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ALIMENTAZIONE ANTI CANCRO

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TOPIC_ICON2  view post Posted on 18/7/2007, 18:48     +1   -1




Buona sera a tutti,
mi chiamo Elena qualcuno mi conosce dal forum alfemminile magari...
oggi Sara mi ha parlato di questo sito e della sua instancabile voglia di voler aiutare tutti ed eccomi quà.... e' davvero stupendo!

Comunque se no mi perdo il motivo per cui scrivo e' chiedere una dieta, un'alimentazione, un elenco di cose da mangiare o da non mangiare per poter prevenire questo maledetto tumore. Io ho perso mio papa' lo scorso inverno a 56 anni e ora sto cercando in tutti i modi di capire se si puo' limitare i danni di questo male.
Magari non vuol dire nulla ma sono iscritta all'airc, ho fatto la cosa della speranza di Terry Fox a Milano che raccoglieva fondi.... vorrei fare di piu' ma.... non so...
poi ho letto di questa cosa ma non era elencata qaulcuna di voi ha questa cosa?
Per esempio dicevano che il Ketchup (se si scrive cosi') lo provoca.

Hel se potete e grazie della pazienza

Elena
 
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view post Posted on 19/7/2007, 08:03     +1   -1
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Imperatrice della bambagia!

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CITAZIONE
oggi Sara mi ha parlato di questo sito e della sua instancabile voglia di voler aiutare tutti ed eccomi quà.... e' davvero stupendo!

:O hehehehehe e' un posto tranquillo dove scambiare le proprie idee tutto qua^^ ma grazie del mega complimento!

CITAZIONE
Comunque se no mi perdo il motivo per cui scrivo e' chiedere una dieta, un'alimentazione, un elenco di cose da mangiare o da non mangiare per poter prevenire questo maledetto tumore

ho degli articoli che ti metto sotto spoilerandoli a tal proposito cosi inizi a leggerteli, pero' quello che vorrei dirti, e che ricordati che in questo caso molto lo fai anche tu.
Mi spiego meglio...cerca di non vivere in ansia questa cosa, mi posso rendere conto che non sia facile dato dall'esperienza di tuo padre, ma visto che per ora non hai niente del genere, capiso il prevenire, ma non vivere male tutto questo. Se no ti bruci tanta felicita' per qualcosa che non hai.

ora ti copio il materiale che ho in mail:


Uno dei più grandi risultati nella lotta contro il cancro?La vitamina D

(clicca su spoiler)
SPOILER (click to view)
di Stefano Pravato

per disinformazione.it

12 giugno 2007

E’ uno dei risultati più significativi di sempre ottenuto in sperimentazioni
ufficiali. Forse però non ne sentirete nemmeno parlare in quanto non
apparirà nelle riviste più prestigiose. Perlomeno la nuova ricerca è stata
pubblicizzata l’8 giugno 2007 nell’American Journal of Clinical Nutrition
indicando che l’integrazione di vitamina D può ridurre dal 60 al 77 percento
il rischio di cancro.

"Il nostro studio mostra che con una quantità adeguata di vitamina D, si può
prevenire il cancro – o almeno lo si può prevenire in buona parte", ha detto
Joan Lappe, professore di medicina nella Creighton University, capo dello
studio.

"Si tratta del primo studio che indica, all’interno di una sperimentazione
clinica controllata, che livelli adeguati di vitamina D possono ridurre il
rischio di cancro."

Non è un caso se il prof. Lappe ripete due volte “quantità adeguata”. Nel
passato il dr. Jacques Rossouw del National Institutes of Health condusse,
infatti, uno studio anche più lungo e corposo ma impiegando un dosaggio (400
UI) pari a meno della metà di quello impiegato nel nuovo studio (1100 UI).
La nuova ricerca è durata tre anni e ha coinvolto 1179 donne post-menopausa.

La ricerca potrebbe avere rapidamente un impatto sulla politica sanitaria di
almeno una nazione. Secondo una news immessa sul suo sito web, la Cancer
Society Canadese sta progettando per venerdì la pubblicazione di una
raccomandazione perchè tutti gli adulti dovrebbero cominciare a prendere
supplementi di vitamina D. Non era mai successo prima che un’organizzazione
sanitaria pubblica di questo livello appoggiasse l’uso quotidiano di una
vitamina come terapia di prevenzione per il cancro per un’intera
popolazione.




Intervista al Dottor Russel Blaylock su aspartame e glutammato
SPOILER (click to view)
A cura di www.identiavvelenati.com

22 giugno 2007

MIKE ADAMS DEL SITO NEWSTARGET.com INTERVISTA IL DOTT. RUSSEL BLAYLOCK
Leggi la versione originale, dal sito di Mike Adams NewsTarget.com:
Interview with Dr. Russell Blaylock on devastating health effects of MSG,
aspartame and excitotoxins

M: Mi trovo con il dottor Russell Blaylock, e vorrei esplorare alcuni
aspetti delle cose sulle quali lei sta lavorando. Credo che i lettori
conoscano le basi sia del glutammato che dell’aspartame, ma potrebbe
riassumerci quanto è stato scritto sulle eccitotossine?
B: Ho qui tre libri. Il primo è il libro sulle eccitotossine: Excitotoxins:
the taste that kills (Eccitotossine: il gusto che uccide) e l’ultimo è una
pubblicazione aggiornata di Health and Nutrition Secrets that Can Save your
Life (I segreti della salute e della nutrizione che possono salvarti la
vita). Il terzo libro è Natural Strategies for Cancer Patients (Strategie
naturali per i malati di cancro) che è legato direttamente alla terapia
nutrizionale anti-cancro. Contiene alcune notizie su aspartame e glutammato.

E’ stato scoperto che le eccitotossine aumentano notevolmente lo sviluppo
del cancro e delle metastasi. Un ricercatore infatti ha rilevato che, quando
le cellule cancerogene vengono esposte al glutammato, diventano più mobili,
e si ottiene lo stesso effetto col glutammato monosodico. Anch’esso rende le
cellule cancerogene più mobili, e facilita le metastasi. Le cellule
cancerogene esposte al glutammato monosodico sviluppano delle estensioni
dette “pseudopodia” o “falsi piedi”, e cominciano a spostarsi per i tessuti,
che è una delle prime manifestazioni cancerogene.
Aumentando la dose di glutammato, il cancro si estende come un incendio, ma
quando lo si blocca, anche la crescita del cancro rallenta. I ricercatori
hanno fatto degli esperimenti nei quali hanno osservato che bloccare l’uso
del glutammato, in contemporanea a farmaci convenzionali quali la
chemioterapia, ha funzionato molto bene, ha aumentato gli effetti dei
farmaci anti-cancro.

M: Ma non c’era un qualche studio recente che sosteneva la tesi della
correlazione tra leucemia e aspartame?
B: Sì. Quello studio italiano (realizzato dal centro di ricerca Istituto
B.Ramazzini di Bologna, ndr) è stato fatto davvero bene. Era uno studio di
un intero periodo di vita, cosa molto importante con questo tipo di tossine.
I ricercatori hanno alimentato le cavie con aspartame per tutta la loro
vita, e le hanno fatte morire naturalmente.
Hanno rilevato un significativo aumento statistico di linfomi e leucemia,
tra i vari tipi di linfomi istologici, cosa interessante perché H.J.Roberts
aveva scritto un articolo che sosteneva che esisteva un significativo
aumento del principale linfoma che colpisce il cervello. Se dai uno sguardo
alla letteratura neuro-chirurgica, c’è un aumento incredibile di un certo
raro tipo di tumore che colpisce più organi. Tutto questo dimostra che
abbiamo a che fare con una potente sostanza cancerogena. Agisce anche come
co-cancerogeno o cancerogeno primario. Molto probabilmente, è un effetto
della formaldeide.
Quello che ha rilevato lo studio italiano è che se si prendono le stesse
cavie e le si espongono alla formaldeide agli stessi dosaggi, sviluppano gli
stessi tipi di leucemia e linfoma.
Se si guarda alla ricerca Trocho condotto in Spagna un paio di anni fa, si
vede che ciò che scoprirono è che marcando radioattivamente l’aspartame si
poteva vedere la formaldeide legarsi al DNA. Noi sappiamo che quando la
formaldeide si lega al DNA, poi è molto difficile rimuoverlo. Può stare lì
per molto tempo.
Questo significa che se tu bevi una sola Diet Coke o una qualsiasi cosa
dolcificata col Nutra Sweet oggi, accumuli giorno dopo giorno una sostanza
dannosa. Stai eventualmente mettendo su questa base per la formazione del
cancro e una volta che lo scopri, l’acido aspartico fa sì che il cancro si
sviluppi molto più rapidamente. Hai un doppio effetto: causa il cancro e lo
fa sviluppare più velocemente.

M: A dispetto dell’evidenza scientifica, come ha fatto l’industria a
sopprimere queste informazioni e a mantenere l’uso di questa sostanza nel
cibo legale?
B: Donald Rumsfeld è uno di quelli che ha fatto molta pressione, quando era
tra i dirigenti della G.D. Searle, una divisione della NutraSweet. L’ha
fatto approvare con un procedimenti regolari, ma una volta approvato, il
governo non voleva ammettere di aver sbagliato. E continua a insabbiare,
come per il fluoro e il latte.
Non puoi criticare la questione del latte, o altre cose inerenti il cibo,
perché hanno la capacità di insabbiare qualsiasi organo di informazione:
riviste sulla salute, giornali, quotidiani, etc. Gli unici organi di
informazione che sfuggono restano la radio e internet. I blog possono dire
la verità.
Non ha importanza quanto un giornale voglia dire la verità… non lo farà mai.

Questa è la pressione alla quale è sottoposta la gente. Se anche tu avessi
un bravo giornalista che vuole scrivere la storia, il suo editore si imporrà
e lo bloccherà. Vedi questo in giornali tipo il Journal of Clinical
Nutrition o il giornale americano College of Nutrition. Vai a vedere chi li
sostiene: la Monsanto , che è sponsorizzata dalla Searle. Loro non vogliono
pubblicare articoli che facciano infuriare la loro principale fonte di
sostentamento. Anche le riviste di medicina e nutrizione sono controllate da
queste persone.

M: E’ la fosca alleanza tra comunità scientifica e affari.
B: Vero. Un altro grande scandalo che riguarda la ricerca è una cosa nuova
che abbiamo scoperto. Abbiamo scoperto che fuori dal cervello ci sono
numerosi ricettori del glutammato in tutti gli organi e i tessuti. L’intero
tratto gastro-intestinale, dall’esofago al colon, ha numerosi ricettori del
glutammato.
L’intero sistema di conduzione del cuore è piena di ogni sorta di ricettori
del glutammato. I polmoni, le ovaie, gli apparati di riproduzione e finanche
lo stesso sperma, le ghiandole adrenaliniche, le ossa e il pancreas sono
controllate dai ricettori del glutammato, che agiscono esattamente come
quelli del cervello.
Quando assumi del glutammato, i livelli di glutammato nel sangue salgono
fino a 20 volte tanto… dopo aver mangiato un cibo contenente glutammato i
livelli di questo schizzano in alto. Stai stimolando tutti i ricettori. Ecco
perché certe persone hanno subito dispepsia o diarrea esplosiva, perché (i
glutammati, ndr) stimolano i ricettori dell’esofago e dell’intestino. Altri
possono sviluppare colon irritabile o, se già le persone sono affette da
questa patologia, peggiorano. Se soffrono di reflusso esofageo, questo
peggiora. Il fenomeno, quando coinvolge il sistema cardiocircolatorio,
potrebbe invece spiegare l’aumento di infarti letali.
Quello che è più comune a tutti questi casi è un livello basso di magnesio.
Quando il magnesio è basso, i ricettori del glutammato diventano
ipersensibili e la gente – specie gli atleti, se non compensano il magnesio
perso – possono avere infarti improvvisi. Se mangiano o bevono qualcosa che
contiene glutammato, se bevono una diet coke prima di allenarsi, si produce
una iperattività cardiaca e potrebbero morire di infarto. Sappiamo che
l’infarto improvviso è dovuto a due cose: aritmia, molto più diffusa, e gli
spasmi delle coronarie. Entrambe le cose potrebbero essere provocate dal
glutammato.

M: Ma naturalmente il certificato di morte non porta scritto: “morte da
glutammato”.
B: No, e non lo farà, perché il medico non conosce neanche una cosa di tutte
queste ricerche. Non ne ha mai sentito parlare. Molti cardiologi con i quali
ho parlato non ne hanno mai sentito parlare. Non sapevano dei ricettori del
glutammato lungo il condotto elettrico del cuore e nel suo muscolo. Ci sono
milioni di pazienti in questo Paese che soffrono di aritmia e hanno cambiato
stile di vita; ma nessuno ha mai detto loro di evitare glutammato e
aspartame, che è la maggior fonte di sovraccarico cardiaco.

M: Sconvolgente. Ora, le aziende che producono cibo per bambini hanno
eliminato questo ingrediente negli anni settanta?
B: Hanno detto che l’avrebbero fatto, ma non è stato così. Quello che hanno
fatto è stato togliere il glutammato puro e sostituirlo con proteine
idrogenate e caseina. Sei si guarda ai prodotti alimentari per lo
svezzamento, molti hanno proteine idrogenate con caseina estratti di soia,
brodo: tutte fonti di glutammato.

M: Stiamo distruggendo il sistema nervoso di questi bambini.
B: Esatto. Ora, una delle cose che sentiamo più frequentemente è la
questione dell’obesità infantile. Una precedente osservazione sulle
eccitotossine è stata che rende gli animali sovrappeso.

M: Se avessero bandito il glutammato, le compagnie farmaceutiche avrebbero
perso miliardi di dollari. Invece pensiamo un po’ a quanto guadagnano,
curando questi “sintomi”.
B: Il governo ha tutti questi bei piani per controllare l’assunzione dei
carboidrati e dei cereali, zucchero e quant’altro… queste cose si aggiungono
al problema, perché quello che abbiamo scoperto nelle cavie esposte al
glutammato è che preferiscono carboidrati, zuccheri e cibi altamente
proteici. Questa è una caratteristica di questo tipo di obesità. E’ molto
difficile risolverla con lo sport e la dieta. L’appetito è fuori controllo,
ma lo è anche il metabolismo. I soggetti soffrono di una sindrome metabolica
che si aggiunge alla loro obesità; così si ha uno stato di insensibilità
alla leptina, che è una cosa che si ottiene molto facilmente dal glutammato.

M: C’è una qualche speranza che il mondo si svegli, e che questi ingredienti
vengano banditi?
B: E’ possibile, ma sa… solo con una esposizione pubblica del problema, sui
siti o blog come il vostro. Solo quando la gente capirà come tira il vento e
sarà convinta delle cose, ci sarà un’azione conseguente. E’ questione di
determinazione. Ma il consumatore medio ci dà solo uno sguardo e poi dice:
“Beh, non contiene glutammato… allora è ok!”.

M: Ho trovato un sacco di cosiddetti cibi per vegetariani che contenevano
estratti di lieviti.
B: La cosa peggiore che stanno usando adesso sono gli estratti di soia. La
soia ha uno dei più alti livelli di glutammato di qualsiasi altro prodotto
vegetale.
Quando la si idrolizza, rilascia glutammato, insieme alle proteine di soia.
I livelli di glutammato sono più alti di quanto non li possa mai avere un
qualsiasi prodotto con glutammato, ma i vegetariani se la mangiano come se
fosse la cosa più salutare del mondo.
Sono stati fatti studi per 25 anni, nei quali hanno osservato persone che
consumavano prodotti a base di soia, li hanno seguiti per 25 anni e poi
hanno fatto la scansione del loro cervello. Hanno scoperto che chi aveva
consumato più prodotti a base di soia aveva la maggiore percentuale di
demenza e atrofia cerebrale.
Questa gente si distrugge il sistema nervoso, io ho parlato con molte di
queste persone che soffrivano di forti emicranie. Ho detto loro: “Via la
soia”, e loro l’hanno fatto: le emicranie sono sparite! In più c’è un alto
livello di manganese, che è tossico per la stessa porzione di cervello che
produce il Parkinson. Assimili un mix di tossine con la soia, ma la gente
pensa di consumare un prodotto altamente salutare. Ma sta distruggendo il
suo sistema nervoso, così come gli altri organi.

M: Davanti alla sconfitta della soia contro il latte vaccino, abbiamo
comunque disinformazione.
B: Non lo raccomanderei comunque. Se ti piace tanto il latte, prendi quello
di capra. E’ quello più vicino al latte umano, ma io non consiglierei né il
latte di soia né quello di mucca. Penso che la gente dovrebbe evitare i
prodotti di soia come fosse veleno.

M: Ha avuto molte noie dalla NutraSweet o una di queste compagnie? Intendo,
è stato perseguito legalmente o cose del genere, per aver dato queste
informazioni?
B: No, mi lasciano in pace. So troppe cose. Non mi hanno mai dato fastidio.
Quando ho scritto il libro, George Schwartz mi ha detto: “Ma sei sicuro di
voler scrivere questo libro? Se lo fai, ti condanneranno a morte”. Ho
risposto: “Sì, voglio farlo”. Ho scritto questo libro con una cosa in mente:
che non sarebbero stati capaci di rifiutarlo.
Ho fatto qualsiasi tipo di ricerca e ho provato la tossicità del glutammato.
Loro sanno che io so, perché ho corrisposto con alcuni dei più grandi
difensori del glutammato. Tutti quanti hanno capito che non potevano
rispondere alle mie argomentazioni. Così mi hanno lasciato stare. Temono che
se si arrivasse ad un grande scontro tra me e loro, loro perderebbero.

M: Non vogliono che queste informazioni arrivino al grande pubblico.
B: No, non vogliono. Quello che stanno facendo è la solita vecchia tattica
di ignorare la cosa e sperare che vada via da sola. Naturalmente fanno
pressione sui giornali e le riviste affinché non mi facciano interviste.
Stanno cercando di tenermi all’ombra, dove sperano che la maggior parte
della gente non mi senta dire ciò che ho da dire. Questa tattica funziona
per un tempo molto lungo.
Da quando ho scritto il libro nel 1995, le prove a sostegno della mia tesi
sono enormemente aumentate. Il nuovo materiale sui ricettori del glutammato
periferici ha letteralmente ucciso questa gente. Non hanno nessuna difesa
contro queste cose. Le nuove informazioni sul drammatico aumento
dell’aggressività del cancro è qualcosa che li terrorizza.

M: E ora avete trovato questi ricettori al di fuori del cervello.
B: Esatto. Vede, ho dimostrato che il glutammato può entrare nel cervello, e
tutte quelle chiacchiere senza senso a proposito del cervello protetto dalla
barriera emato-encefalica erano bugie.
Quello che i ricercatori hanno mostrato è che ci sono ricettori del
glutammato ad entrambi i lati della barriera emato-encefalica, e che quando
si espongono tali ricettori al glutammato, la barriera si apre. Lo stesso
glutammato può aprire la barriera, e io elenco tutte le condizioni nelle
quali ciò avviene.
Ad esempio, quando si invecchia la barriera diventa meno affidabile. Tutti i
malati di Alzheimer sono così. I colpi di calore, i colpi apoplettici, i
disturbi autoimmuni e la sclerosi multipla sono tutti associati ad una
barriera emato-encefalica inadeguata.
Si parla di dieci milioni di persone affette da indebolimento della barriera
emato-encefalica, e sono là fuori che trangugiano aspartame, glutammato e
altre eccitotossine, e nessuno dice loro che così facendo si stanno
danneggiando ancora di più il loro apparato neurologico. Ho perso il conto
dei pazienti affetti da colpi apoplettici a cui sono riuscito a non fare
prendere più farmaci, semplicemente eliminando il glutammato e dando loro
magnesio. Hanno smesso di stare male. E prendevano il dosaggio più alto di
farmaci, pur continuando ad avere colpi apoplettici! Molti neurologi e
neurochirurghi non sono messi sull’avviso su questo.

M: Non è remunerativo insegnare alla gente ad evitare queste sostanze.
B: Se si guarda alla letteratura neuro-scientifica, non si potrebbe tirar
fuori un solo articolo che non riguardi le eccitotossine. L’argomento più
“caldo” in questo momento sono i ricettori del glutammato e le
eccitotossine.

M: Se ne parla a proposito del cibo oppure solo a livello chimico?
B: Non parlano di cibo, ma parlano dei ricettori e di cosa succede quando si
attivano.

M: E le compagnie che producono alimenti? Ho avuto una discussione con un
produttore di polpette vegetariane, perché ho scritto un articolo nel quale
dicevo che contenevano estratti di lieviti, mentre l’etichetta diceva: “100%
ingredienti naturali”. Hanno risposto: “ma il glutammato c’è naturalmente in
altri alimenti, tipo i pomodori e le alghe”. Cosa risponderebbe lei a
questo?
B: Certo, è così, ma vede, tutti questi tipi di glutammato sono legati. Si
trovano negli oligo-peptidi e nei poli-peptidi. Sono legati agli
amino-acidi. Non sono amino-acidi liberi. Se li si prende in un unico gruppo
proteico complesso, li si assorbe nel tratto gastro-intestinale molto
lentamente. E nel tratto gastro-intestinale non ci sono amino-acidi liberi
se si mangiano i pomodori. Il livello di amino-acidi liberi è zero; è stato
tutto assorbito come amino-acidi combinati, e viene scomposto solo nel
fegato, quando vengono rilasciati in concentrazioni molto piccole e che
l’organismo è in grado di gestire.
Il nostro corpo non è mai stato concepito per avere alte concentrazioni di
amino-acidi liberi. Ma quando si idrolizzano tali proteine – o si usano
estratti di lievito o enzimi per scomporre le diverse proteine, si
rilasciano amino-acidi in un modo che non è più naturale. Quello che si fa è
rilasciare artificialmente gli amino-acidi, e quando entrano nel tratto
gastro-intestinale vengono assorbiti come amino-acidi liberi: ed è allora
che il livello di acido glutammatico nel sangue sale considerevolmente. Come
ho detto prima, può diventare 20 volte più alto, in certi casi anche 40
volte. La barriera emato-encefalica non è costruita per gestire così alti
livelli di glutammato, perché non succede mai così in modo naturale. Può
gestire livelli più bassi, non così alti. Dunque, la risposta tipo “oh, ma è
una cosa naturale!” è solo senza senso.

M: Scopro che molti produttori si dichiarano “naturali”, o produttori di
“cibi naturali”. Ma non seguono tale filosofia, visto che usano questi
ingredienti.
B: Certo, usano tutti questi tipi di ripiego.

M: C’è una domanda di tipo pratico che mi brucia ancora, dopo otto anni:
esiste un qualcosa che si possa prendere per bloccare l’assimilazione di
glutammato (o MSG), un integratore…?
B: Beh, non necessariamente per bloccarla. Ci sono altri amino-acidi che non
possono competere con l’assorbimento dell’acido glutaminico. Quello potrebbe
essere un modo per aiutare a ridurre la quantità nella quale il glutammato
venga assorbito.

M: Quali potrebbero essere?
B: La leucina, l’isoleucina e la lisina. Potrebbero competere nello stesso
sistema di trasporto e questo potrebbe rallentare l’assorbimento. Ci sono un
sacco di cose che agiscono come bloccanti dei ricettori del glutammato. Ad
esempio, il silicato, la curcumina, il ginko biloba. Queste cose sono note
come capaci di bloccare per via diretta i ricettori del glutammato e ridurre
l’eccitotossicità. La curcumina è molto potente. Molti flavonoidi riducono
le eccitotossine.
Il magnesio è particolarmente importante, perché può bloccare i ricettori
del glutammato NMDA. E’ la sua funzione naturale, e riduce notevolmente la
tossicità. La vitamina E è un potente inibitore delle eccitotossine, come
tutti gli antiossidanti. Hanno scoperto che anche combinazioni di vitamina B
bloccano le eccitotossine.

M: Parliamo di ristoranti. Non riesco più a mangiare al ristorante, neanche
a quello “naturale”. Loro non sanno di usare glutammato, che è contenuto
nelle loro salse o cose del genere.
B: Sono andato a parlare con loro e mi hanno risposto: “Prendiamo gli
alimenti da queste grandi casse, e gli ingredienti non sono elencati.” E’ la
stessa cosa che succede negli ospedali. Ho parlato ad un dietologo che
lavorava in un ospedale, che mi ha detto: “Non siamo in grado di dirlo, il
cibo arriva in una cassa, e non ci mettono sopra gli ingredienti scritti…
sappiamo solo che è roba di Salisbury o cose simili.”
Loro non lo sanno, così è difficile che se ne escano a dire ai loro clienti:
“è roba senza glutammato!”. Cosa intendono, quando dicono: “Noi non ci
abbiamo messo niente”. Le loro salse bianche sono particolarmente pregiate,
così come i condimenti da insalata, specie quelli cremosi, ma non quelli a
base di solo olio.

M: I miscugli di salse hanno sempre glutammato, vero?
B: Sì, ci mettono proteine idrolizzate. Vendono il gusto. E’ per questo che
si preferisce un ristorante anziché un altro. Il cibo ha un gusto migliore.
Poi la gente va a casa, si sente male e non sa perché.
Una cosa che è stata notata sull’infarto letale è che molte persone che ne
vengono colpite, a parte gli atleti, muoiono subito dopo aver mangiato al
ristorante. Sospetto che ciò accada perché c’è un magnesio basso. Loro
mangiano, il glutammato stimola i ricettori del glutammato del sistema
cardio-circolatorio, come nell’ipotalamo, e hanno un immediato infarto
letale.
Mi trovavo in una libreria di Oxford, Miss. C’era questo ragazzo lì, e ad un
certo punto è caduto ed è morto. Lo abbiamo portato in ospedale e abbiamo
cercato di rianimarlo, ma non ci siamo riusciti. Aveva solo ventisei anni, e
aveva appena mangiato una enorme piatto di minestra al ristorante. Ho
parlato con la gente che si trovava lì, hanno risposto che usavano un sacco
di proteine idrolizzate e di glutammato. La gente pranza, inizia con una
minestra, assume subito un alto livello di glutammato, e poi cade a terra,
stroncata dall’aritmia.

M: Questo potrebbe anche spiegare certe morti infantili, vero?
B: Ma sì. Voglio dire, guardiamo un po’ quanto sono diffusi questi prodotti
per bambini alla soia. Le mamme sono pazze a darle ai bambini. C’è tutta una
faccenda su questo. Così come sul livello di fluoridi, di manganese e di
glutammato presenti in questi prodotti.

M: Da Wal-Mart ho visto bottiglie di acqua addizionate con fluoridi di
sodio. E’ acqua fluorizzata.
B: Sì, è proprio per bambini. C’è un’immagine di un bambino su quelle
bottiglie.

M: C’è un sito o una newsletter che la gente può visitare?
B: Il mio sito è www.russellblaylockmd.com. Ho anche una newsletter,
www.BlaylockReport.com. Ci si deve abbonare, ma puoi anche acquistare
singole newsletter, senza abbonarti ad un anno intero. Costano 3.98 dollari
ciascuna. Si parla anche di altre cose sulla salute, non solo di glutammato.
Cerco di occuparmi di molti argomenti comuni e di portare la gente a
contatto con la ricerca e un nuovo modo di pensare. Passo in rassegna tutte
le ricerche medico-scientifiche. In genere guardo tutto ciò che la medicina
convenzionale può offrire. Tante volte possiede una buona fisiologia e una
buona pato-fisiologia, ma poi passa oltre a parlare di farmaci. Io esaminerò
tutta la buona pato-fisiologia che c’è e poi tutta la ricerca nutrizionale
che può correggere tali problemi.

M: Capisco. C’è una domanda fondamentale: se il glutammato, in tutte le sue
versioni, compreso l’aspartame, venisse bandito domani, quali cambiamenti
vedremmo nella salute della gente, nei prossimi cinque anni???
B: Credo un calo significativo dell’obesità infantile e delle sindromi
metaboliche. Si vedrebbe un calo enorme di un certo tipo di tumori; si
vedrebbe un significativo calo di malattie neuro-degenerative, e di tutte
quelle malattie che sono ora in continua ascesa. Le malattie
neuro-degenerative stanno letteralmente impazzando. Non facciamo che vedere
cose che un tempo erano rare. Fa paura. E se si guarda alla letteratura
neuro-scientifica, non si trovano spiegazioni. Non si sa perché stanno
aumentando così rapidamente, ma succede perché abbiamo una così grande
combinazione di sostanze tossiche. Ad esempio, sappiamo che le malattie
neuro-degenerative sono collegate al mercurio, alluminio, pesticidi e
erbicidi, e il modo nel quale danneggiano il cervello è il meccanismo delle
eccitotossine.
Noi siamo tutti esposti a queste sostanze tossiche e quando aggiungiamo nel
cibo il glutammato acceleriamo la tossicità. Ecco perché assistiamo
all’esplosione di queste malattie neurodegenerative; Alzheimer, autismo,
ADD, Parkinson – e tutte queste cose qui stanno aumentando enormemente
perché siamo esposti a prodotti con eccitotossine.
Questa è una cosa che nessuno è stato in grado di spiegare. Se guardi la
ricerca di una persona uno dirà: “L’Alzheimer è legato all’esposizione al
mercurio” e un altro invece dirà: “No, è legato ai pesticidi” e un altro
ancora dirà un’altra cosa, ma sono tutte cose che agiscono attraverso lo
stesso meccanismo. Tutte queste cose agiscono aumentando l’attività
immunitaria del cervello e questo attiva le eccitotossine. Ecco perché tutte
queste malattie sembrano essere collegate, perché fanno la stessa cosa al
cervello.

M: E l’associazione americana dei diabetici? Dato che l’aspartame provoca
obesità, sulla base di un sacco di ricerche che lei ha scoperto, trovo
curioso che l’associazione difenda così strenuamente l’aspartame.
B: Io no. Consideri che riceve una cospicua somma di denaro dalle
produttrici di aspartame. Hanno trovato la loro bella strada e tutta quella
roba e prendono delle cifre spaventose di denaro dalle ditte che producono
aspartame, e il denaro parla.
Che stiano tradendo se stessi e scegliendo di credere che l’aspartame non
sia tossico (rifiutandosi di esaminare le prove scientifiche) o che si
preoccupino solamente del denaro, non lo so, ma se si guarda alla
pato-fisiologia del diabete e agli effetti dell’aspartame, non ha
assolutamente senso che un diabetico difenda l’aspartame! Specie dal punto
di vista neurologico, è ancora peggio.

M: E cosa dire di altri famosi dolcificanti chimici quali il dolcificante
Splenda?
B: In realtà non c’è tanta ricerca in quei campi. Ci sono delle ricerche di
base, come sullo Splenda, che dimostrano una timo-soppressione. Se emergesse
anche in altre ricerche, sarebbe un dato più sostanziale.
Se si sopprime la funzionalità della ghiandola timica nel bambino, questo
colpirà la sua futura attività immunologica. Si può aumentare qualsiasi cosa
nell’apparato auto-immune, per produrre malattie immunitarie, dalle
infezioni al cancro. Le implicazioni della soppressione della ghiandola
timica sono enormi. Sono state riportati aborti frequente nelle cavie
trattate con lo Splenda. Il problema è che noi non abbiamo molti studi ben
fatti sullo Splenda che possano confermare queste cose, e non ne stanno
facendo.
Il modo migliore per proteggere un prodotto è non testarlo mai, o fare test
menzogneri e riportarli su un giornale amico. E’ quello che hanno fatto con
certi vaccini. Hanno fatto centinaia di pseudo-analisi e le hanno diffuse a
destra e a manca, che dichiaravano che non c’era niente. Si può metter su
uno studio che dimostri qualsiasi cosa tu voglia. In particolare, lo puoi
definire in modo tale da dare risultati negativi, è la cosa più facile.

M: Abbiamo avuto rappresentanti del ministero della Sanità che sostenevano
che il mercurio era sicuro e abbiamo avuto grandi affaristi dirci che sia il
glutammato che l’aspartame sono sicuri. Sembra che qualsiasi veleno che
mettono nel cibo o nelle medicine sia “sicuro”.
B: L’abbiamo fatto anche col piombo. Quando si misero per la prima volta il
problema della sicurezza del piombo i livelli definiti “sicuri” erano
incredibilmente alti, e dopo ben 10 anni abbiamo scoperto che il piombo è
tossico a 10 microgrammi/L. Negli anni sessanta si combatteva per la stessa
questione. I difensori della benzina al piombo dicevano che il piombo non
era tossico, se non a dosaggi estremamente alti. Poi la letteratura
neuro-scientifica li contraddisse, ma nessuno volle ascoltarla. Alla fine il
peso dell’evidenza era talmente soverchiante da scoprire che anche piccole
quantità di piombo erano tossiche e si accumulavano nel cervello.
Stessa cosa col mercurio. Il mercurio è anche più velenoso del piombo. C’era
un bambino che assumeva 150 volte la quantità di mercurio definita sicura
dal ministero dell’ambiente. Un centinaio di volte più dei limiti di
sicurezza definiti dalla FDA. C’è un bambino piccolo che sta assumendo una
dose di mercurio 150 volte più alta di quella che l’EPA definisce sicura per
un adulto.

M: Quali sono i punti cruciali per i nostri lettori? Cosa pensa sia
importante che loro debbano ricordare per proteggersi?
B: Bisogna evitare tutte queste cose. L’aspartame non è un alimento
necessario, e neanche il glutammato. E’ del tutto evidente. Per evitare
l’obesità, la sindrome metabolica, le malattie degenerative e il cancro, se
non si vuole che il cancro aumenti, bisogna stare lontani da tutte queste
cose.
Danneggiano le donne incinte, i feti e i neonati. Possono produrre nel
cervello cambiamenti irreversibili, a seconda di quando se ne interrompe il
consumo.
Abbiamo scoperto che riprogrammano il cervello, in particolare l’ipotalamo,
e questo non funziona più normalmente. Questi bambini resteranno anormali
per il resto della loro vita, in termini di funzionalità fisiologica.

M: Speriamo che l’evidenza scientifica sovrasti ogni cosa, e che i
governanti un giorno vi ascoltino.
B: La pressione esercitata sui ricercatori è enorme. Il dottor Trocho si è
affermato con il suo studio sui danni sul DNA provocati dall’aspartame. Poi
la sua carriera è stata stroncata dai produttori di aspartame. Ha detto che
non avrebbe mai più fatto ricerche sull’aspartame. Ebbene, un certo numero
di ricercatori ha fatto la stessa cosa. Una volta pubblicati i loro
risultati, queste compagnie sono piombate loro addosso con tutto il loro
peso. La NutraSweet avrebbe sostenuto con milioni di dollari la ricerca
universitaria e minacciò di cessare le donazioni se qualcuno non fosse stato
messo a tacere.

M: C’è una sonora censura scientifica in atto.
B: C’è quella sonora, e quella che si limita a farsi capire. La NutraSweet
dona svariati milioni di dollari alle vostre università. Il direttore di
quel laboratorio, o il preside di quella università farebbero semplicemente
capire in silenzio che vedrebbero quel tipo di ricerche negative come la
fine di tutto.
L’editore biochimico del Chemical Abstract Service, il dottor
Yiamounuyiannis, si affermò col fluoro. Lo hanno licenziato perché si
rifiutava di soprassedere sulla tossicità del fluoro e avevano appena
ricevuta una donazione enorme dalla Colgate-Palmolive. Il suo supervisore
disse: “Perderemo la donazione se non ti calmi col fluoro”. Lui non lo fece.
Venne licenziato. I ricercatori questo lo sanno.

M: Voglio complimentarmi con lei per la sua volontà di dire la verità su
tutte queste cose. Penso che stia rendendo un grande servizio alla salute
pubblica.
B: E’ lei l’unico che lo sta facendo, perché lo sta mettendo per iscritto.
Senza di lei io starei seduto in una stanza a fissare i muri. E’ gente come
lei che divulga le cose e fa sì che la gente venga informata su come vanno
le cose nel mondo.

M: Non sarei sorpreso se cercassero di far passare una legge per bandire
l’informazione sulla salute in internet.
B: Stanno cercando di farlo. Hanno fatto passare una legge, una volta, in
vari Stati, secondo la quale nessuno tranne un dietologo può parlare di
nutrizione.
Diversi Stati hanno fatto passare questa legge. Questo significa che un
biochimico laureato non può parlare di salute. Era ridicolo! Sono sicuro che
un giorno ci sarà una legge per internet che dirà che c’è troppo materiale
“pericoloso” sull’argomento salute, e che ci sarà bisogno di
“regolamentarlo”.

M: La ringrazio infinitamente per avermi dedicato il suo tempo.
B: Grazie a lei. Apprezzo l’opportunità che lei mi ha dato.

Traduzione: www.identiavvelenati.com
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Alimentazione Carnea ed Alimentazione Vegetariana
SPOILER (click to view)
by ~Isvaradas~ www.isvara.org -

Brevi note introduttive ad una sana alimentazione del corpo.

Tutti i più recenti studi nel campo della Scienza dell' Alimentazione effettuati negli ultimi 20 anni ad opera di insigni studiosi di origine anglosassone hanno convenuto che il tipo di regime alimentare seguito dagli abitanti delle cosiddette " Nazioni industrializzate evolute ", nella maggior parte dei casi esaminati, tende a produrre una serie "di patologie alimentari" molto comuni e diffuse nella media delle popolazioni esaminate.
Accanto a malattie comuni, quali Iperlipidemie, Aterosclerosi, Ipertensione essenziale, Diabete, Gotta ed Obesità, si sono accumulate sempre più numerose prove circa la stretta correlazione esistente fra l'insorgenza di alcuni tipi di Tumori del tratto Gastrointestinale ed una dieta prevalentemente carnea ed a basso contenuto di scorie. Sono ormai acquisiti dalla Scienza famosi lavori Statistico Epidemiologici riguardanti la bassa incidenza di Carcinoma del Colon nelle popolazioni africane che praticano una alimentazione vegetariana a base di frutta, cereali e carboidrati integrali, con scarsissima presenza di grassi e proteine di origine animale.

Questo tipo di alimentazione produce un volume di scorie fecali notevolmente più elevato rispetto a quello eliminato da un Inglese medio che si nutre prevalentemente di patate, pancetta, carni suine e bovine, pesce, lardo, uova e prodotti estremamente raffinati, quali zuccheri lavorati, melasse e pane preparato con farina bianca. Un tale soggetto campione, confrontato con un altro campione del gruppo africano preso in osservazione, produce un volume medio fecale giornaliero di circa 100 grammi, contro i circa 600 - 700 grammi del soggetto di razza nera. Inoltre il campione di popolazione inglese presenta una frequenza di evacuazione che talvolta raggiunge la quantità di una volta alla settimana soltanto, contro la quotidianità di attività defecatoria del soggetto africano. Naturalmente nel primo gruppo di soggetti, quello anglosassone, sono molto più comuni sia banali patologie dell'intestino, quali Stipsi, Colite, Emorroidi e Diverticolosi, sia affezioni più gravi quali il Carcinoma Gastrico e il Cancro Colo-rettale, malattie quest'ultime pressochè sconosciute nelle popolazioni che effettuano una dieta prevalentemente vegetariana.

Le teorie che cercano di spiegare il perché queste affezioni si sviluppino prevalentemente nei soggetti che si alimentano con una dieta ricca di fibre carnee e molto povera di fibre vegetali, sono numerose ed a volte non perfettamente concordanti fra di loro.

Tuttavia si possono schematicamente enunciare nello schema seguente :

1) Ridotta velocità del transito alimentare nel tubo digerente dovuta a diminuita peristalsi intestinale, quest'ultima causata da una mancata stimolazione delle fibre muscolari lisce della parete intestinale da parte di un contenuto fecale poco idratato, secco ( è noto che la fibra vegetale produce massa maggiore a causa del suo maggior residuo indigerito e tende a gonfiarsi nel lume del colon, legando maggior quantità di acqua.)

2) Maggior tempo di permanenza degli alimenti indigeriti nell'intestino Crasso con maggior fermentazione e conseguente aumentata produzione di cosiddetti "residui tossici" a causa della anomala fermentazione putrida.

3) Maggior produzione di ammine e derivati vari con possibile azione carcinogenetica sulla cellula della mucosa intestinale.

4) A causa della tendenza ad adoperare steroidi anabolizzanti negli allevamenti di animali nei nostri paesi, allo scopo di aumentare la resa dei capi di bestiame in termini di peso della massa muscolare, gli animali tendono ad accumulare questi prodotti nel tessuto adiposo ed a conservarlo fino al momento della macellazione, momento drammatico in cui le bestie,a causa del tremendo stress a cui vengono sottoposte a causa della loro morte violenta ed innaturale, producono dalle proprie ghiandole surrenali ammine eccito-metaboliche quali Adrenalina, Noradrenalina e loro metaboliti. Queste sostanze chimiche si riversano nel sangue e nei muscoli delle povere bestie e, a causa anche dell'abitudine tipica di mangiare la cosiddetta "carne al sangue", si introducono nel tratto digerente del consumatore dove possono liberamente esplicare i loro effetti deleteri grazie anche all' aiuto di tutte le concause sopra elencate.

Naturalmente bisogna anche tenere conto che il tessuto ricco in grasso è per sua natura avido di molecole chimiche lipofile, pertanto a causa dell'alto numero di sostanze cancerogene presenti nell'ambiente e nei mangimi delle bestie, esso tende a comportarsi come un vero forziere di sostanze pericolosissime, sostanze che non siamo in grado di eliminare con un lavaggio esterno. Naturalmente questo "prezioso forziere" si aprirà nel nostro pancione, con le conseguenze che tutti possiamo immaginare, a lungo andare.


ti lascio questo articolo anche, che offre una visione della malattia del cancro molto diversa da quella che offre la nostra societa':

SPOILER (click to view)
Tratto dal libro “Malattia e destino: il valore e il messaggio della malattia”.


Il cancro come non l'ha mai visto nessuno

Innanzitutto, bisogna prendere coscienza del fatto che ogni globalità (unità tra le unità) da noi sentita o definita è composta da un lato da molte altre globalità e dall'altro partecipa di una globalità molto più grande. Un uomo fa parte dell'umanità e consiste lui stesso di organi, che sono parte di lui e al tempo stesso consistono di molte cellule, che a loro volta rappresentano le parti dell'organo. L'umanità si aspetta dal singolo uomo che si comporti in modo tale da essere utile all'evoluzione ed alla sopravvivenza dell'umanità. L'uomo si aspetta dai suoi organi che funzionino in modo tale da consentirgli la sopravvivenza. L'organo si aspetta dalle proprie cellule che facciano il loro dovere, come è indispensabile per la sopravvivenza dell'organo stesso.

In questa gerarchia, che potrebbe essere prolungata da entrambi i lati, quella globalità individuale (cellula, organo, uomo) è sempre in conflitto tra vita personale e subordinazione agli interessi dell'unità superiore.
Ogni struttura complessa (umanità, stato, organo) fa in modo che possibilmente tutte le parti siano subordinate all'idea comune e la servano.
Ogni sistema di norma tollera la fuoriuscita di alcuni (pochi) membri senza essere messo in pericolo come globalità. C'è però un limite superando il quale la totalità viene minacciata nella sua esistenza. Il cancro non è un evento isolato che si presenta soltanto nelle forme patologiche note a tutti e che da lui prendono il nome: nel cancro troviamo un processo intelligente e molto differenziato, che occupa l'uomo su tutti i piani.

In quasi tutte le altre malattie, il corpo cerca di fronteggiare con mezzi adatti le difficoltà che minacciano una funzione. Nel caso del cancro ci troviamo però di fronte a qualcosa di fondamentalmente diverso: il corpo assiste al progressivo cambiamento del comportamento delle proprie cellule, le quali iniziano un processo di divisione che in sé non porta ad alcuna fine, ma che trova una fine nell'esaurimento del terreno di coltura. La cellula cancerosa non è, come un virus o un batterio, qualcosa che viene da fuori, ma è una cellula che finora ha messo tutta la sua attività al servizio dell'organo e quindi dell'intero organismo, in modo da aiutarlo nella sua sopravvivenza. Poi di colpo questa cellula ha cambiato i suoi intendimenti e abbandonato l'identificazione comune. Comincia a perseguire scopi propri e a realizzarli senza preoccuparsi d'altro. Pone fine alla sua normale attività di servizio specifico ad un organo e mette in prima linea la propria moltiplicazione. Non si comporta più come membro di un essere vivente dalle molte cellule, ma regredisce al livello precedente di esistenza. Prende le distanze dalle cellule, sue simili e si diffonde rapidamente e senza riguardo alcuno con una caotica moltiplicazione, trascurando tutti i confini morfologici (infiltrazione) ed edificando ovunque basi proprie (metastasi).

Dunque, perché mai la brava cellula agisce in questo modo ?

Come membro obbediente di un organismo pluricellulare, non doveva far altro che eseguire un'attività prescritta e ben definita, utile alla sopravvivenza dell'organismo stesso. Era una cellula come tante altre, che doveva svolgere un compito poco attraente per conto di “un altro”. E per molto tempo l'ha fatto. Tuttavia, ad un certo punto l'organismo ha perso le sue attrattive come spazio nell'ambito del quale compiere la propria evoluzione. Un organismo unicellulare è libero e indipendente, può fare quello che vuole, può anche rendersi importante attraverso un interminabile meccanismo di riproduzione e moltiplicazione. Come organismo multicellulare la cellula è divenuta mortale e non più libera. C'è da stupirsi che rimpianga la precedente libertà e desideri tornare alla sua esistenza di organismo unicellulare per realizzare personalmente la propria immortalità ? Essa sottopone allora la comunità ai propri interessi e comincia a realizzare la propria libertà con un comportamento totalmente privo di riguardo.

Una mossa di successo, il cui errore diviene evidente solo molto tardi, quando si nota che il sacrificio dell'altro ed il suo utilizzo come terreno di coltura porta con sé anche la propria fine. Il comportamento della cellula cancerogena è coronato da successo finché la persona funge da nutrimento, la sua fine significa anche la fine dell'evoluzione del cancro stesso. Così, ci si libera della vecchia comunità e ci si accorge troppo tardi che se ne ha ancora bisogno. La persona non è entusiasta di offrire la propria vita per la vita della cellula cancerogena, però neppure la cellula cancerogena era entusiasta di offrire la sua vita per l'uomo. Essa ha argomenti altrettanto buoni dell'uomo, solo la loro ottica è opposta.
Entrambi vogliono vivere e concretizzare i loro interessi e le loro idee di libertà. È l'antico conflitto della natura: divorare o essere divorati.
L'uomo si rende conto della prepotenza e anche della miopia delle cellule
cancerogene: si rende però anche conto del fatto che noi uomini cerchiamo di assicurarci la sopravvivenza agendo esattamente come le cellule cancerogene ?

Questa è la chiave delle malattie cancerogene. Il cancro è espressione del nostro tempo e delle nostre concezioni collettive del mondo. Noi sperimentiamo in noi sotto forma di cancro ciò che noi stessi viviamo. La nostra epoca è caratterizzata da irriguardosa espansione e realizzazione dei propri interessi. Nella vita politica, economica, religiosa e privata la gente cerca di dilatare oltre ogni limite i propri fini e i propri interessi senza riguardo per nessuno, cerca di creare ovunque basi per i propri tornaconti e vuol far valere soltanto le proprie idee e le proprie mete, mettendo tutti al servizio del proprio personale vantaggio.

Tutti noi ragioniamo come le cellule cancerogene. La nostra crescita è così veloce che non riusciamo quasi a rifornirci di materia prima come nutrimento. I nostri sistemi di comunicazione raggiungono ogni angolo del mondo, però la comunicazione col nostro vicino o col nostro compagno di vita è ancora assai carente. L'uomo ha tempo libero, ma non sa come utilizzarlo.
Produciamo e distruggiamo prodotti alimentari per poter manipolare i prezzi.
Possiamo viaggiare comodamente per tutto il mondo, ma non conosciamo noi stessi. La filosofia del nostro tempo non conosce altra meta che la crescita ed il progresso.

E che scopo ha il progresso ? Un progresso ancora maggiore ! L'umanità si è imbarcata in un viaggio senza meta. Deve quindi porsi sempre nuove mete, per non cadere nella disperazione. La cecità e la miopia dell'uomo del nostro tempo è pari a quella delle cellule cancerogene. Per portare ancora avanti l'espansione economica, si è utilizzato il mondo per decenni, lo si è usato come terreno di coltura, per constatare oggi “con stupore” che la morte di questo terreno significa la morte anche per noi. La gente considera il mondo intero come il proprio terreno di coltura: piante, animali, materie prime.
Tutto esiste solo perché noi possiamo espanderci senza limiti sulla terra.

Chi si comporta così, dove trova il coraggio e la sfacciataggine di lamentarsi del cancro ? Esso è semplicemente il nostro specchio, ci mostra il nostro comportamento, i nostri argomenti e anche la fine della nostra strada. Il cancro non ha bisogno di essere vinto, esso deve soltanto essere capito, così che poi possiamo capire anche noi stessi. Ma gli uomini vogliono sempre distruggere gli specchi se il loro viso non pare loro piacevole a vedersi. La gente ha il cancro perché essa stessa è cancro !

Il cancro è quindi la nostra grande chance di scoprire finalmente i nostri errori di pensiero e di azione. Il cancro si pone di fronte ai due poli “Io o la Comunità”, vede soltanto questo aut-aut e decide alla fine per la propria sopravvivenza, accorgendosi troppo tardi che essa non è possibile senza quella del terreno che lo nutre. Gli manca la consapevolezza di un'unità più grande, capace di tutto abbracciare. Vede l'unità soltanto nei suoi limitati confini. Questo malinteso dell'unità è proprio anche dell'uomo. Anche lui si chiude nella propria coscienza, ed in questo modo sorge la spaccatura tra Io e Tu. Si pensa per “unità”, senza rendersi conto della insensatezza di un simile modo di pensare. L'unità è la somma di tutto ciò che è, e non conosce nulla al di fuori di se stessa.

Più un'Ego si chiude, più perde il senso del tutto, di ciò di cui esso è soltanto una parte. Nell'Ego sorge l'illusione di poter fare qualcosa “da solo”. In realtà però non esiste possibilità di separazione vera dal resto dell'universo, solo il nostro Io può immaginare che esista. Via via che l'Io si incapsula, l'uomo perde la “religio”, l'unione con l'origine della sua esistenza. L'Ego cerca ora di soddisfare le proprie esigenze e ci indica la via. L'Io apprezza tutto ciò che è utile ad un ulteriore isolamento, perché più i confini vengono tracciati più l'Io prende coscienza di se stesso. Ha paura soltanto di essere solo, perché questo significherebbe la sua morte.
L'Io difende la sua esistenza con molta tenacia, intelligenza e buoni argomenti, e pone al proprio servizio le più sacre teorie e le più nobili
intenzioni: la cosa fondamentale è poter sopravvivere.

Si creano così anche mete che non esistono. Porsi come meta il progresso è assurdo, in quanto il progresso non ha fine. Un'autentica meta può consistere soltanto nella trasformazione della situazione attuale, non nella sua semplice prosecuzione. Se però la meta si chiama “unità”, può essere raggiunta solo se si sacrifica l'Io, perché fintanto che c'è un Io, c'è un Tu e noi restiamo quindi nella polarità che ci divide tutti. La “rinascita nello spirito” presuppone sempre una morte, e questa morte riguarda l'Io.

Fintanto che il nostro Io tende alla vita eterna, falliremo esattamente come le cellule cancerogene. La cellula cancerogena si distingue dalla cellula del corpo per la sopravvalutazione del proprio Io. Nella cellula il nucleo cellulare corrisponde al cervello della cellula stessa. Nella cellula cancerogena il nucleo acquista costantemente importanza ed aumenta anche il suo peso ( il cancro viene diagnosticato anche in base alla trasformazione morfologica del nucleo cellulare). Questo cambiamento del nucleo corrisponde alla sopravvalutazione del pensiero cerebrale egocentrico, di cui anche il nostro tempo è affetto. La cellula cancerogena cerca la propria vita eterna nell'espansione materiale. Sia il cancro che l'uomo non capiscono che stanno cercando nella materia qualcosa che lì non si trova, cioè la vita. Si confonde contenuto e forma e si cerca di trovare il desiderato contenuto moltiplicando la forma. Ma già Gesù insegnava: “Chi vuole conservare la propria vita, la perderà”.

Il cammino è pertanto inverso: rinunciare all'aspetto formale per trovare il contenuto, ovvero l'Io deve morire, per poter rinascere in se stesso. Sia ben chiaro, il Sé non è se stessi, ma il Sé: il centro che si trova ovunque.
Il Sé non ha natura sua propria e particolare, perché comprende tutto ciò che è. Qui finalmente cade la domanda: “Io o gli Altri ?”. Il Sé non conosce gli altri, perché è UNICO. Una simile meta risulta giustamente pericolosa per l'Ego, e anche poco attraente. Per questo non dovremmo meravigliarci del fatto che l'Io cerchi in tutti i modi di sostituire la meta dell'unione con quella di un Ego grande, forte, saggio ed illuminato. Ma l'Io, col quale la maggior parte di noi si identifica, non potrà mai essere illuminato o redento.

Non possiamo redimere il nostro Io, noi possiamo soltanto liberarci dall'Io, e in questo modo saremo redenti. La paura che nasce a questo punto di non esistere più conferma soltanto fino a che punto noi ci identifichiamo col nostro Io e quanto poco sappiamo del nostro Sé. Proprio qui, invece, si innesta la possibilità di risolvere il problema del cancro. Solo se impariamo a mettere poco per volta in discussione la fissità del nostro Io ed i nostri confini, solo se impariamo ad aprirci, cominciamo a vivere una parte del tutto e anche ad assumerci la responsabilità del tutto. Capiamo allora che il bene del tutto ed il nostro bene sono la stessa cosa, perché noi in quanto parte siamo una cosa sola col tutto. Ogni cellula contiene infatti tutta l'informazione genetica dell'organismo, e dovrebbe solo capire che essa in realtà è il tutto! “Microcosmo=Macrocosmo”.

L'errore di pensiero consiste nella distinzione tra Io e Tu. Sorge così l'illusione che sia possibile sopravvivere particolarmente bene come Io, che si possa sacrificare il Tu ed utilizzarlo come terreno di coltura. In realtà non è possibile separare il destino di Io e Tu, della parte e del tutto. La vera medicina si chiama AMORE. L'amore rende sani perché dilata i confini e fa entrare l'altro in modo da diventare una cosa sola. Chi ama, sente che la persona amata è se stesso. Questo non vale solo per gli uomini: chi ama un animale, non può considerarlo qualcosa di inferiore. Questo non è uno pseudoamore sentimentale, ma uno stato di coscienza che intuisce veramente qualcosa della comunità di tutto ciò che è.

Il cancro non testimonia di un amore vissuto, è amore pervertito:

• L'amore supera tutti i confini ed i limiti.

• Nell'amore gli opposti si uniscono e si fondono.

• L'amore è unione con tutto, si estende su tutto e non si ferma davanti a niente.

• L'amore non teme neppure la morte, perché l'amore è vita.

• Se questo amore non vive nella coscienza, corre il rischio di finire nella fisicità e di cercare qui di realizzare le proprie leggi sotto forma di cancro.

• Anche la cellula cancerogena supera tutti i confini e tutti i limiti. Il cancro elimina l'individualità dell'organo.

• Anche il cancro si espande su tutto e non si ferma davanti a niente (metastasi).

• Anche la cellula cancerogena non teme la morte.

Il cancro è amore su un piano sbagliato. Perfezione ed unione possono essere realizzate soltanto nella coscienza, non dentro la materia, perché la materia è l'ombra della coscienza. Nell'ambito del fuggevole mondo delle forme l'uomo non può realizzare ciò che appartiene ad un piano eterno.
Nonostante ogni sforzo, il mondo non sarà mai sano, senza conflitti e senza problemi, senza tensioni e lotte. Non esisterà mai l'uomo sano, senza malattia e senza morte, e neppure l'amore che tutto abbraccia, perché il mondo delle forme vive dei suoi confini. Tuttavia le mete possono tutte essere realizzate se la coscienza è LIBERA. In questo mondo polare, l'amore porta ad imprigionare, nell'unità porta ad effondersi.

Il cancro è il sintomo dell'amore frainteso. Il cancro ha rispetto soltanto del VERO amore. Simbolo del vero amore è il CUORE: e il cuore è l'unico organo che non può essere aggredito dal cancro !


Tratto dal libro “Malattia e destino: il valore e il messaggio della malattia”.


ho molti altri articoli a tal proposito, e anche sull'affrontare la malattia etc.tc., ma vorrei concorrere ad alimetare una tua paura.

ti abbraccio
Sara
 
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1101
TOPIC_ICON14  view post Posted on 19/7/2007, 10:24     +1   -1




ECCOMI....
molto interessante la lettura...
Cara Sara se hai altro materiale su questo argomento non preoccuparti della mia paura purtroppo l'ho gia' vista fin troppo da vicino... mio nonno e' morto per un tumore ai polmoni mio padre allo stomaco, l'ho visto prendere l'ultimo respiro e' una cosa che mi vedo sempre davanti agli occhi.
La paura c'e' come c'e' anche questa malattia ma credo che se ci fosse anche 1 sola possibilita' ci proverei.

Un abbraccio

Elena
 
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view post Posted on 19/7/2007, 10:30     +1   -1
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CITAZIONE
La paura c'e' come c'e' anche questa malattia ma credo che se ci fosse anche 1 sola possibilita' ci proverei.

la paura c'e ma va affrontata, se no credo che vivrai male. E poi tu sarai la prima della tua famiglia a cambiare le carte in tavola, ne sono sicura.

appena ho un attimo se vuoi ti posto gli altri articoli.

ciao
sara
 
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ETTA57
view post Posted on 19/7/2007, 22:37     +1   -1




la chiave psicosomatica della lettura del cancro ai polmoni e allo stomaco è la disponibilità ad accogliere l'esterno dentro di te (polmoni) e alla capacità di trasformarlo perchè possa diventare te stessa e farti crescere (stomaco).
quindi la prima cosa che devi fare è comprendere quanta disponibilità hai a confrontarti con gli altri affinchè l'umiltà del confronto possa farti crescere (unica possibilità per crescere).
l'aria che respiramo è la stessa che respira il nostro nemico, anche i suoi pensieri possono farci crescere se li accettiamo su un confronto pari e dopo averli accettati dentro di noi lo stomaco li elabora e ne trae l'essenza (quindi non solo dai cibi) per nutrirci e farci crescere in tutti i sensi.
quando l'incapacità di svolgere queste due funzioni si impadronisce di noi avviene la separazione tra mente e corpo, avviene la disarmonia della coscienza che è l'unica vera grande malattia.

non è farina del mio sacco....ho chiesto aiuto a mio marito che è naturopata, erborista,docente di shiatsu e allenatore di tai-chi.

ricorda che come prevenzione alimentare è sempre bene limitare molto le proteine animali ,soprattutto latte e derivati, carni rosse, carni di maiale,insaccati. meglio utilizzare le carni bianche (pollo tacchino coniglio) il pesce. anche integrare con proteine vegetali (soia, frumento sotto forma di seitan, legumi).
i cereali rimangono alla base dell'alimentazione umana.

domani ti copio una paginetta di un libro che ti consiglio:

thorwald dethlefsen
malattia e destino
il valore e il messaggio della malattia
ed. mediterranee

ciao
simonetta
 
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1101
TOPIC_ICON2  view post Posted on 20/7/2007, 08:57     +1   -1




ciao Etta
ho letto con molto iteresse le cose che hai scritto ma se davvero' cosi' fosse sarebbe come dire che mio papa' morto 1 anno fa di un tumore allo stomaco non e' stato in grado di elaborare ed assimilare il confronto e i brutti colpi subiti magari anche lavorativamente visto che a 45 anni si e' dovuto rimettere in gioco.
E' una chiave di lettura non so se e' veramente cosi' o no di certo chi si arrabbia spesso e non roesce a vivere seramente ha problemi di ulcera quello si ma dire che dipende da noi e dalle noste capacita'.... non so...

Grazie e un abbraccio

p.s. nei post sopra parlavano della soia e del consumo eccessivo che non era del tutto buono.
 
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ETTA57
view post Posted on 20/7/2007, 14:26     +1   -1




io ti dico solo di non trascurare questa chiave di lettura, perchè secondo me è fondamentale capire che quello che noi chiamiamo "malattia" è in realtà un sintomo, un campanellino d'allarme che ci deve far riflettere sulla disarmonia tra mente e corpo: unica vera malattia.

forse vivere in salute è sapersi ascoltare, e cercare di matenere l'equilibrio con tutti i mezzi a nostra disposizione: alimentazione, presenza mentale, esercizio fisico, amore per se stessi e di conseguenza per gli altri.
e questo vale per il tumore, ma anche per un semplice mal di pancia!

ho visto che sara ti ha già messo un articolo di dethlefsen tra quelli che ti ha mandato e ti confermo che è molto interessante leggere questo autore per farsi un'idea di questi argomenti, io ti consiglio anche "il destino come scelta" spicologia esoterica, sempre mediterranee. tra l'altro in questo libro c'e un capitolo per me fondamentale per chi si interessa di astrologia.

riguardo l'alimentazione sono certa che l'utilizzo eccessivo di soia non fa bene, come tutti gli eccessi.
un'alimentazione variata rimane sicuramente la migliore, ma cosa vuol dire variata?

questo argomento mi sta a cuore perchè in erboristeria ho a che fare tutti i giorni con persone che mi elencano i loro sintomi e quando gli chiedo cosa mangiano mi rispondono"un po' di tutto!"
poi se indaghi scopri che hanno mangiato latte a colazione, pasta al ragù a pranzo, yogurt a merenda e prossciutto e melone (perchè fa caldo!) a cena.
quindi: latte,ragù,yogurt,prosciutto,cioè quattro volte proteine animali nello stesso giono...e senza rendersene conto!
figurati se queste persone hanno la consapevolezza di leggere nelle etichette dei prodotti che comprano se dentro c'è il glutammato o l'aspartame!?!?

nella maggior parte delle volte i cereali non sanno nemmeno cosa siano.
si conosce solo il frumento (che guarda caso sta diventando una delle intolleranze alimentari più frequenti) e per "integrale" si intende farina bianca con aggiunta di un po' di crusca.

le scelte poi di alimentazione vegetariana o vegan (spesso dettate da scelte di tipo animalista e non solo salutista) sono personali e non si discutono, e seguire questo tipo di alimentazione in modo serio non è facile e comporta che la persona veramente ascolti il proprio corpo e le proprie esigenze.

questo è quanto penso in base alle mie esperienze,tu non devi credermi sulla parola, ma sperimentare di persona allargando la tua visione delle cose.

ciao
simonetta



 
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view post Posted on 20/7/2007, 14:28     +1   -1
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Mi intrufolo...

CITAZIONE
io ti dico solo di non trascurare questa chiave di lettura, perchè secondo me è fondamentale capire che quello che noi chiamiamo "malattia" è in realtà un sintomo, un campanellino d'allarme che ci deve far riflettere sulla disarmonia tra mente e corpo: unica vera malattia.

Ho la stessa tua visione in merito, e concordo sul delicato rapporto che si ha con il proprio corpo e la necessita' di ascoltarlo!

grazie simonetta e' sempre molto interessante quello che scrivi.

ciao
sara
 
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7 replies since 18/7/2007, 18:48   276 views
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