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Il cerchio dello zodiaco, Paola Muzi

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-Antares-
view post Posted on 15/11/2010, 13:33     +1   -1




I pianeti nello zodiaco
Il sistema solare è costituito da una corte di pianeti che ruota¬no attorno ad Sole. Anche essi visti dalla Terra percorrono con il Sole la traiettoria dell’eclittica.
In questo schema geocentrico, che poneva l’uomo al centro del cosmo, Claudio Tolomeo considerò le influenze celesti come effetti determinati sulla Terra dalla relazione pianeti-segni. Egli affermò che quando un pianeta attraversa una particolare por¬zione dell’eclittica, ovvero un determinato segno, esprime al meglio le sue caratteristiche. Quel segno, pertanto, costituisce il Domicilio di un dato pianeta. Quando esso transita in un segno diametralmente opposto, si dice che il pianeta è in esilio.
Ad esempio, quando Marte transita in Ariete o in Scorpione sembra stimolare la capacità di azione nelle popolazioni e negli individui, mentre essa si perde durante i transiti nei segni opposti Bilancia e Toro. Le caratteristiche di Giove risultano potenziate durante i suoi passaggi nei Pesci e nel Sagittario, mentre risulta¬no meno evidenti durante i passaggi nei segni Vergine e Gemelli. Analogamente, Saturno, costruttivo in Capricorno, mostrerà delle influenze negative se transita nel segno del Cancro.
Per semplicità linguistica, gli astrologi sono spesso soliti chia¬mare “pianeti” anche il Sole e la Luna, che sono rispettivamente una stella e il satellite naturale del nostro pianeta Terra.
E’ preferibile comunque utilizzare il termine “luminari”. Il Sole è il Luminare Maggiore, e la Luna il Luminare Minore.
Nella sua descrizione dello zodiaco, Claudio Tolomeo descri¬ve una sequenza di domicili dei pianeti nei dodici segni. Ai cinque segni alla sinistra del Leone e ai cinque segni alla destra del Cancro furono attribuiti i domicili dei cinque pianeti cono¬sciuti ai tempi in cui egli la descrisse, nell’ordine della distanza progressiva dal Sole, e quindi la sequenza si ferma a Saturno.
Da questo schema, benché incompleto, emerge che ogni pia¬neta ha due domicili che sono paralleli e speculari, ad eccezione dei due luminari, ciascuno dominante in un solo segno: il Leone per il Sole e il Cancro per la Luna.
La tradizione tolemaica riporta i domicili dei pianeti come descritti in tabella. Essa li denomina rispettivamente domicili diurni e domicili notturni e stabilisce anche uno schema delle esaltazioni ma esso risulta incompleto e in alcuni casi errato.

Domicili Planetari secondo lo Zodiaco Tolemaico
sequenza Domicilio Diurno Domicilio Notturno sequenza
1 Leone Sole Luna Cancro 12
2 Vergine Mercurio Mercurio Gemelli 11
3 Bilancia Venere Venere Toro 10
4 Scorpione Marte Marte Ariete 9
5 Sagittario Giove Giove Pesci 8
6 Capricorno Saturno Saturno Acquario 7

Lo Zodiaco completo “restaurato”
La astrologa cremonese Lisa Morpurgo, (1923-1988) negli anni ‘70-’80 ha rivoluzionato il pensiero astrologico moderno. La sua principale convinzione era che lo Zodiaco descritto dall’astrologia tradizionale, ovvero quella codificata da Tolomeo nel Tetrabiblos, non corrispondeva allo Zodiaco così come era stato concepito dai suoi creatori originali. Infatti la tradizione astrologica che prende come riferimento l’opera di Tolomeo ha appena duemila anni, pertanto non può coincidere con l’astro¬logia delle origini, che ne ha più di cinquemila. Tolomeo, con le sue elaborazioni, contaminate ulteriormente nel corso dei secoli dagli errori di trascrizione delle simbologie dei segni, che si sono susseguite nel tempo ad opera degli scrivani, ha cancellato o quantomeno offuscato il messaggio originale che era stato pro¬dotto nelle migliaia di anni precedenti.
Figura 14. Lo zodiaco tolemaico (riadattato da Lisa Morpurgo: Introduzione all’astrologia. Longanesi & C. Milano, 1982)
La scuola della Morpurgo ha recuperato quanto di autentico si era salvato della astrologia originale nonostante le contami¬nazioni tolemaiche, e con pazienza archeologica ha ripulito e riportato alla luce il tracciato perfetto del labirinto zodiacale. Il merito di aver intuito che la successione dei pianeti alla destra e alla sinistra del Sole non poteva terminare con Saturno va all’astrologo francese André Barbault, 1921-), il quale sosteneva che essa andava proseguita nelle due direzioni con la scoperta dei nuovi pianeti che via via stata avvenendo. La Morpurgo ha ipotizzato, nella costituzione dello zodiaco, una doppia sequen¬za di 12 elementi: ad una sequenza di 12 segni dello zodiaco corrisponde una sequenza 10 pianeti più il Sole e la Luna, i cosiddetti luminari, per un totale di 12 corpi celesti. Quindi se a 12 segni corrispondono 12 corpi celesti, ci devono essere ancora due pianeti al di là di Plutone, che lei chiamò pianeta X e pianeta Y, e che, una volta scoperti, andrebbero a completare lo zodiaco tolemaico, che contiene soltanto 7/12 della sequenza planetaria, e a raggiungere la completa armonia dello schema zodiacale.
Attualmente le nostre conoscenze si fermano a Plutone. Il primo transplutoniano è già stato ipotizzato dagli astronomi, mentre con il nome di Sedna un altro pianeta è stato descritto dagli antichi studiosi babilonesi ed è poi scomparso alla nostra vista. Qualcuno sostiene che si tratti di Y, un pianeta con un’or¬bita amplissima e che è transitato in prossimità del Sole, durante il suo perielio, circa quattromila anni fa e del quale non è possi¬bile prevedere il ritorno non conoscendo la sua orbita.
I 12 corpi celesti sono: Sole, Y, X, Plutone, Nettuno, Urano, Saturno, Giove, Marte, Venere, Mercurio, Luna. Ognuno di essi assume un significato particolare nella simbologia zodiacale.
Simbologia planetaria
Sole: l’io attivo. Giro dello zodiaco un anno. In ogni segno permane circa 30 giorni. Il Sole è il nucleo della personalità, è la sintesi dell’Io. Esso dà la misura delle virtù solari e passionali: calore, coraggio, lealtà, generosità. Se queste qualità sono porta¬te all’eccesso diventano orgoglio, superbia, prepotenza, dittatu¬ra. Anatomicamente il Sole, essendo l’astro della vita, governa il cuore, il plesso solare, le arterie, e la parte destra del corpo.
Luna: l’io ricettivo. Giro dello Zodiaco: 28 giorni. In ogni segno permane 2 giorni e 3 ore. La Luna rappresenta la sensibi¬lità dell’Io e i contatti emotivi con il mondo circostante, il sonno e il sogno. E’ in stretto rapporto con il grembo materno, con le funzioni vitali femminili, può dare atteggiamenti deboli o suc¬cubi, ricerca di appoggio, candore, infantilismo. Rappresenta la donna (madre, moglie, amante, figlia per un uomo) mentre per la donna è – oltre alla madre – il suo modo di vivere la sua femmi¬nilità, anche i suoi rapporti con le altre donne. Fisiologicamente la Luna corrisponde al seno, allo stomaco, alla parte sinistra del corpo. Regola la digestione e i liquidi sierosi contenuti nel corpo, l’acqua dolce e il latte.
Mercurio: il contatto intellettivo con il mondo esterno. Giro dello zodiaco: 187 giorni. In ogni segno permane 16 giorni. Corrisponde al primo contatto dell’Io con il mondo esterno, all’inizio di una vita cerebrale. Regola gli scambi intellettuali di idee e di opinioni, la capacità di percepire i messaggi e di ripro¬durli, e governa gli strumenti tecnici adatti allo scopo (stampa, telefono, radio). E’ il rappresentante tipico dell’adolescenza, con la prontezza di riflessi mentali e con la vivacità e irrequietezza naturali. In un tema natale rappresenta i fratelli, i figli, i coetanei, i compagni di gioco, di studio, di lavoro, anche i connazionali, i parenti prossimi, i vicini di casa. Fisiologicamente è associato al sistema respiratorio, e al sistema nervoso nelle sue connessioni. Ad esso corrispondono le braccia, i polsi, i bronchi, le orecchie timpani.
Venere: il contatto affettivo con il mondo esterno. Giro dello zodiaco: 225 giorni. In ogni segno permane 18,75 giorni. Venere indica la capacità di amare, di gustare il bello, il buono della vita, dà senso estetico, desiderio intenso di pace, armonia, serenità, comodità. Fa apprezzare le gioie semplici della vita. Indica il passaggio dalla curiosità adolescenziale di Mercurio al rapporto sociale, al desiderio di amare e di essere amati. Aiuta le creazioni artistiche, soprattutto manuali (lavori artigianali), Anatomicamente corrisponde alle ovaie, regola il metabolismo e le funzioni renali. Contribuisce al funzionamento armonico dell’organismo.
Marte: il contatto aggressivo con il mondo esterno. Giro dello zodiaco 687 giorni. In ogni segno permane: 57,25 giorni. Dà la misura della forza, della capacità di lottare per la sopravviven¬za, conferisce la violenza necessaria per superare gli ostacoli senza tener conto di dubbi o esitazioni. Anche dal punto di vista caratteriale, a Marte si attribuiscono gli slanci di impulsività, gli entusiasmi seguiti da scoraggiamenti e depressioni. Può essere responsabile di mancanza di tatto, di riflessione, temperamento collerico. Nel tema femminile può indicare anche l’uomo amato o il tipo d’uomo zodiacale dal quale ci si sente maggiormente attratte. Rappresenta l’uomo primordiale che si salvò perché era quello più aggressivo, in grado di sopraffare i nemici e gli avver¬sari, e di uccidere gli animali feroci. Nel corpo umano regola il tono e l’attività muscolare e l’agonismo sportivo. Corrisponde al pene e alla muscolatura. Quando nell’oroscopo di nascita è collocato in posizioni delicate, e soprattutto quando transita su punti sensibili dell’oroscopo è responsabile di patologie acute e virali, stati infiammatori.
Giove: l’inserimento ottimistico nella vita. Giro dello Zodiaco 11,8 anni. In ogni segno permane circa un anno. Giove allarga gli orizzonti, e l’ottimismo che gli si attribuisce permette all’uo¬mo di vincere la paura dell’ignoto e andare sempre più lonta¬no. Sembra legato all’amore per la filosofia. Da lui dipendono molto la felicità individuale e la serenità. Sempre a Giove si lega la parola, l’oratoria, la capacità di convincere con il sorriso, l’ottimismo, la bonomia (è per questo che si dice: è un tipo gio¬viale...). Il temperamento allegro, ottimista e gioviale si esprime con un sano e marcato appetito che inevitabilmente porta ad un certo sovrappeso. Corrisponde alla lingua alla bocca, agli occhi. Pare regoli la circolazione arteriosa, l’espansione, la crescita e lo sviluppo fisico. Giove, seppure considerato pianeta benefico, spesso aggrava, dilatandole, le malattie congenite, oppure dà un trapasso dolce.
Saturno: l’inserimento razionale nella vita. Giro dello Zodiaco: 29 anni. In ogni segno permane 2,4 anni. Corrisponde allo sche¬letro e ai denti. Da esso dipendono la calcificazione delle ossa e i fenomeni artritici, reumatici e sclerotici. E’ collegato con la cistifellea, la milza, la pelle, i denti e le ossa. Influisce sul lobo anteriore dell’ipofisi. Saturno rappresenta il tempo (Cronos) ine¬sorabile, che porta al processo di invecchiamento del corpo ed è responsabile del ripiegamento dell’individuo su se stesso. Le malattie provocate da Saturno sono croniche, o a decorso lento e lungo. La sua natura fredda indebolisce la forza metabolica, consentendo alle tossine di depositarsi e causare danni. Nella simbologia cronologica con la Terra è associato alla apparizione dell’uomo inteso come Homo Sapiens.
Urano: la forza della decisione. Giro dello Zodiaco: 84 anni. In ogni segno permane 7 anni. È il primo pianeta di quelli definiti lenti, che può compiere l’intero giro dello Zodiaco nel corso di una vita umana. È un pianeta molto dinamico, può fare leva su qualunque punto di appoggio per distruggere o creare, secon¬do le circostanze. Ma Urano può tornare su se stesso e far fare uno splendido scorcio di vita a dei vecchi privilegiati... Picasso, Pertini... A Urano, corrispondono anatomicamente le mani, e tutto ciò che l’uomo ha creato con le sue mani. I sintomi dovuti ad Urano sono spesso riconducibili a quelle malattie o disturbi difficili da diagnosticare.
Nella simbologia cronologica con la Terra è associato alla apparizione degli ominidi.
Nettuno: la metamorfosi. Giro dello zodiaco 164,8 anni. In ogni segno permane 13,7 anni. E’ legato al mare, dove la vita è nata, e al liquido amniotico, dove con l’inizio dello sdoppiamen¬to cellulare, l’embrione umano compirà tutte le metamorfosi necessarie per diventare un bambino. Consente diagnosi sullo svolgimento delle gravidanze. Conferisce creatività ad altissimo livello, genio musicale, una curiosità vivissima verso il lontano più sublime, spinge anche a lunghissimi viaggi in paesi esotici. Nettuno regola la produzione degli anticorpi e la resistenza alle malattie infettive di origine virale e le infezioni, come la tubercolosi, la polmonite e le infiammazioni della gola. Nella simbologia cronologica con la Terra corrisponde alla diversifica¬zione delle specie animali e le loro metamorfosi, necessarie per sopravvivere.
Plutone: il grande principio maschile. Giro dello zodiaco 250 anni. In ogni segno permane 20,8 anni segnando con la sua influenza ogni volta una generazione con differenti tendenze.
Indica la capacità di superare se stessi nelle grandi prove della vita, di ricaricare perennemente le energie vitali. In generale, dà la misura della riserva di possibilità creatrici e la capacità di realizzazione pratica, profonda, nascosta in ognuno di noi. È il signore della fiducia in sé stessi, che sta alla base dell’equilibrio individuale. In posizione negativa, dà una sterile proliferazione dell’io, una ricerca di affermazione fine a sé stessa, in mancanza della quale l’individuo può diventare un mitomane o un frustra¬to. Plutone nel corpo umano maschile corrisponde ai testicoli, e completa con Marte (pene) la simbologia maschile. Di recente dall’84 al ‘95, quando ha sostato nello Scorpione, segno collegato alle funzioni sessuali, è stato ritenuto responsabile dell’esplosio¬ne dell’AIDS. Nella simbologia cronologica con la Terra corri¬sponde alla comparsa della vita animale sul nostro pianeta.
X: Proserpina: il grande principio femminile. Giro dello zodia¬co ignoto. Nella mitologia può rappresentare Cibele, Demetra, Persefone, la Grande Dea Madre, l’immenso utero della natura vivente. È la terra fecondata che germoglia. Simbologia cronolo¬gica con la Terra: corrisponde alla comparsa della vita vegetale sul nostro pianeta, ed è legato quindi anche alle foreste e al legno. Nel corpo umano femminile corrisponde all’utero. Dà un senso di femminilità possessiva ed avvolgente. Negli uomini e nelle donne, regola i bulbi piliferi. Rarissima la calvizie nelle donne.
Y: Sedna (Eolo) L’inizio del tempo. Giro dello zodiaco ignoto. Y è il pianeta più lontano, è il primo anello della spirale di orbi¬te concentriche che si restringono attorno al Sole. Rappresenta i tempi lunghi. E’ il signore delle origini, del tempo che inizia a scandire il ritmo luce/tenebre. E’ il vento divino dell’atmo¬sfera, primordiale elemento di vita. Corrisponde ai polmoni. Simbologia cronologica con la Terra: rassodamento della crosta terrestre, formazione dei continenti e degli oceani.
I doppi domicili dei pianeti
Quello che dallo zodiaco tolemaico era sopravvissuto come distinzione tra domicili notturni e diurni, rappresenta in realtà la distinzione tra domicili base e domicili primari.
Nel “Convitato Di Pietra” (Longanesi, 1990) Lisa Morpurgo ha decifrato quello che era inizialmente lo schema completo dei domicili e delle esaltazioni.
Il cerchio rappresenta una delle figure simboliche più antiche, ed è collegato con lo scorrere del tempo e della vita. Il cerchio dello zodiaco è suddiviso in dodici settori o segni. La sequenza dei segni va da destra a sinistra ed è immobile, fissa. I pianeti sono una serie mobile, perché si muovono intorno al Sole; questi loro spostamenti creano delle combinazioni di estremo interesse per l’interpretazione. Nella valutazione delle influenze planeta¬rie, oltre alle cosiddette domificazioni, vanno considerate anche le relazioni geometriche che si formano tra i pianeti durante le loro orbite attorno al Sole. Quando i pianeti, nei 360° del cerchio zodiacale, formano delle particolari angolazioni reciproche, pos¬sono dare luogo a delle tensioni o a degli accordi. Le relazioni negative sono quelle che tracciano opposizioni (180°) o quadrati (90°), tra due pianeti, per cui, ad esempio, Saturno (in Ariete) in opposizione a Giove (in Bilancia) o in quadrato a Marte (in Capricorno) costituisce un aspetto negativo. Gli aspetti positivi sono invece rappresentati dai trigoni (120°) e dai sestili (60°).
Il percorso dei domicili primari dei pianeti si misura partendo dal Sole, e proseguendo con il pianeta che possiede l’orbita più ampia. Se ciascun segno zodiacale è racchiuso in trenta gradi, in esso possono essere domiciliati tre pianeti:
Il pianeta che in un dato segno ha il suo il domicilio primario, occupa i primi 10 gradi del segno e qui esprime le sue caratteri¬stiche in maniera più marcata
Il pianeta che in un dato segno ha il suo il domicilio base occupa gli ultimi 10 gradi del segno e qui esprime le sue caratte¬ristiche in modo evidente Il pianeta che in un dato segno ha la sua esaltazione occupa 10 gradi centrali del segno e le sue caratteristiche risultano esal¬tate.


sequenza Domicilio Domicilio sequenza
Primario Base Primario Base
1 Leone Sole Luna Cancro 12
2 Vergine Y Mercurio Mercurio Y Gemelli 11
3 Bilancia X Venere Venere X Toro 10
4 Scorpione Plutone Marte Marte Plutone Ariete 9
5 Sagittario Nettuno Giove Giove Nettuno Pesci 8
6 Capricorno Urano Saturno Saturno Urano Acquario 7

Se attorno al cerchio si sistemano i numeri in sequenza dall’1 al 12, in questo contesto essi rappresenteranno lo svolgersi degli eventi nel corso tempo. Se si suddivide il cerchio zodiacale in paralleli, i numeri dall’1 al 12 si sistemeranno alternati, un nume¬ro pari e uno dispari, e il numero 1 verrà a trovarsi affiancato al numero 12. Tutta la sequenza dei pianeti da Y fino a Mercurio sia partendo dall’1 al 12, che partendo dal 12 all’uno, si sistema ai due lati del cerchio. Solamente Sole e Luna restano da soli, a simbolizzare la generazione, la vita che si esprime in modo “cir¬colare”. Inoltre, è possibile notare che i pianeti occupano a due a due lo stesso parallelo e ogni elemento del cerchio zodiacale appare comprensibile solo se accostato al suo diretto opposto. Questa contrapposizione e questo equilibrio di forze appaiono chiaramente nello zodiaco restaurato: il caldo esiste perché c’è il freddo come astrologicamente al Sole si contrappone Saturno.
Esaminando i paralleli, sui quali sono stati sistemati, a coppie, i pianeti che svolgono funzioni analoghe, in tutte e due le metà del cerchio Zodiacale, che rappresenta l’unità della persona umana, in un segno a est e in un segno a ovest, sono presenti le due funzioni analoghe. Questa legge della circolarità costituisce la vera natura dei simboli zodiacali, che dice che bisogna evitare una presa in considerazione di un elemento solo, staccato dal resto: ciascuno vive perché ha un analogo e un opposto Il primo parallelo pren¬de il nome di “estremo” e comprende l’1 e il 12: esso rappresenta simbolicamen¬te l’uomo nella sua interezza. I pianeti presenti in questo paral¬lelo sono il Sole e la Luna, da sempre abbi¬nati rispetti¬vamente alla parte attiva, cioè maschile, e alla parte pas¬sivo-ricettiva, e cioè femminile e svolgono quindi, all’interno dello Zodiaco, la funzione del padre e della madre. Il Sole e la Luna sono situati al polo superiore, ciascuno domina in solo segno, rispettivamen¬te il Leone e il Cancro, e rappresentano il caldo, contrapposti a Saturno e Urano al polo inferiore, che rappresentano il freddo. Il Sole e la Luna dunque sono paralleli e analoghi. Quindi l’uo¬mo e la donna non sono opposti, ma le due parti dell’umanità: il vero opposto della Luna -Madre è Urano “tecnica”. Infatti, i “luminari”sono l’origine della vita e i due fulcri della persona¬lità. Essi sono i più importanti fattori che riguardano la vita, la quale ruota attorno metabolismo energetico che mantiene l’ome¬ostasi. Il Sole, la sua energia (prana), i fotoni e la luce, sono vitali non solo per la produzione del cibo (attraverso la fotosintesi), ma anche per la conversione del cibo in energia all’interno delle cellule, secondo il metabolismo naturale.
L’interruzione o la soppressione di uno qualsiasi dei cicli corporei, quali l’ingestione (di aria, acqua, luce e cibo), o l’escre¬zione (feci, urine, espirazione, sudorazione), rompe il fluire bio¬logico dei ritmi del corpo, cioè il tempo rapido e il tempo lento, i simboli sessuali femminili e maschili e così via.
Questo schema traccia tutto quello che può interessare non solo la vita individuale, ma anche l’andamento cosmico della vita universale. La Luna in Cancro prende la simbologia della madre che ha partorito, della puerpera, che è propria del Cancro. La Luna – madre– che come puerpera ha esaurito la sua funzione e nello stesso tempo ha in sé una pienezza, e la soddi-sfazione dall’aver prodotto i frutti, con tutta la trepidazione che la neo-mamma mette nel temere per il neonato, e la cura che mette per sé. Il Sole in Leone esprime una simbologia di patriar¬cato: da un lato c’è una madre produttrice dall’altro e un padre amministratore.
Il parallelo successivo (2-11) viene definito “neutro”. Esso svolge una funzione analoga sia negli uomini che nelle donne. Entrambi i pianeti, Mercurio e di Y, assumono il significato di tempo e hanno il loro doppio domicilio rispettivamente in Gemelli e in Vergine. Mercurio è il pianeta più vicino al Sole e compie il suo giro di rivoluzione più rapidamente degli altri pia¬neti del sistema solare. Analogamente, Y, che è il più lontano, è di conseguenza quello che ha il tempo di rivoluzione più lungo. Pertanto la simbologia di Y è quella del tempo lento mentre Mercurio rappresenta ritmo rapido, veloce. Nel corpo umano, a Mercurio si legano i bronchi e a Y i polmoni. Entrambi quindi regolano la prima attività “vitale” e indipendente dell’uomo non appena staccato dal cordone ombelicale, quella di respirare.
In Gemelli prevale Mercurio che rappresenta il tempo rapi¬do, l’adolescente che ha voglia di crescere in fretta, di diventare adulto. Mercurio è prontezza di captare, di afferrare le notizie, prontezza dell’udito, amore della novità, gusto dell’imitazione. E’ l’individuo con lo sguardo puntato sul nuovo, sulla riforma, sul cambiamento.
Nella Vergine prevarrà la presenza di Y, che indica la capa¬cità di inserirsi nel ritmo della vita, nell’atmosfera circostante, di avere o meno il senso del tempo. Il rallentamento del tempo diventa cautela, tendenza a conservare. Comuni a entrambi i segni sono la curiosità, la vivacità intellettuale, l’attenzione, la cura del dettaglio.
Con l’allargarsi del cerchio, compaiono le coppie di pianeti sessuali; nel parallelo 3-10 sono collocati i pianeti “femminili”, mentre nel parallelo 4-9 si trovano i pianeti maschili. I paralleli che ospitano i pianeti sessuali devono essere considerati insieme nel loro complesso, perché la loro principale differenza consiste nel fatto che Marte e Plutone in Ariete precedono Venere e X in Toro, mentre Marte-Plutone in Scorpione seguono Venere e X in Bilancia. A questi pianeti sono legati gli organi riproduttori maschili e femminili. Plutone rappresenta i testicoli, il seme che feconda e quindi la riproduzione e l’istinto che la guida. Con Marte sullo stesso parallelo, che corrisponde al membro virile, nei due aspetti di erezione e di caduta si esprime il quadro della simbologia maschile. In Ariete prevalgono la forza e l’energia marziana mentre nello Scorpione emerge il carattere plutonico, legato alla morte e all’occulto.
La presenza di Venere e X nel segno del Toro simboleggia la donna che è stata fecondata da Marte e Plutone, e fa crescere la creatura che porta in grembo. Nel segno del Toro prevalgono le caratteristiche di X, l’utero che si espande, i fermento ormonali e quello stato di grazia in cui vive la donna durante la gravidanza, che la porta ad apprezzare tutti i piaceri della vita. Nel segno della Bilancia prevale, invece, Venere.
Venere in Bilancia rappresenta la donna che attende lo sposo e che si prepara alle nozze. Essa non somiglia affatto alla donna Toro che pensa al figlio e alla famiglia, ma è la donna che deve scegliere, con estremo rigore selettivo, il seme che la feconderà. Si manifestano dunque l’esitazione di fronte alle scelte, il dub¬bio e il giudizio. Da questo seme dipenderà il raccolto futuro, la generazione del figlio. Qui troviamo il rigore, il formalismo che nel Toro non c’è. Venere è regina della bellezza, dell’arte, così in Bilancia troveremo l’amore per la giustizia, la legge (è il simbolo della Bilancia che troneggia in tutti i tribunali). Così come in Bilancia troveremo le unioni legali, il matrimonio, le associazioni.
Dopo le fasce di pianeti paralleli sessuali, si passa al parallelo (5-8) che corrisponde a Sagittario e Pesci. Esso ospita due pianeti detti “neutri”, e cioè Giove e Nettuno.
Nettuno è il pianeta delle metamorfosi. In questo parallelo è affiancato a Giove che ha la proprietà di conferire un inserimen¬to ottimistico nella vita. Se nei due paralleli precedenti è avve¬nuta la fecondazione di X e Venere ad opera di Marte e Plutone, questo parallelo può essere paragonato alla crescita nel ventre materno. E’ giusto dunque che ad accompagnare la metamorfosi della cellula e l’accrescimento ci siano Nettuno e Giove.
Giove prevale in Sagittario, dove simboleggia l’accrescimento e lo sviluppo dell’embrione nei primi mesi di gestazione.
Nettuno prevale nei Pesci, dove simboleggia il bambino che si trova alle fine del periodo di vita intrauterina e sta per lasciare il confortevole grembo materno. Negli ultimi mesi di gravidanza il bambino percepisce già quanto succede all’esterno, può sentire i suoni mentre si lascia cullare dal liquido amniotico.
All’ultimo parallelo, per la prima volta, i due segni contigui Capricorno e Acquario, che ospitano entrambi Saturno e Urano, si “oppongono” ai primi due segni contigui, Cancro e Leone. E’ il restringimento del cerchio che si è dilatato nel centro, dove ospita la riproduzione, ed è ridisceso verso i contro-estremi che rappesentano la conclusione della vita. Saturno e Urano si oppongono a Sole e Luna. La Ragione si oppone al Cuore: il punto massimo del freddo si oppone al caldo del Sole. Dopo la forza espansivo-ottimistica di Giove, si manifesta la forza restrittivo-pessimista di Saturno. La fiducia negli altri si contrap¬pone alla diffidenza, ambedue indispensabili a garantire la vita. Saturno, pianeta della ragione, è sempre stato abbinato alla vec¬chiaia, alla diffidenza, alla prudenza, al distacco dalle passioni, allo stoicismo, alla forza d’animo per superare le avversità.
Urano è la forza di decisione immediata, ha spesso carattere drastico. È la prontezza di riflessi mentali, è incentrato sull’og¬gi, non guarda al passato e non si cura delle conseguenze per il futuro. Rappresenta l’eliminazione dell’inutile, del superfluo.
Se Sole e Luna rappresentano il Caldo, il Padre e la Madre, quindi gli affetti, il Cuore, Saturno e Urano rappresentano il Freddo, la Ragione opposta al Cuore, la Morte opposta alla Vita data dai genitori. Ma il questa ciclicità, nello stesso momento in cui i controluminari rappresentano questa fine apparente della vita, essi indicano l’uomo che si perpetua nei figli. E nella sua circolarità, la fine si riaggancia al principio.
Nascite nell'emisfero sud
In molti libri di Astrologia, nei capitoli riservati alla descri¬zione delle caratteristiche dei 12 segni zodiacali, si trovano spes¬so minuziose e spesso convincenti descrizioni delle tipologie zodiacali che dovrebbero dimostrare l’esistenza di un legame tra le caratteristiche dei segni e quelle delle stagioni climatiche. Inoltre la descrizione dei segni viene spesso a coincidere con la descrizione delle persone nate in quei segni. In questo modo, la descrizione di un “tipo Ariete” o di un “tipo Toro” subisce una generalizzazione arbitraria che a volte si estende anche alle caratteristiche fisiche con effetti disastrosi. Ma esiste davvero una correlazione tra stagioni climatiche e segni zodiacali? Si dice ad esempio che il Capricorno è tradizionalmente freddo e calcolatore, perchè il periodo stagionale in cui nasce (pieno inverno) presenta caratteristiche analoghe. Del Leone si dice che è caldo, espansivo ed esuberante perchè a conferirgli queste caratteristiche è periodo estivo nel quale viene al mondo, e via di seguito. Tuttavia, se per alcuni segni queste associazioni posso¬no anche sembrare appropriate, per altri esse possono apparire delle autentiche forzature. Ad esempio, come si correla la natura ottimista del gioviale ed espansivo Sagittario con il corrispon¬dente periodo di fine autunno-inizio inverno che è senza dubbio il periodo più uggioso, cupo e triste dell’anno? Pensiamo poi al casalingo, protettivo e sensibile Cancro che nasce sotto il solle¬one di luglio, e che, quindi secondo la stagione dovrebbe essere amante della vita all’aria aperta, muoversi e viaggiare per sfrut¬tare al meglio quelle possibilità che solo la piena estate offre.
Già da queste prime considerazioni si capisce che c’è qualco¬sa che non funziona nelle associazioni segni-stagioni. C’è poi da considerare che nei due emisferi della Terra esistono delle realtà geografico-astronomiche e astrologiche opposte: le stagioni si manifestano come noi le conosciamo soltanto nelle zone tem¬perate dell’emisfero nord, mentre sono esattamente invertite in quelle temperate dell’emisfero sud. Inoltre nelle zone circumpo¬lari e nelle zone equatoriali il corso stagionale è caratterizzato dalla presenza di due stagioni soltanto.
Il Sole, osservato dall’emisfero Sud della Terra, il 21 giugno si trova nel punto più lontano dal polo Sud celeste e segna l’ini¬zio dell’inverno astronomico. Il 23 di settembre, nella sua corsa di avvicinamento al polo Sud celeste, esso si trova sul punto di intersezione tra l’equatore e l’eclittica chiamato punto omega: nel¬l’emisfero australe si ha l’equinozio di primavera; il 21 dicembre il Sole raggiunge il punto più vicino al polo Sud e segna l’inizio dell’estate; Allo stesso modo, il 21 di marzo inizia il suo moto ascendente verso l’emisfero boreale e segna l’inizio dell’autunno.
Uno stesso giorno dell’anno, nei due emisferi, sarà caratte¬rizzato da condizioni di luminosità e di calore completamente diverse; quando nell’emisfero boreale la durata del giorno è più lunga, nell’emisfero australe accade il contrario, e risulta più lunga la durata della notte. Quando un emisfero si trova in esta¬te, che con il suo calore produce un forte slancio vitale, nell’altro emisfero si avrà il disagio causato dal freddo pungente e dalla scarsa luminosità tipici dell’inverno. Pertanto, due persone che nascono nello stesso istante nei due emisferi si devono confron¬tare con ambienti caratterizzati da condizioni opposte di luce e di calore. Di conseguenza, chi nasce in Australia o in Sud America sotto il segno del Capricorno non si troverà in pieno inverno, ma nel bel mezzo del solleone estivo. Tuttavia, mostrerà ugualmen¬te di avere le qualità e le caratteristiche peculiari del Capricorno. Allo stesso modo, un Leone nato in Argentina non sarà meno espansivo ed esuberante di un Leone nato in Inghilterra solo perchè è nato in pieno inverno anzichè in piena estate.
Dunque, le correlazioni geo-astronomiche per le quali l’inver¬no corrisponde a freddo, buio, grigiore, chiusura, preparazione per la rinascita oppure la primavera equivale alla fase di rina-scita, disgelo, calore, freschezza, profumo, ebbrezza eccetera, non sono affatto universali, e sono legate a un ciclo stagionale valido soltanto nel nostro bacino del Mediterraneo. Nei trattati tradizionali, inoltre, la descrizione dei pianeti risulta ancora più vaga di quella dei segni poiché è meno controllabile rispetto alla regolarità data del passaggio del Sole nei segni stessi.
Alcuni astrologi, per risolvere questa contraddizione appa¬rente, sono arrivati a formulato una teoria secondo la quale, tenendo conto che le stagioni dell’emisfero Sud sono invertite rispetto a quelle dell’emisfero Nord, diventa necessario invertire anche i segni zodiacali. Poiché, per definizione, viene chiama¬to “Ariete” il primo segno della primavera, ne consegue che, nell’emisfero Sud, il Sole entrerebbe nel segno dell’Ariete il 23 di settembre, quando in quell’emisfero inizia la primavera. Allo stesso modo, risalendo verso l’emisfero boreale, il 21 di marzo il Sole entrerebbe nel segno della Bilancia, segnando l’inizio dell’autunno. Secondo i sostenitori di questa proposta, quindi, chi nasce, ad esempio, il 25 dicembre a Sydney non va classifi¬cato Capricorno, ma Cancro che è il suo segno opposto, e così via per tutti gli altri segni. Inoltre per coerenza con la loro teoria del capovolgimento del significato solare, gli astrologi classici sostengono che è necessario invertire anche i segni ai pianeti.
Ad opporsi a questa strampalata idea dell’inversione dei segni sono proprio gli astrologi dei paesi dell’emisfero Sud, come Argentina, Cile, Brasile, Colombia, etc. dove essi sono nati, vivono e lavorano. Essi sono tutti d’accordo nel conservare gli stessi segni dell’emisfero boreale perché le caratteristiche dei nativi dei vari segni nel loro emisfero sono le stesse di quelle dei nati nell’emisfero nord, e non quelle opposte.
Inoltre, anche l’eventuale inversione dei segni a sud dell’equa¬tore lascierebbe irrisolto il problema delle zone tropicali ed equa¬toriali, che hanno un ciclo stagionale del tutto diverso e per le quali bisognerebbe dunque inventare uno zodiaco appropriato.
L’Astrologia invece dimostra di funzionare su tutto il globo terrestre, ed è dunque molto più universale del linguaggio sta¬gionale codificato nella nostra area geografica. E’ del tutto evi¬dente che in un qualsiasi giorno dell’anno le porzioni dell’eclit¬tica attraversate dal Sole sono esattamente le stesse in tutta la Terra, da nord a sud così come è lo stesso il circolo di illumina-zione va dal polo nord al polo sud della Terra. Le stagioni quin¬di non sono una causa bensì sono un effetto dell’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre, e lo stesso vale per le posizioni planetarie nel cielo. Quando un pianeta, nella sua orbita attorno al Sole attraversa una determinata porzione dell’eclittica, essa sarà la stessa indipendentemente dall’emisfero nel quale si trova l’osservatore. Sarebbe paradossale affermare, ad es., che Giove si trova nel segno dello Scorpione per un emisfero mentre si trova nel segno opposto, cioè il Toro, per l’altro emisfero.
Se le caratteristiche dei segni zodiacali non hanno nulla a che vedere con le stagioni, da cosa dipendono allora?
Nei tradizionali testi di divulgazione astrologica, il Sole viene identificato col segno solare del soggetto, e dunque si attribui¬sce a un unico elemento, il Segno, ciò che dipende dalla somma di due elementi: il Sole più il Segno. Il rapporto pianeta-segno viene visto in modo superficiale e nozionistico e, salvo brevi accenni alla posizione di esaltazione o di domicilio del pianeta in questione, non si fa mai riferimento ad eventuali affinità o non affinità con la natura dei pianeti signori di quel segno. Si afferma che è la presenza del Sole in un dato segno a conferire a quel segno le caratteristiche che sono descritte nei testi di astro¬logia mentre viene ignorata l’importanza delle posizioni plane¬tarie, ovvero i domicili, gli esili, le esaltazioni e le cadute, alle quali fa riferimento persino lo Zodiaco tolemaico. Sono i pianeti che producono i segni, e quella che viene chiamata la tipologia Scorpione o la tipologia Pesci è il prodotto di una particolare combinazione tra il Sole, Marte, Plutone e Mercurio o tra il Sole, Giove, Nettuno e la Luna. Le caratteristiche dei segni zodiacali non sono dunque dovute alle stagioni ma sono determinate dalla posizione che i pianeti occupano in quei segni.
Esiste un’altra ipotesi a sostegno dell’affermazione che la caratteristica di un individuo nato in un determinato segno non dipende dalla stagione in cui nasce, ma è data dal segno, indipendentemente dalla stagione in cui si trovi (emisfero nord e sud).
Questa ipotesi è sostenuta Adrian Gilbert e Maurice Cotterell, autori del libro “Le profezie dei Maya”. In esso è esposta una teoria, fondata su basi scientifiche, secondo la quale le carat¬teristiche dei 12 segni non sarebbero affatto influenzate dalle stagioni, e quindi dalla quantità di radiazione solare dovuta alla diversa inclinazione dei raggi solari, ma dalla qualità della com¬posizione della radiazione solare, che varia nel corso dell’anno seguendo un andamento che rispecchia fedelmente l’alternarsi dei 12 segni. Secondo quanto esposto nel libro, la composizione in ioni della radiazione solare (il cosiddetto vento solare) varia periodicamente ad intervalli definiti e ciclici, e sono proprio queste variazioni ad infondere l’imprinting che determina le caratteristiche di chi nasce in un certo periodo dell’anno, indi¬pendentemente dal fatto che la nascita avvenga a nord o a sud dell’equatore, e quindi indipendentemente dalla stagione in atto. Le posizioni planetarie a loro volta agiscono come fattore di modulazione dell’energia solare, per cui ne risulta che ogni momento della giornata riceve un’impronta fondamentale dovu¬ta alla composizione del vento solare e quindi del segno zodia¬cale, modulata e integrata in conseguenza delle posizioni che assumono i pianeti in quel dato momento. Questa teoria appare interessante e degna di essere presa seriamente in considerazio¬ne, al contrario di quella stagionale che risulta invece applicabile soltanto nella fascia temperata dell’emisfero boreale.
Simbologia terrestre:
Lo Zodiaco, secondo la simbologia astrologica elaborata dai suoi autori, è geocentrico non perché, quando fu creato, la Terra fosse considerata il perno del Sistema solare, ma perché le infor¬mazioni in esso racchiuse potessero essere comprese dall’ottica terrestre. E queste informazioni nascondono, forse, anche il destino dell’uomo.
In questa ottica, lo zodiaco diventa lo specchio della vita in cui si possono leggere le varie Ere dell’esistenza, a partire dal suo inizio fino alla conclusione prestabilita, sia del singolo indi¬viduo che dell’umanità; nonché l’inevitabile susseguirsi dei cicli umani e cosmici e, come ultima speranza, forse, la possibilità da parte dell’uomo di poter sfuggire in qualche maniera un giorno a tale cerchio del divenire.
Se si traccia un parallelo tra le orbite dei pianeti, da Y che è posto ai confini del sistema solare, fino alla Luna, emerge un ritmo di accelerazione che sta diventando sempre più preoccu¬pante. I tempi di ciascuna Era planetaria sono sempre più rapidi e il passaggio da un’Era all’altra si fa sempre più veloce.
Y: Raffreddamento crosta terrestre
X: Apparizione vita vegetale
Plutone Apparizione vita animale
Nettuno Metamorfosi specie animali
Urano Ominidi
Saturno Apparizione dell’uomo
Giove Ricerca benessere civile
Marte Aggressività possessiva
Venere Spirito caritatevole benevolo
Mercurio Comunicazione
Luna Accelerazione
L’era Planetaria di Y, che rappresenta il raffreddamento della crosta terrestre, è durata millenni, così come la formazione delle foreste (era di X) e tutto il processo di evoluzione della vita che ha portato dalla nascita dell’homo sapiens (dall’Era di Plutone a quella di Saturno). L’evoluzione dell’uomo ha portato con sé una progressiva ricerca del benessere caratterizzato dall’Era di Giove, e successivamente ha scatenato dure lotte per conser¬varlo e difenderlo (Era di Marte). Il passaggio dall’era di Marte a quella di Venere potrebbe essere datato intorno alla fine del 1700 con la nascita dei valori contrassegnati dalla frase “liberté, egalité, fraternité” della rivoluzione francese, e con la fine della schiavitù. Che l’attuale Era planetaria sia quella di Mercurio risulta evidente dal principio che regola i nostri giorni: la comu¬nicazione portata fino alla prefezione più esasperata. Questa è l’era dei telefonini, di internet, dei satelliti e di tutto quanto occorre per comunicare. Dopo la veloce Era di Mercurio non ci resta che l’ultima Era planetaria, quella della Luna. Se Mercurio rappresenta il tempo veloce, la comunicazione, la Luna rappre¬senta la madre e nel cerchio zodiacale è associata al numero 12. E in questo processo di accelerazione, quanto sarà breve l’era planetaria della Luna? Cosa ci aspetta dopo il numero 12 che chiude il ciclo?
Forse la scaramantica paura del numero tredici, indicato spesso come portatore di sventura, nasce proprio dalla sensazio¬ne della fine che potrebbe far seguito alla perfezione zodiacale caratterizzata da dodici elementi. E se la Luna rappresenta la Madre, non bisogna dimenticare che la vera Madre dell’Uomo è la Terra, questa Terra, che lui sta progressivamente sfruttando senza rispetto. La fine caratterizzata dalla chiusura del ciclo con il numero dodici, associata alla breve era della Luna, ovvero al breve tempo che l’Uomo forse concede ancora a sua Madre Terra, ci lascia intuire che i margini di salvezza per l’uomo stes¬so dipendono da quanto tempo durerà l’era planetaria della Luna, ovvero da quanto tempo di vita egli concederà ancora alla Terra.
Conclusione
La Terra, e con lei l’Uomo, è legata a una spirale di moti rota¬tori: quelli della Terra stessa, dove al giorno succede la notte e all’inverno la primavera; quello delle orbite planetarie; e infine quello del lentissimo spostarsi dell’asse terrestre rispetto alle costellazioni nella precessione degli equinozi.
Per l’occhio che li osservi dalla Terra tutti questi moti si inse¬riscono in una circonferenza di 360° chiamata Zodiaco. Questa fascia è suddivisa in 12 settori di trenta gradi, dove ogni settore corrisponde a una tappa di quell’inesorabile processo di luce e tenebre, di estate e inverno, di nascita e morte, di ascesa e decli¬no che accompagna tutto quanto esiste sul Pianeta Terra.
Secondo la massima esoterica per la quale «il sotto corri¬sponde al sopra», in un sistema in cui l’uomo è assimilato a un microcosmo, la posizione del “sopra”, al momento della nascita di un individuo, si cristallizza nel suo essere, conferendogli determinate caratteristiche. Esse possono essere rintracciate in forma grafica nel cosiddetto tema natale o «oroscopo» la cui compilazione e interpretazione richiedono una profonda e spe¬cifica conoscenza.
Per compilare un oroscopo è necessario tracciare “la carta del cielo” ovvero la configurazione che esso ha al momento della nascita dell’individuo, prendendo in considerazione le posizioni del Sole, della Luna e di ciascun pianeta, nonché del segno in cui ognuno di essi si trova, e la rispettiva relazione con gli altri ele¬menti. Anche la loro altezza sull’orizzonte diviene un elemento di grande importanza, poiché ciascun pianeta possiede una maggiore forza in prossimità del proprio meridiano (così, ad esempio, il sole è potente a mezzogiorno). Tutto ciò consente di dividere l’oroscopo in quadranti basati sulle linee dei meridiani e dell’orizzonte. I pianeti e i segni che si trovano sull’orizzonte orientale hanno un’influenza particolare, e questo punto viene chiamato «ascendente».
Secondo l’Astrologia, quindi non devono essere valutati i sin¬goli fatti che accadono quotidianamente ad un individuo, ma la vita nel suo insieme, vista come una serie di momenti in cui sono presenti energie più o meno favorevoli. Le eventuali energie disarmoniche che coinvolgono un particolare settore della vita (casa astrologica), sono tuttavia considerate come una sfida tra le energie presenti nella volta celeste e la volontà dell’individuo; quindi rappresentano per lui un’opportunità di crescita, metten¬do alla prova la sua forza e la sua l’intelligenza.
Banalizzare l’astrologia è giusto se la conoscenza di tale mate¬ria si riferisce soltanto agli oroscopucci giornalieri “senza senso”. L’oroscopo che appare su qualche giornale non è il prodotto dell’Astrologia ma quello della fantasia divinatoria di qualche individuo. L’astrologo serio considera sempre il momento (ora e minuti) ed il luogo di nascita di un individuo prima di fare le sue analisi; le previsioni offerte dagli oroscopi in oggetto non li considerano affatto.
Quindi la vera astrologia non è legata soltanto ai simboli, ma anche all’analisi delle latitudini e longitudini Celesti. Tuttavia essa raccoglie gran parte dei simboli interiorizzate dall’uomo in migliaia di anni, (archetipi). Questa disciplina ruota su un processo di progressiva umanizzazione dell’universo da parte dell’essere umano, attraverso cui egli ha stabilito una relazione con l’infinito.
L’astrologia ha rappresentato uno «specchio» che è in grado di riflettere la realtà collettiva: un sistema di configurazioni sim¬boliche costituito da proiezioni, nei cieli, di contenuti dell’incon¬scio collettivo o archetipi. Ha una sua logica, una razionalità che può diventare più accessibile alla nostra comprensione se, nei suoi confronti, riusciamo ad assumere un approccio diverso sia dal crudo scetticismo che dalla fede incrollabile. Si tratta, infatti, di una testimonianza della creatività umana che nei millenni ha portato a costruire tra i vari simboli un coordinamento tale da costituire una disciplina che nel corso dei millenni non ha perso il suo fascino.
Attualmente, riconoscere che gran parte di questa antica conoscenza è stata proiettata nei cieli, la rende uno strumento in grado di aiutarci ad entrare in comunicazione con il nostro pas¬sato e a prendere coscienza della nostra «totalità perduta»
Appendice
Ariete: la tradizione - entusiasta, istintivo; è un leader nato che affronta la vita con allegria e gioia;
la realtà- prima spara e poi chiede spiegazioni; affron¬ta qualsiasi situazione a testa bassa e a tutta birra rischiando di rompersi ...le corna.
Toro: la tradizione - tenace, perspicace, parsimonioso casa¬lingo; è spesso un eccellente cuoco;
la realtà - taccagno, cocciuto, noioso, criticone e con qualche problema di peso.
Gemelli: la tradizione - versatile, intelligente ammaliatore, irresistibile, con una vivacissima vita sociale;
la realtà - somiglia ad una porta girevole. Interagire con lui è come essere ospiti fissi per il tè dal Cappellaio Matto.
Cancro: la tradizione - dolce come il miele, romantico sensuale e avvolgente come un boa di struzzo;
la realtà - in realtà è un boa costrictor. Se vi afferra non vi molla più e, come il miele, è molto appiccicoso.
Leone: la tradizione - fiero, sicuro di sé, leale, generoso e regale. Splende come il Sole;
la realtà - è teatrale, privo di tatto e proprio come il Sole, da lontano ti scalda, se ti esponi troppo ti ustio¬na.
Vergine: la tradizione - pratico, logico, perspicace, meticoloso, preciso e perfezionista;
la realtà - è parecchio rompiballe, molto pignolo e non gli va mai bene niente .
Bilancia: la tradizione - armonioso, imparziale, diplomatico, sempre alla ricerca del bello, della verità e della perfe¬zione;
la realtà - è incapace di accettare una opinione diversa dalla sua e vive il dissenso come un affronto persona¬le.
Scorpione: la tradizione - intenso, misterioso, sensuale con il dono della rigenerazione come l’araba Fenice;
la realtà - sospettoso, ossessivo. Non dimentica mai, non perdona mai, non soprassiede mai.
Sagittario: la tradizione - socievole, onesto gioviale, amante del divertimento e della filosofia;
la realtà - casinista privo di tatto con la testa fra le nuvole, pronto a dire cose sbagliate al momento sba¬gliato.
Capricorno: la tradizione - tradizionalista determinato propo¬sitivo con uno spiccato senso del buon gusto e dello stile;
la realtà - è un grande brontolone. Lui non ha una vita, ha una carriera. Sua frase chiave: non si è mai troppo ricchi.
Acquario: la tradizione - Idealista, determinato originale. Grande fautore dell’uguaglianza del genere umano;
la realtà - E’ un chiacchierone eccentrico che propone ideologie stravaganti a chiunque riesca ad incastrare.
Pesci: la tradizione - Pieno di immaginazione, introspettivo con una naturale, empatica comprensione per il gene¬re umano;
la realtà - sognatore credulone disorganizzato peren¬nemente angosciato e del tutto indifeso.

Paola Muzi
 
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0 replies since 15/11/2010, 13:33   1133 views
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