CITAZIONE (‚‚Sally‚‚ @ 16/6/2010, 20:50)
sì diciamo che più che addormentarti entri in uno stato alterato di coscienza. Certo bisogna fare attenzione anche a chi ti ipnotizza. Lessi anche di tecniche di autoipnosi ma sinceramente non ho mai voluto provarle perchè non credo sia molto saggio provare ad autoipnotizzarsi, in fondo che ne so a cosa vado incontro?
Giorni fa ho finito di leggere un libro in cui si parlava delle NDE, le esperienze di pre-morte e sembra che tutti vedano le stesse cose, tra cui i parenti (e amici) defunti (questo infatti lo avevo sentito dire anch'io, anche da conoscenze dirette). Se davvero è così allora ciò significa che l'energia di chi ci lascia resta, indipendentemente dal fatto che l'anima si reincarni o meno.
a proposito dell'ipnosi: anche guardando la pubblicità veniamo ipnotizzati da messaggi subliminali.
l'autoipnosi si può fare, non è pericolosa, poichè non si tratta di usare un pendolo o una spirale o di fare un coundown. si tratta di usare parole o gesti che ci mettano in connessione col nostro canale d'accesso che è visivo, uditivo o cenestesico.
ogni giorno possiamo ipnotizzare chi vogliamo, (cioè renderci irresistibili a una persona e l'ipnosi è anche questo) se usiamo gesti, parole, immagini che sono in sintonia col canale d'accesso dell'interlocutore.
sulle esperienze di pre-morte posso parlare a iosa poichè sono coinvolto indirettamente nella situazione. se l'energia resta, come può l'entità (che è energia) reincarnarsi? come può questa energia essere indipendente da se stessa?
altra ipotesi: a meno che l'immagine non fosse altro che un RESIDUO energetico. cioè vedremmo solo un immagine residua che in realtà esiste in un'altro corpo.
però, se esiste un'energia residua, essa indica una divisibilità dell'energia che prima era una sola. la divisione dell'energia comporta la divisione dell'entità? ovvero: parte dell'entità finisce in un altro corpo e parte dell'entità rimane sospesa in una dimensione osservabile solo nello stato di pre-morte? non lo so.
analizziamo la questione: se l'entità si sdoppia, vorrà dire che essa potrebbe anche frammentarsi in più parti! quindi più reincarnazioni contemporanee. ciò significa che la nostra entità, la nostra incarnazione attuale, rappresenta una delle frammentazioni delle entità che erano nate da una entità distinta. però a sua volta quell'entità distinta era frutto sempre della frammentazione di un'altra entità distinta e così via all'infinito.
per me non è così.
credo invece che l'entità sia una sola, che essa non sia divisibile, ma che esista un'energia PSICHICA RESIDUA, che è diverso.
credo che anche quando un medium entra in connessione con l'aldilà, invece è connesso proprio con questa realtà: è qui e solo qui che è vissuta la persona. se gli archetipi dell'inconscio collettivo preesistono a una persona, vorrà dire che parte della mente della persona defunta (cioè le sue strutture archetipali) fluttuano nell'etere pronte per essere carpite da chi è più sensibile. quindi, il medium carpisce delle informazioni che hanno un senso solo per una questione sincronistica: vi è una corrispondenza tra domanda e risposta, ma non una CAUSALITA'. mi spiegherò meglio.
la risposta SEMBRA ADERIRE CAUSALISTICAMENTE ALLA DOMANDA; ma questo avviene semplicemente perchè il medium è in connesione con una specie di disco rigido virtuale della psiche della persona, dove è impresso in un unico istante ogni possibile risposta del defunto.
quindi, secondo la mia idea, non è il defunto che risponde, ma una specie di pilota automatico: immagina questa cosa: il medium entra in connessione con il defunto quindi è come se accendesse il pc dove vi è inserito un disco con delle informazioni. il medium fa una domanda mentre il disco emette tutti i dati. il medium carpisce solo l'informazione inerente a quella domanda.
ora tu ti chiederai: ma in che modo, un disco rigido può contenere risposte per ogni domanda? ovvero: la psiche di un uomo che ora non c'è più e che quindi non è attivo cusalisticamente (cioè siccome è morto non può interagire) come può darci delle risposte?
rispota: immagina il disco come una memoria di tutte i pensieri fatti in una vita da quella persona. ci sono miliardi e miliardi di pensieri. il medium entrerà in connessione col pensiero che più si avvicina alla risposta della persona, in base a quelli che erano i suoi pensieri.
dunque questa memoria psichica darà informazioni su quello che credeva la persona quando era in vita. così, se ci mettiamo in connesione con un buddhista le tracce residue della sua memoria ci diranno che ora lui è reincarnato, perchè quando era in vita credeva nella reincarnazione. se facciamo la stessa domanda a un fervente cattolico, ci risponderà che ora si trova vicino ai suoi cari defunti, perchè questo era quello in cui credeva quando era in vita.
conclusione: secondo me dopo la morte c'è il nulla più totale che non è percepito come tale dato che la coscienza si annulla. seguimi bene qui: sappiamo però che verrà il giorno del giudizio e risorgeremo. siccome dopo la morte non esiste nulla, appena morti, immediatamente ci ritroviamo svegli: durante tutto il tempo che siamo stati morti, prima di essere risorti, non potevamo avere la percezione del tempo che passava. dunque non avremo idea di quanto tempo sarà passato dalla nostra morte alla resurrezione. a livello di coscienza umana, percepiremo solo il fatto che dalla morte siamo risorti immediatamente ma solo per il fatto che: siccome il tempo è subordinato allo stato di coscienza umana, non esisterà nessun ricordo o espereinza residua di esso se vi è l'INCONSCIENZA.
amen.
P.S. DIMENTICAVO DI DIRE CHE SONO IDEE MIE PERSONALI. NESSUNA FONTE MI HA ISPIRATO, MA SOLO IL RAGIONAMENTO LOGICO.