@Giacomo bis:
sulla massoneria ancora, ti direi nelle tue indagini di vedere un libro recente di Maurice Caillet dal titolo "Ero massone"; puoi navigare anche nel sito di Santaruina "Tra cielo e terra" (te li indico così, non so se si possono mettere tutti questi links, ma li trovi facilmente), è un giornalista di origine greco-ortodossa, affronta temi vari.
@Anansi: i temi sono scottanti, e ognuno ne può avere una comprensione individuale, non vorrei sembrasse che mi sono iscritto qui per insegnare qualcosa. Ognuno ha i suoi percorsi. Per risponderti però esce la solita lenzuolata e penso ognuno resti del suo parere.
Non si tratta nemmeno di cose "da sapere" in un modo o nell'altro, ma di eventi sperimentati nella propria vita.
Detto questo, i passi biblici vanno presi insieme al loro contesto e non estrapolati. Per es. Isaia, anticipa molte cose del NT e dell'evo futuro. I passi che hai riportato di Geremia si sono in parte verificati (secondo la Tradizione seguita da cattolici ma anche ortodossi e protestanti): il Nuovo patto è inteso il NT e annulla parti del vecchio come spiega bene S. Paolo nell'Epistola agli Ebrei. Il nuovo patto viene reso valido dalla morte del testatore (Cristo, inteso come Figlio di DIo) e sua resurrezione e discesa dello Spirito Santo nel cuore di chi crede. Vengono soppiantate molte cose del Deuteronomio e Levitico. Alcune erano anche indicazioni chiaramente legate solo alle necessità nomadi e tribali del tempo, mi pare evidente.
Le stesse cose che dice Geremia nel tuo passo le dice anche Ezechiele (36, 23-28). Indica che il senso del giusto e dello sbagliato abita già nella coscienza. E' chiaro che esistono delle coscienze traviate in giro, ma che nel NT possono essere redente. E' anche chiaro che il vecchio ebraismo non le ha accettate e non ha riconosciuto Cristo.
Un caso: l'adultera nell'AT poteva finire lapidata. Inaccettabile per noi. Lì più che uso sacro era tribalismo (che qualcuno usa ancora)
nel NT la Maddalena rischia di fare la stessa fine, ma Gesù la perdona. Una delle chiavi di volta tra i 2 patti è proprio questo.(Vangelo Giovanni 8,1-11)
Vedi, leggendo anche voi, non ricordo chi qui ha una frase firma che se si fa "occhio per occhio dente per dente" saremmo tutti ciechi e storpi.
E' una verità base. Non sei l'unica ad aver ricevuto del male. Una volta mi hanno licenziato senza motivo ma NON ho dato fuoco all'azienda che l'ha fatto.
Gesù dice quelle parole sul perdono e parla spesso per metafore. la Bibbia ha parti letterali ma anche parti metaforiche. Gesù dice anche che se un occhio o una mano ti dà scandalo cavalo , etc. Forse non intende letteralmente di cavarsi una mano, ma di dominare su di essa..dai è chiaro.
la differenza tra oggi e l'evo d'oro della mistica cristiana è che allora (dove la Chiesa non fosse sposata col potere e vari danni che conosciamo purtroppo tutti) esisteva il perdono condizionato, cioè a patto che.
Oggi appena , per dire, ti investono tua madre, arriva qualche pirla dopo 1/4 d'ora a chiederti: l'hai perdonato? Questo ovviamente è mediocrità e non cristianesimo.
vedo che ti fermi molto sul "nessuno istruirà il compagno"...bisognerebbe vedere anche, per contestualizzare, la letteratura apocalittica. Nel regno domani ci sarà completa visione e compenetrazione con Dio, per tutti quelli che sono stati salvati, si riferisce anche a quello. "Dio sarà tutto in tutti" (1 Corinzi 15)
Se non riesci a identificare "un figlio", cioè se per te Gesù Cristo non è il Figlio di Dio questa non è una pagina di evangelizzazione e ispondevo a uno in crisi con il neomagistero liquido
Si tratta, nel caso, di "riconoscimento" di Cristo che avviene per adesione interiore. Se ci credi ok. se non ci credi....non sono certo io che devo farti cambiare idea. La tua lettura non è distante dal mondo gnostico. Ma il legalismo non fa parte della dimensione neotestamentaria.
Il capovolgimento che Cristo fa rispetto all'AT nel comportamento verso gli altri è per spezzare l'etica di vendetta in cui era degenerata la comprensione del vecchio patto. Cristo non si mette in contrasto con Dio. (!).
sul resto per me è inutile parlare perchè giustamente segui una logica tua, che senti in te, e va bene così', ma non è quello che quei passi dicono.
-Non giudicare- non significa non usare il proprio criterio o raziocinio, ma parla della misura del giudizio, della spietatezza del giudizio. Un cristiano anche se incontra ..una persona con colpe gravi deve desiderare che si salvi...non spedirla direttamente all'inferno. Del resto Gesù stesso spiega molte volte citando l'AT che Dio affermava "Misericordia io voglio e non sacrificio". Il criterio è quindi enunciato e vale nell'At e nel NT. Questo non è "perdonismo".
Se l'AT era la Legge, l'NT è la possibilità della Grazia arrivata a tutti, pagata da Cristo
(grazia intesa proprio come quella presidenzale verso il prigioniero , di colpe, di se stesso) :
uno può essere graziato (nelle sue colpe verso Dio) a patto che inizi a camminare in santità. E' un'occasione.
Si può accettare o rifiutare. Finchè siamo qui abbiamo ancora tempo per cambiare la nostra vita.
Scaduti i giorni c'è il Giudizio che sarà senza Misericordia se non abbiamo avuto misericordia.