| Oracolo68 |
| | MERCURIO IN ARIETE SECONDO LISA MORPURGO: dal libro la natura dei segni. -------------------------------------------------------------
MERCURIO IN ARIETE
In questa posizione, schematicamente neutra, il pianeta tuttavia soffre per la caduta di Saturno e dunque per il vuoto logico che inevitabilmente asseconda il vitalismo solare. Le sue deficienze nascono non tanto da un offuscamento delle qualità mercuriali quanto dalla mancanza di un terreno adatto sul quale svilupparle. E probabile che il non elevato livello intellettuale dell’Ariete abbia indotto alcuni autori, me compresa, a sottovalutare troppo drasticamente Mercurio in questo segno; al punto che la vistosissima eccezione di Albert Einstein, sia pure sorretta da una congiunzione del pianeta a Saturno, restava sotto sotto una spina nel nostro cuore. Certo, il tema del fisico tedesco presenta ben altre e splendide giustificazioni del suo genio, ma anche senza arrivare a quelle vette, molti altri esempi di Mercurio in Ariete si imposero via via alla mia attenzione poiché apparivano nei temi di persone dotate di buona intelligenza. Per quanto riguarda la percezione intellettuale il pianeta qui corre un vero grosso rischio, quello di essere bruciato da una congiunzione troppo stretta con un Sole al massimo della sua ardente magnificenza. In tali casi il soggetto tende a percepire solo se stesso e si trova sempre più interessante di tutto quanto lo circonda. Tale operazione, tuttavia, si compie con tanta spontanea semplicità da risultare quasi simpatica e, in alcuni casi, ci troviamo di fronte un tipo umano assai più raro di quanto si creda e estremamente riposante, ossia un imbecille naturale. In assenza di congiunzione, e soprattutto se il Sole si trova in Toro o ancor meglio in Pesci, Mercurio riesce benissimo a percepire il mondo esterno e a valutarlo, conservando tuttavia certe caratteristiche di impetuosa solarità. La sua curiosità non è distaccata ma personalizzata e, per spiegarci con parole semplici, Mercurio in Ariete non fa dire al soggetto: « Quel tizio è interessante », bensì « Quel tizio mi interessa ». La diffidenza congenita del segno lo fa poi esitare di fronte a certe cose, o a certi argomenti, che potrebbe capire e che invece preferisce non approfondire perché ha istintivamente paura del pensiero astratto e delle sue complicazioni saturniane. Sul rovescio della diffidenza si trova poi, con paradosso apparente, un disarmante candore che impedisce di procedere sul cammino della speculazione perché quanto è stato percepito fa sbarrare gli occhioni, oppure solleva un’altrettanto candida indignazione dettata dal moralismo dell’Ariete. Per tutte queste ragioni il pianeta, anche quando conserva il suo potenziale intellettivo, stenta a sfruttarlo adeguatamente.
Mercurio come figlio è qui fortemente solarizzato, ossia assorbe in percentuali altissime la mentalità patriarcale. Il soggetto vede nella prole il frutto naturale della sua energia vitale e tende a compiacersi con se stesso per il risultato; anche se è donna, non riuscirà mai a scindere l’immagine del figlio/a dal processo, sia pure remoto, della gestazione, e a chi si complimenta con lei perché il suo ragazzo, magari cinquantenne, ha vinto un premio letterario, dirà con orgoglio: « Il merito è mio perché l’ho messo al mondo io ». Nel caso di un soggetto uomo, specie se il Sole è in Ariete e il figlio è maschio, dietro l’apparente fierezza paterna possono nascondersi quei problemi che il patriarcato, Freud compreso, ha frettolosamente archiviato sotto la blanda definizione di « complesso di Laio* », e trovano invece un’agghiacciante illustrazione nel mito di Abramo e di Isacco. In teoria, chi ha Mercurio in Ariete desidera un figlio virile di corpo e di mente; in pratica, tale virilità risveglia le insicurezze basilari dell’Ariete e in certi casi, se il tema conferma l’ipotesi, potremo avere un padre-padrone, o almeno un educatore troppo duro, pronto a giustificare la sua durezza dietro i soliti pretesti moralistici. In linea generale, e mantenendoci nella media, possiamo dire che chi ha Mercurio in Ariete non è un cattivo genitore perché non rifiuta a priori l’idea di avere dei figli, come tendenzialmente accade a molti Capricorni e Aquari, anzi ne è entusiasta; però l’egopatia, che ho or ora descritto, lo induce a trarre vanto dalla procreazione, e attribuendosi eccessivi meriti per quel lampeggiante attimo iniziale finisce con il trascurare l’affettività oblativa di cui i figli hanno in realtà bisogno. Se consideriamo il soggetto come figlio dei propri genitori notiamo subito, anche nelle donne, una grande importanza data alla figura paterna. Lesioni natali o durissimi transiti che ledano tale figura, oppure la facciano sparire, hanno qui conseguenze particolarmente gravi; e la Luna deve essere molto sorretta o addirittura splendida perché la madre riesca a sostituirsi al padre. Rimane comunque la tendenza ad apprezzare un genitore genericamente aggressivo e virile (anche se si tratta della madre). Chiarite, in base al tema natale, queste premesse, l’atteggiamento del figlio con Mercurio in Ariete sarà potenzialmente aggressivo, con rivendicazioni di autonomia e eventuali desideri di confrontazione diretta, pur mantenendo un forte rispetto moralistico delle convenzioni. Gli appunti rivolti ai genitori, propri o altrui, si agganciano di solito a principi educativi di forte struttura patriarcale. Se Mercurio è leso, aumentano i rischi che il soggetto abbia subìto la violenza morale o materiale di un genitare castrante.
Nella sua simbologia di adolescenza pianeta indica qui che tale periodo della vita è contradistinto da un generico dinamismo, a volte nettamente sportivo, a volte mentale. C’è pure una generica aggressività nel modo di affrontare i problemi adolescenziali e anche, se Plutone è positivo, una precoce e vorace pubertà nei soggetti maschili. Nel caso di dure lesioni, si presentano rischi di subire eventuali « complessi di Abramo » del padre, tanto più pronti a scatenarsi quando il figlio sia sul punto di diventare un rivale fallico.
La socievolezza mercuriale subisce qui curiose influenze. L’irruenza del segno pùò diventare un surrogato della vivacità gemellare spingendo il soggetto verso una vita sociale anche intensa, ma tuttavia priva di ironica curiosità. Il soggetto con Mercurio in Ariete investe nelle conoscenze e nelle frequentazioni abituali il suo surplus egopatico e tende a incorporarle nella gestione della propria immagine; diventa insomma colui, o colei, che conosce Tizio o Caio e non solo se ne vanta, ma tende a imprimere questo dato di fatto nella mente altrui con una serie di clamorose indiscrezioni. Ho già spiegato nella parte introduttiva che l’Ariete ha un gran bisogno di credere nell’esistenza della Verità e poiché, come tutti, è roso da legittimi dubbi in merito, si affanna più di altri a corroborare ogni affermazione con dei dati di fatto. Ecco perché non gli basta dire che quel grande avvocato o quel famoso attore è suo amico; dovrà aggiungere che il grande avvocato si è recentemente infilato nel letto di una insospettabile signora e che il grande attore ha comprato un appartamento a New York all’insaputa del fisco. Con quanta gioia degli interessati, si può ben immaginare. Tali episodi, tuttavia, movimentano in modo battagliero la vita sociale del soggetto, come fondamentalmente l’Ariete vuole. In caso di dure lesioni, potremo avere un comportamento analogo a quello descritto per Marte in terza ne La natura delle case, ossia un comportamento aggressivo o per lo meno invadente, a volte con una grande disinvoltura nel piombare in casa altrui e nel farsi invitare.
L’abilità commerciale è forse la simbologia di Mercurio che più soffre in questa posizione perché viene insidiata dall’alternarsi di impetuosità e di diffidenza tipiche dell’Ariete, mentre invece i buoni affari si fanno con un misto di opportunismo e di rischio calcolato. Se tuttavia Plutone, che dell’Ariete è pur sempre signore, risulta ben stimolato nel tema, Mercurio qui può suggerire una certa astuzia contadina, forse un po’ rozza ma efficace, e soprattutto può favorire alcune delle attività tipiche del segno come il commercio di automobili o di tessuti o di maglieria.
La simbologia di mobilità viene tendenzialmente esaltata dal superattivismo dell’Ariete e Mercurio in questa posizione produce spesso (a meno che non sia frenato da un Sole in Toro) individui che « hanno l’argento vivo addosso », come si leggeva in certe antologie scolastiche tra le due guerre. Questo bisogno di muoversi e di spostarsi, sommato alla scarsa prudenza del segno, può tuttavia determinare una pericolosa tendenza agli incidenti. Se Mercurio è leso da pianeti violenti, e se le lesioni coinvolgono le case terza e/o nona, converrà aprire bene gli occhi. ------------------------------------------------------------------------ • www.concertodisogni.com/mp/article_read.asp?id=74 • *
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