però,una volta che il mondo è fatto..noia ecco diciamo così..lo diamo in gestione e andiam a farcene un'altro

per la verità madamìn trovo tutto estremamente noioso..un mondo sempre uguale a se stesso nel suo ordine,un matto sempre uguale a se stesso nella sua ricerca perenne

tutto estremamente noioso:-) ripetuto,sempre uguale..e non cangia mai niente se non nella forma

Edited by filod_arianna - 25/6/2012, 17:27

ho aggiunto una perla madamìn;-) leggi su

ehhh come non appoggiarteli sti due collllllionnnnssss