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CHE COS’È L'ESOTERISMO ?

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CASTALYA bis
view post Posted on 19/7/2009, 14:32     +1   -1




Domenico Turco
CHE COS’È L'ESOTERISMO


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Esplorare i vari aspetti del Mondo della Tradizione significa in primo luogo definire termini e concetti che appartengono al suo peculiare dominio speculativo, e che necessitano di una analisi e di una chiarificazione volta a restituire a tali elementi il loro significato originario.

Tale è il destino ingrato di concetti di carattere universale, autentici pilastri della saggezza metafisica, che un uso terminologico spregiudicato ha esposto spesso all’equivoco e alla banalizzazione. È questo, per esempio, il caso della locuzione esoterismo, attualmente da molti confusa con l’occultismo, lo spiritismo, e analoghi fenomeni da baraccone, ma di cui intendiamo cogliere un’accezione altamente positiva…


In realtà l’Esoterismo, se inteso come percorso iniziatico che conduce verso la Trascendenza, è qualcosa di più autentico, una luminosa strada maestra cosparsa di simboli sacri e misteri da riportare alla luce, pur rispettandone la tacita refrattarietà a tradursi negli schemi logici del pensiero raziocinante, per sua natura incapace di penetrare fino in fondo nel cuore profondo della Verità più alta, la Verità dello Spirito…


Come accade per altre parole il cui significato è stato alterato dall’uso o dall’abuso, la cosa migliore sarebbe quella di risalire all’etimologia del termine…


Esoterismo deriva dal greco antico, per la precisione dall’aggettivo esoterikós, che significa "interno" e indica l’insieme delle dottrine e delle pratiche rituali riservate a gruppi estremamente ristretti di iniziati, che si riunivano intorno alla figura di un maestro depositario di un sapere occulto, da svelare gradualmente.


L’Esoterismo si identifica quindi con quella Via iniziatica che fu alla base degli antichi misteri, parte integrante ed estremamente importante del Mondo della Tradizione e dei suoi insegnamenti spirituali.


Se considerato secondo l’accezione originaria, l’Esoterismo si contrappone all’Occultismo e si differenzia rispetto all’Essoterismo, la via della religione “pubblica” che convive dialetticamente con la via dell’iniziazione, senza confondersi in essa pur partecipando alla stessa dimensione spirituale.


La Via Iniziatica presupposta da ogni seria forma di Esoterismo svolge funzione analoga a quella di qualsiasi esperienza spirituale, volta all’ideale concreto di una promozione umana da attuarsi attraverso la scoperta del divino in noi e nel mondo…


La Via Maestra dell’Iniziazione richiede un lavoro interiore piuttosto arduo e irto di insidie, dal momento che si svolge al di fuori dei dogmi, dei riti e delle forme esteriori della religione essoterica, e presuppone un’altra strada da percorrere, un’altra religione: la religione esoterica.


Per religione esoterica qui s’intende appunto l’esoterismo classicamente inteso, che non va contro la religione ma esso stesso costituisce, in qualche modo, una religione parallela, basata sulla comunicazione di un segreto mistico, di una dottrina interna ed interiore.


La Via iniziatica offre molto, in termini di conoscenza e pensiero, a patto di volerla considerare per quello che è: un cammino spirituale legittimo come tanti altri, autentico come tanti altri, e non esclusivo, perché aperto alle esigenze del sacro in tutte le sue espressioni.


Lo sforzo speculativo, peculiare dell’interrogazione filosofica, perde di significato a confronto della fatica suprema rappresentata da un approccio personale alla spiritualità, che sottintende in chi lo intraprende la cognizione della forza e dell’importanza di valori trascendenti. Cioè quei valori legati alla conquista e alla percezione dell’Assoluto, e della validità di un’esperienza pratica portata avanti per raggiungere la meta del mondo che verrà, dell’avvento del Regno come metafora del ritorno al divino, che a sua volta presuppone una trasformazione radicale della coscienza planetaria, in vista dell’edificazione di un nuovo ordine spirituale e di una nuova umanità…

Un progetto forse utopico, in considerazione dell’attuale deriva nichilistica, ma che vale la pena di perseguire, principalmente perché si tratta di un’utopia qualitativamente diversa da altre di natura politica e sociale…

È l’utopia spirituale che sorge da un’esigenza interiore, e non dalla volontà di imporre un modello ideologico, che, per quanto alto e nobile, non potrà mai confrontarsi con una proposta eterna, non legata ad una particolare temperie storica, radicata com’è sull’acquisizione di una tavola di valori etico-religiosi direttamente riconducibili al Mondo della Tradizione.

Abbracciare la Via Iniziatica richiede un approfondimento e una ricerca continua dei problemi dello spirito, volta a trovare dei punti fermi, dei capisaldi metafisici irriducibili all’esperienza devozionistica, a un’idea ristretta di religione come sentimentalismo o moralismo puramente esteriore.


La prospettiva esoterica nasce dalla necessità di scorgere alla base dei dogmi, dei miti e dei riti delle varie religioni confessionali dei contenuti segreti, occulti, che rinviano ad una dimensione anteriore, universale ed archetipica. Dimensione che è stata indicata come Tradizione primordiale, ma che sarebbe meglio ridefinire più esattamente come Tradizione spirituale originaria, in quanto richiama il pensiero delle origini quale fondamento di tutti gli insegnamenti di verità, di tutte le religioni.


Cercare di scoprire quegli elementi esoterici comuni e compresenti nelle diverse prospettive spirituali, e trarre da essi dei principi validi per un’azione da svolgersi nel mondo e per il mondo, in previsione del suo cambiamento, non è certo cosa facile, dal momento che contempla l’ampliarsi degli orizzonti propri dell’uomo-massa contemporaneo, assopito nel sonno nichilistico, ma che ha in sé le risorse e le potenzialità di raggiungere il difficile obiettivo del risveglio, dell’illuminazione spirituale.


La Spiritualità non può essere limitata dall’adozione di una Via soltanto, sia essa esoterica o essoterica. Occorre chiarire che entrambe queste Vie, se intraprese in maniera consapevole e con cuore puro, portano alla stessa Meta, al Mondo Eterno del vero sapere e della vera conoscenza.


Tra il punto di vista esoterico e quello religioso non c’è differenza di grado, di minore o maggiore importanza, bensì differenza di forma. Cambiano le modalità di accesso al dominio spirituale, non la sostanza. Dalla nostra ottica, consideriamo del tutto irrilevante la contrapposizione tra iniziazione e religione, esoterismo ed essoterismo, che vanno considerati due momenti complementari e indispensabili l’uno rispetto all’altro.


Nell’interpretazione di Guènon l’esoterismo indica la concezione della dottrina, necessariamente comprensibile in ambiti piuttosto circoscritti, mentre l’essoterismo, la sfera religiosa in senso stretto, individua l’espressione di questa dottrina occulta. Contrapposta alla Via Iniziatica, la religione essoterica è per forza di cose pubblica e accessibile ai più.


L’esoterismo va al di là degli aspetti esteriori, pur indispensabili a definire l’orizzonte religioso come sistema aperto, e si pone l’obiettivo di recuperare quel sapere perduto che appartenne all’umanità primordiale, sapere che s’identifica integralmente con gli insegnamenti della Tradizione spirituale originaria.

A questa Tradizione si collegano principalmente varie discipline e vedute iniziatiche, che sembrano maggiormente vicine alla fonte, alla spiritualità delle origini.

Ci riferiamo nella fattispecie all’Induismo, al Buddhismo, al Taoismo, alla Cabala, alla Gnosi, all’Esoterismo cristiano, all’Alchimia, e al Sufismo islamico, forme storiche di una saggezza cosmica nata prima della storia, cioè in un passato remoto e rimosso, che affiora solo in lampi di verità, capaci di illuminare ancora il volto inquieto del nostro presente…


L’Esoterismo è fondamentalmente un contenitore indistinto di un’esperienza sapienziale che non può essere trasmessa con parole ordinarie, peculiari di una comunicazione orizzontale, da uomo a uomo.


L’Esoterismo va considerato secondo differenti prospettive, come una dimensione particolare dell’intelletto o una modalità sui generis di espressione di fatti occulti, che travalicano l’orizzonte di una razionalità immanente, per farsi strada maestra del Trascendente, della realtà spirituale…





FONTE: www.mondo3.it

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I simboli esoterici Oggigiorno viviamo in un mondo fatto di simboli, dove ogni cosa che ci circonda e che accade acquisisce un significato particolare per noi.
L'importanza attribuita alla simbologia dimostra come quest’ultima sia il pilastro portante di ogni forma di esoterismo.



I simboli esoterici rappresentano un itinerario di conoscenza soggettiva che riflette un mondo ultrafenomenico di cui l'esoterismo trae l'essenza. Il simbolo rivela determinati aspetti della realtà - gli aspetti più profondi - che sfuggono a qualsiasi altro mezzo di conoscenza. Secondo Giambico, un mistico siriano del II secolo d.c. fondatore di una scuola neoplatonica, i simboli compiono da sé la loro opera, infatti i simboli parlano direttamente all’uomo, mostrandosi in modo immediato nella loro veste materiale, riportando alla luce il significato essenziale dell’Esistenza, altrimenti nascosto, con l’utilizzo delle semplici parole.


Esoterismo

I simboli proiettano l’uomo nella dimensione del sacro. Noi siamo abituati a questa esistenza e a questo mondo, non ne sappiamo più vedere le ombre, gli abissi, gli enigmi e ci vogliono ormai degli spiriti straordinari per scoprire i segreti delle cose ordinarie. Sono tanti i simboli esoterici conosciuti: Il centro è uno dei simboli esoterici fondamentali. Esso rappresenta l’Uno, l’origine di tutte le cose, il principio primo da cui ha inizio la creazione. Il Centro è essenzialmente il Principio: il centro principiale, a partire dal quale tutto ha origine, il punto indiviso, senza dimensione né forma, immagine perfetta dell’Unità primigenia e finale in cui ogni cosa trova inizio e fine, perché tutte le cose ritornano all’energia principale che le ha create, riunendosi alla perfezione assoluta. Il centro è l’Essere puro, l’Assoluto, il Trascendente, diffuso nello spazio-tempo materiale, che altro non è che l’irradiazione dell’Assoluto. Senza tale riferimento naturale, lo spazio-tempo non sarebbe che privazione, vuoto nel caos. Per gli antichi, il cielo non è che un mare, in cui la Stella Polare manifesta il punto primordiale dell’oceano celeste, del quale il mondo è solo una frangia esterna, l’ultima creata. In geometria il pentagramma rappresenta il pentagono regolare stellato. A causa della sua semplicità di costruzione che avviene utilizzando un'unica linea chiusa intrecciata, i pitagorici le attribuirono un significato mistico di perfezione. Il pentagramma è conosciuto con il nome di pentacolo. Per Pitagora e i suoi discepoli il pentagramma era un simbolo sacro che esprimeva l'armonia tra corpo e l'anima, e divenne, su questa base, il segno della salute. In occidente quello del pentagramma è comunque un simbolo antichissimo, lo si ritrova tra l'altro, nei lavori in ceramica etruschi. Anche nelle tombe egizie le stelle del cielo vengono rappresentate a cinque punte. Il numero cinque viene ricondotto al numero degli elementi, la quintessenza spirituale (elemento puramente immateriale dello spirito del mondo) e i quattro elementi abituali (acqua, fuoco, terra e aria).

La stella a cinque punte è il simbolo dell’uomo. Nell’antichità era la stella descritta da Pitagora e emblema dell’uomo vitruviano rappresentato da Leonardo da Vinci: l’uomo inscritto nella stella a braccia e gambe aperte riunisce e sintetizza le energie fisiche e psichiche. La punta della stella contenente la testa indica il dominio dello spirito sulla materia. Il suo significato è strettamente legato a quello del numero cinque elemento di mediazione tra l’alto e il basso ed espressione del centro. Nella simbologia pitagorica la stella a cinque punte, inscritta in un cerchio invisibile, rappresenta i cinque anni di studio e di raccoglimento che precedono l’iniziazione. Ogni punta della stella è l’espressione dei cinque elementi: terra, aria, acqua, fuoco ed etere. Inoltre, la stella a cinque punte, è un pentacolo, in quanto ha il potere di proteggere, operare incantesimi e di guarire. IL simbolo esoterico della croce è antichissimo e universale. La figura originaria della croce è il cerchio, indicativo dell’intero Universo, suddiviso nei suoi quattro quadranti, oppure il cerchio simboleggiante il sole, privato di parti della circonferenza, per suggerirne la dinamicità (la rotazione) e l’emanazione di energia. È da questa seconda forma che prende origine la svastica, croce di origine indiana e diffusa nell’antichità greco-romana.

La croce rientra in un simbolismo cosmico che mette in moto le valenze energetiche della Natura. I due segmenti rappresentano le polarità dell’esistenza. Il segmento orizzontale rappresenta la polarità negativa, la materia, la superficie terrena che separa i due regni, quello infero da quello celeste ed ha una valenza passiva. Il segmento verticale, la polarità positiva, mette in comunicazione il mondo celeste con quello sotterraneo, perciò ha una valenza attiva collegando il basso con l’alto. L’attivo che attraversa il passivo si ricollega all’idea di fecondità: Dio si unisce alla Natura per generare ciò che è. Infatti il punto d’intersezione delle due braccia è il simbolo del Principio universale, dove gli opposti da antitetici diventano complementari, riducendosi armonicamente in unità. La croce può essere ricollegata all’Albero della Vita, nella sua valenza attiva, rappresenta il microcosmo che rispecchia il Macrocosmo.

Il simbolo della croce è ricollegabile al numero tre, un potente simbolo esoterico legato alla nascita-crescita-morte, uomo-donna-prole, ecc. che ritroviamo nell’idea della fecondità simboleggiata dalla croce, ed esemplifica come le energie e le forme materiali si muovano spesso in un sistema binario o doppio, capace di generare una terza energia molto potente. Il nodo di Salomone invece Simboleggia nella sua valenza originaria proprio l'unione profonda dell'Uomo con la sfera del divino.

Il Nodo di Salomone potrebbe ricollegarsi ad altri simboli “onnipresenti” quali la Svastica (la ruota cruciforme che allude al dinamismo cosmico), la spirale o evoluzione ciclica, i fiori, l’edera (immortalità), la croce, la stella a sei punte (o Sigillo di Salomone), che alludono all'unione della Terra con il Cielo, alla circolarità del Tempo, visto come ciclico e non lineare, in cui prevale la necessità di avere un ordine. Così l'uomo, osservando il ciclo della Luna e del Sole, l'alternanza giorno/notte, delle stagioni, della Natura, quindi della vita, ha sempre raffigurato questo susseguirsi circolare di eventi: la nascita, la crescita, l'evoluzione e la morte, per poi riprendere il medesimo ciclo…La croce e il nodo sono equivalenti, nel loro significato di “salvezza” e di unione tra mondo terrestre (il piano orizzontale)e celeste (verticale, ascensionale). Così come nell'Antico Egitto, come in molti altri popoli, al simbolo viene attribuito un potere e spesso lo troviamo correlato alle divinità, raffigurate singolarmente o in coppia. L'Uomo, quale rappresentante di dio sulla Terra, trova posto in questo linguaggio mitico e allegorico: il nodo è visto come nodo d'amore, di legame sacro e indissolubile, oppure correlato ai cicli stagionali, alle attività umane, alla vita animale, soprattutto acquatica. Il nodo di Salomone è collegato a simboli spiraliformi come il Triskel. Il simbolo Triskel nella simbologia indoeuropea è una figura particolarmente diffusa in ambito celtico, per simboleggiare le forze dell’universo e antico germanico, in incisioni runiche del I millennio d.c. La sua simbologia più antica è di tipo solare e cosmico, in quanto rappresenta la tripartizione delle energie dell’universo, la Trinità, apportatrice di forza, equilibrio e benessere. Le tre alette sono i tre elementi di base : acqua, terra, aria; mentre il quarto elemento, il fuoco, è l’energia diffusa dal centro. Ancora oggi il simbolo si associa al concetto dinamico di polarità energetica come un potente vortice energetico. Nella sua funzione di catalizzatore energetico, può rilasciare o trattenere energia da un ambiente, per ristabilizzare un equilibrio cosmico, o da una persona. Quindi viene utilizzato sia per dare energia, sia per eliminare l’energia in eccesso. Il triskel come elemento architettonico, simbolico e ornamentale, è presente sulle facciate delle chiese gotiche.



Fonte: www.talismani.net/
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Edited by **Imperatrice** - 15/11/2018, 21:39

Attached Image: pentalfa.jpg

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Andrea Fontana
view post Posted on 19/9/2011, 13:14     +1   -1




Questo è uno dei pochi topic che tratta davvero l'argomento di questo settore del forum.

Chi vuole approfondire: http://www.scienze-astratte.it/esoterico_e...exoterismo.html

Edited by Andrea Fontana - 24/9/2011, 01:09
 
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