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iperventilazione, asma, ansia, panico

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rosahtea
view post Posted on 29/11/2006, 10:58     +1   -1




Inserisco parte di un articolo sull'asma ,tratto da Nexus ediz. Italiana n.61 del Aprile-Maggio/2006
Pur trattando in specifico dell'asma sono interessanti i sintomi dell'iperventilazione....

Asma ed iperventilazione


Nella gestione convenzionale dell'asma si riconosce un ruolo all'iperventilazione tuttavia, piuttosto che una causa, la si considera principalmente come un risultato del restringimento delle vie respiratorie.`, 63 Si riconosce inoltre che un'iperventilazione acuta può imitare attacchi d'asma in una percentuale di asmatici che può arrivare sino al 42%0.64, 65 Tuttavia la teoria di Buteyko sostiene che l'iperventilazione non è soltanto il risultato del restringimento delle vie respiratorie ma ne è in prima istanza la causa, laddove se il soggetto respirasse normalmente essa non si presenterebbe.
Esistono due tipi di iperventilazione: acuta e cronica, altrimenti detta a bassa intensità. Quella di tipo acuto è riconoscibile in quanto la respirazione è in genere rapida, rumorosa o caratterizzata da un manifesto movimento nel tronco.

Il tipo di `iperventilazione rilevata dal Dr. Buteyko è quella più sottile, abbassa intensità, che egli ha definito "iperventilazione nascosta". Questo tipo di iperventilazione venne individuata per la prima volta durante la Guerra Civile Americana, quando i soldati stavano male ma il loro medico curantè (il Dr. Da Costa) non riuscì a rilevare in essi alcunché di problematico sotto il profilo fisico. Da allora ha' assunto varie denominazioni, fra cui "sindrome di Da Costa" (o astenia neurocircolatoria, ndt), "sindrome da affaticamento", "sindrome da iperventilazione cronica" ed anche, "sindrome della cartella piena", quest'ultima in virtù del fatto che il paziente viene sottoposto ad un numero di test per vari disturbi così elevato che la sua cartella clinica si ingrossa oltremodo.`,"
Dato che per la maggior parte del tempo viene gestita dalla parte primitiva del cervello, la respirazione passa per lo più inosservata sino a quando non si presenta qualche problema connesso; essa può comunque essere intenzionalmente modificata, come accade quando si tiene un discorso o ci si tuffa in acqua.
L'iperventilazione viene definita come la prassi di respirare più aria di quella necessaria a completare una data attività; non significa necessariamente respirare in modo eccessivamente rapido o profondo. Un adulto sano compie circa 12 cicli di respirazione al minuto, inalando approssimativamente cinque litri d'aria.` Un esempio di iperventilazione è compiere 20 cicli di respirazione al minuto, potenzialmente corrispondenti all'inalazione di circa otto litri d'aria; se protratta per una settimana, tale prassi comporterà l'inalazione di circa 30.000 litri di. aria extra - sufficienti a riempire una piscina di piccole dimensioni.
Nessuno si accorge se un individuo respira ogni tre secondi invece che ogni cinque, a meno che magari la respirazione non sia rumorosa. L'organismo comunque ne è consapevole, dato che respirare in tal modo può essere quasi incessante; abbassa gradualmente il quantitativo di anidride carbonica presente nei polmoni, provocando uno dei seguenti sintomi:`,`
• Apparato respiratorio: respiro affannoso, senso di oppressione al petto, ipersensibilità delle vie respiratorie, eccessiva produzione di muco, starnuti, seni nasali occlusi e che colano per un tempo prolungato, tosse, eccessivi sbadigli e sospiri.
• Sistema nervoso: Stordimento, vertigini, instabilità, scarsa capacità di concentrazione, torpore, formicolii e freddezza, in particolare delle mani, dei piedi e del viso. Nei casi gravi, perdita della memoria o dei sensi.
· Cuore: battito cardiaco accelerato, martellante o palpitazioni.
• Aspetti psicologici: Vari gradi di ansia, depressione, tensione, apprensione o sensazioni di "confusione".
• Aspetti generici: Secchezza delle fauci, gonfiore addominale, eruttazione, flatulenza, propensione all'affaticamento, schemi del sonno scombinati, mani sudate, ripetuti schiarimenti di gola, pruriti cutanei, dolori al petto (non connessi al cuore), mal di testa, debolezza generalizzata e spossatezza cronica.


I sintomi sono molti e di varia natura, poiché la respirazione influisce sull'intero organismo; alcuni sperimentano determinati sintomi in misura maggiore rispetto ad altri.
La maggior parte di coloro che sono affetti da asma tenta di eliminarne i sintomi evitando di indurre situazioni a rischio o assumendo farmaci. Pochi si ritroverebbero a pensare che stanno inalando troppa aria, in quanto il sintomo primario è il respiro affannoso e, 'in genere, si considera qualsiasi aspetto anomalo dello schema respiratorio un risultato dell'asma, piuttosto che una sua causa; vi è inoltre la convinzione tutta occidentale secondo cui una respirazione profonda è benefica. Entrambi questi fattori comportano che l'iperventilazione non venga riconosciuta o considerata, ti detta a bassa intensità. Quella di tipo acuto è riconoscibile in quanto la respirazione è in genere rapida, rumorosa o caratterizzata da un manifesto movimento nel tronco.


Edited by babysara - 29/11/2006, 11:35
 
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0 replies since 29/11/2006, 10:58   3448 views
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