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Numero di VITA, detto anche del destino o personale

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Runa
view post Posted on 18/7/2008, 15:38     +1   -1




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Il numero detto della volontà applicato al percorso di vita riguarda un individuo che deve imparare a imporre i propri desideri e le proprie ambizioni liberandosi del proprio ambiente, distinguendosi dai suoi simili, osando farsi notare, seguire la corrente degli eventi, svolgere un ruolo di capo o di leader nel proprio campo di attività.
In gioventù, è possibile che si sia sentito imbrigliato o soffocato in una famiglia che ignorava le sue qualità innate, o che abbia avuto a che fare con genitori che hanno cercato d'influenzarlo o di plasmarlo secondo i propri principi, la propria fede, le proprie convinzioni. Perciò, capita frequentemente che sia vittima di un'autentica crisi adolescenziale, a volte acuta, e che manifesti un moto di ribellione che lo spinge a rompere con il proprio ambiente familiare, con le proprie origini, con la propria infanzia. Tuttavia, questa crisi, necessaria perchè in principio è dotato di un carattere troppo accomodante, non deve indurlo ad adottare un tale comportamento anche in seguito. Infatti, il rischio per quanto lo riguarda, è che viva tutta la sua vita in rottura, e che crisi cicliche segnino la sua esistenza.
La sua vita è spesso disseminata di ostacoli che sono di solito dovuti alla sua mancanza di franchezza, di coraggio e di fermezza. Infatti, in fondo, egli aspira a brillare, ad assumersi responsabilità importanti, a osare affermare le proprie idee, anche se non gli valgono l'approvazione generale. Ma, in particolare nella prima metà della sua vita, tende a cercare un compromesso. Cerca la compagnia di persone forti che ammira, ma che lo urtano anche, perchè aspira a diventare come loro, a situarsi al loro stesso livello.
Per il fatto stesso che, durante la sua infanzia o la sua adolescenza si è sentito incompreso dai genitori, spesso tende, in età adulta, a reagire in maniera epidermica, collerica, tagliente. Pertanto, il suo difetto principale è quello di fare eccessive concessioni o compromessi, di ritrovarsi in situazioni che non lo riguardano o che non gli permettono di affermare la propria volontà in modo libero, semplicemente per avere la sensazione di vivere in armonia con chi gli sta attorno. Tuttavia, non è in questo modo che può mettere in luce le proprie idee originali. Quindi, per evitare di essere sottovalutato o di avere l'impressione di non occupare la posizione che merita, deve imparare ad essere più deciso e più volitivo.
E ne è capace. Infatti, non manca di personalità, e nemmeno di carisma. Deve quindi acquisire una certa fiducia in se stesso, deve osare essere sè, imporsi, prendere posizione, orientarsi verso una direzione precisa con costanza e fermezza, dire ciò che pensa e ciò che crede con calma e determinazione, senza mai cedere alle proprie emozioni a volte esacerbate. Sfruttando tali qualità, in lui innate, finirà per ottenere tutto ciò che vuole e realizzerà brillantemente le proprie ambizioni.
 
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Runa
view post Posted on 18/7/2008, 17:23     +1   -1




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L'individuo, il cui percorso di vita è indicato dal numero detto di sensibilità deve imparare a mostrarsi costruttivo, a trovare in se stesso la calma e la serenità che gli permetteranno di vivere in pace con gli altri, in modo che possa esercitare il proprio buonsenso, sfruttare la propria buona natura istintiva, la propria produttività naturale, abbandonarsi ai propri sentimenti puri, sani e costanti.
Infatti, durante l'infanzia, vive spesso in un clima di tensioni relazionali, di divisione, di conflitti latenti o aperti che riguardano i genitori, l'ambiente familiare o che lo interessano direttamente, che lo segnano profondamente e dei quali ha grosse difficoltà a liberarsi durante l'adolescenza o in età adulta. Perciò, da subito, manca di fiducia in se stesso e diffida degli altri. Vive sulla difensiva. Ma facendo così inibisce la sua natura fondamentalmente sentimentale, si potrebbe dire persino romantica, e tende a provocare gli altri, a metterli loro malgrado alle strette per dimostrare a se stesso di avere ragione nel non credere in loro.
Quindi, nella prima metà della sua esistenza, riproduce spesso il clima di tensione che ha conosciuto durante l'infanzia, sia nelle sue relazioni privilegiate sia negli scambi con gli altri in generale. Allora va contro la sua natura profonda che aspira a costruire e a edificare a lungo termine, alla fedeltà, alla vita semplice e, si può addirittura dire, alla più sana normalità. Quando se ne rende conto, abbandona i suoi atteggiamenti difensivi, aggressivi, e inizia a sfruttare la sua forza tranquilla.
Le difficoltà che incontra nella vita sono sempre dovute al fatto che da un momento all'altro, sia perchè non riesce a vivere in pace con se stesso, sia perchè rifiuta di fare affidamento sugli altri, rimette sempre tutto in discussione. Si tratta evidentemente di un comportamento poco costruttivo che è contrario alla sua profonda natura. Si può quindi affermare che l'ostacolo principale è proprio lui, perciò deve imparare prima di tutto a riconciliarsi con se stesso. Quando vi sarà riuscito, quando si sarà liberato delle sue idee fisse, quando troverà una certa serenità, tutto cambierà nella sua vita.
In effetti, è dotato di grande sensibilità, di un realismo costruttivo, di molto buonsenso, di una natura fedele e comprensiva che chiede solo di esprimersi in tutta serenità. In fondo, abbiamo a che fare con un cultore della pace e della natura, che aspira a vivere in sicurezza e in armonia con il proprio ambiente. Questo nativo è capace di formarsi solide convinzioni che lo renderanno molto produttivo, solido e stabile. Il suo temperamento sensuale e il suo carattere molto affettuoso lo spingono a cercare un'unione sana e serena. Dal momento in cui riesce a liberarsi delle tensioni interiori, che lo rendono sospettoso e lo fanno vivere sulla difensiva, potrà sfruttare senza problemi tutte le sue qualità e diventare la persona affidabile, seria, fedele, tranquilla e costruttiva che in realtà è nel profondo.




 
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Runa
view post Posted on 18/7/2008, 19:04     +1   -1




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L'individuo il cui cammino di vita è quello del numero della creatività deve imparare ad esprimere ciò che sente e che prova in maniera originale e personale, ma anche autentica e profonda. Egli possiede spesso un ricco potenziale di creatività, d'immaginazione, di produzione, ma rischia di disperdere il proprio talento e le proprie energie, di abusarne o di disperdersi vivendo in maniera futile e superficiale.
Durante la sua infanzia, si sente spesso incompreso dai genitori, che non si accorgono delle sue doti artistiche, della sua natura spontaneamente espressiva o del suo carattere comunicativo. Di conseguenza, egli si trova di fronte o a un'indifferenza nel contesto o nell'ambiente familiare, o a un'incomprensione da parte dei suoi cari. In entrambi i casi sarà incline ad adottare un atteggiamento scontroso o indomito, oppure, al contrario, troppo accomodante, fino a generare malintesi tra lui e gli altri sulla vera natura della sua personalità. Naturalmente, c'è da temere che in età adulta riprodurrà questo tipo di comportamento, cosa che gli procurerà insuccessi e delusioni a ripetizione nei rapporti con le altre persone, fino al giorno in cui si renderà conto che questi problemi provengono più da dentro di sè che dagli altri, e allora si correggerà e diventerà più autenticamente se stesso.
Dunque, deve imparare a non vivere più superficialmente ma in profondità, a rimettersi in discussione, ad adottare un comportamento uniforme, a non cambiare più idee, regole, motivazioni, obiettivi a seconda degli incontri e degli eventi della sua vita. Il suo percorso è quello di un artista, di una persona creativa e immaginativa che è capace di inventare un universo molto personale e di trasmetterlo agli altri, di piacere a tutti, bensì di mettere la propria firma, imporre il proprio stile e non somigliare più agli altri.
L'indisciplina è la più grossa difficoltà che incontra. Infatti, tende a disperdersi, a sprecare il proprio talento o i propri doni lasciandosi trasportare dalle circostanze, influenzare dal proprio ambiente, trovando buone ragioni o buoni pretesti per non rimboccarsi le maniche. D'altra parte, è molto curioso di vivere, di fare incontri ed esperienze le più varie e numerose e, sentimentalmente, non è nè fedele nè costante. Tutto ciò può risultare dannoso alla sua creatività e alla sua personale realizzazione.
Fortunatamente, possiede una buona agilità mentale che gli permette di riprendere il controllo della situazione e di ricominciare daccapo. E, soprattutto, è spinto da un ricchissimo potenziale energetico e creativo nel quale può attingere risorse per ogni circostanza della sua vita. Dunque, se riesce a imporsi regole pur dando libero corso alla propria immaginazione e alla propria ispirazione, se rinuncia a quanto può esservi di superficiale nei rapporti umani per mostrarsi lui per primo più vero, riuscirà a raggiungere il suo obiettivo che è quello di cogliere in se stesso e trasmettere agli altri una certa verità.
 
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Runa
view post Posted on 19/7/2008, 15:41     +1   -1




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L'individuo il cui cammino corrisponde al numero detto della fedeltà è per natura incline a seguire una certa continuità, a percorrere una via, una trafila, una sequela; dovrà imparare a contare solo su se stesso, ad assumersi le proprie responsabilità, ad approfittare pienamente dei frutti e delle lezioni dell'esperienza, al fine di realizzare un compito o un'opera personale.
Spesso vive la sua infanzia contornato da tanto affetto e tenerezza da non essere davvero motivato a diventare grande, ad uscire, ad abbandonare il bozzolo o il nucleo familiare. Forse è proprio questo che spiega la sua propensione, nell'adolescenza e nelle prime esperienze di uomo o di donna, a ricercare come prima cosa un sostegno, qualcuno di più forte di lui, al quale potrà appoggiarsi per agire o intraprendere qualcosa. Non si sente capace, infatti, di ottenere le cose per se stesso o di agire da solo e, a priori, non è disposto a fare sforzi. Ciononostante, il suo cammino di vita lo vede impegnato sulla via degli sforzi, della fatica, del lavoro, della tenacia, della perseveranza. E' proprio questo il percorso che dovrà seguire: quello di un individuo che non ottiene mai niente senza fare niente, ma che, se dimostra coraggio, può compiere grandi cose, solide e durevoli, porre le basi e le fondamenta di un'opera che durerà ben dopo di lui. Il numero di vita 4 è proprio quello dei costruttori.
Per natura, è piuttosto incline alla pigrizia. E' devoto, sensibile, attento al suo entourage, soprattutto alla sua cerchia di rapporti, che coccola e ricolma di dolcezza, ma è incapace di vivere o di agire da solo, di prendere un'inziativa o di lanciarsi in qualcosa senza avere qualcuno a cui appoggiarsi. A volte, è dipendente a tal punto da diventare un vero tiranno. D'altra parte, come indica il numero 4, se non c'è persona più fedele di lui, possiamo esser certi che resterà tale, soprattutto verso se stesso, qualunque cosa accada. Tuttavia, questa specie di immutabilità nel comportamento non sempre è una buona cosa, perchè lo predispone a nutrire idee fisse, a seguire sempre lo stesso cammino, a impantanarsi nelle proprie abitudini, a respingere quindi tutto ciò che è nuovo o inedito.
Per contro, è provvisto di un dono innato e latente davvero straordinario: quello di mirare in alto e, se lo vuole, se compie gli sforzi necessari, se si rimbocca le maniche e si mette all'opera, di trasformare i propri sogni in realtà. Pertanto, non solo riesce sempre in tutto ciò che intraprende, soprattutto quando si tratta di un'impresa di lungo respiro, ma ciò che realizza è solido, duraturo e assicura un'autentica sicurezza materiale. E ciò che realizzerà si inscriverà certamente nella continuità di certe cose che esistevano già molto prima di lui. Perchè, come avrete capito, è fedele ai propri principi, a se stesso, ma anche e soprattutto al passato e alle tradizioni.
 
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Runa
view post Posted on 19/7/2008, 16:08     +1   -1




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L'individuo il cui cammino di vita è rivelato dal numero di libertà deve in sostanza sforzarsi di agire adeguandosi al suo prossimo, approfittando pienamente delle circostanze favorevoli che spesso incontra nel corso della sua esistenza, senza però abusarne in modo egoista e senza cadere nell'autoritarismo. Egli deve, in effetti, evitare di perdere il contatto con gli altri e sfruttare la sua naturale generosità, la sua forza piena di calore, la sua benevolenza.
Nel corso della sua infanzia, è spesso costretto a spostarsi, a viaggiare o a cambiare luogo, coi genitori, naturalmente. Questo non implica affatto che abbia necessariamente svulippato una notevole capacità di adattamento; anzi, molto spesso si verifica il contario. Di conseguenza, sceglie, quasi suo malgrado, di forgiarsi una personalità di roccia, ancorata ai suoi principi e alle sue convinzioni che, all'inizio, sono chiaramente quelli del suo nucleo familiare. Durante l'adolescenza, si distingue per la sua mancanza di elasticità, di tolelranza, di apertura mentale; può perfino arrivare a dar prova di un indubbio rigore morale e intellettuale che non lo rende affatto simpatico. Vuole restare a tal punto padrone della sua vita da comportarsi in modo indomabile, senza necessariamente esprimere atteggiamenti di rivolta. A volte, però, tutte queste caratteristiche si concretizzano in un comportamento instabile, in un carattere curioso di tutto, che si disperde, si interessa a ogni cosa senza fissare la sua attenzione su nulla, senza approfondire niente, il che non esclude che abbia un'intelligenza critica e pungente che, ancora una volta, non lo rende davvero simpatico agli altri.
Possiamo dire che, agendo in tal modo, egli rivela già la sua scelta di vita che consiste nell'acquisire la propria libertà, non rendendosi singolare o rifiutandi gli altri, le loro idee, credenze, bensì riconoscendosi in essi o accettandoli così come sono pur restando se stesso. Il suo cammino di vita, infatti, implica che egli sviluppi la sua forza d'animo e le sue capacità di comprensione, di assimilazione, di generosità e di tolleranza.
Il suo handicap principale sta nel fatto che egli è portato a credere che tutto gli è dovuto, che il mondo gli appartenga, che gli altri esistano unicamente per ammirarlo, adularlo e servirlo. E', di conseguenza, orgoglioso oppure il suo amor proprio è tale da impedirgli qualsiasi relazione semplice, spontanea, profonda. Peraltro, talvolta, teme talmente tanto la sconfitta o il ridicolo da rinunciare a intraprendere o a portare a compimento qualcosa piuttosto di non essere all'altezza o di subire una delusione.
Possiamo proprio dire che è fortunato e la sua più grande fortuna è di avere un maggior margine di manovra rispetto agli altri e di poter raccogliere abbastanza rapidamente i risultati dei sui sforzi e delle sue buone azioni. Per questo, più agisce con dedizione e più diviene arbitro di se stesso e della sua vita. Infatti, la vera libertà che la persona può trovare è quella di poter esercitare la propria volontà e il proprio libero arbitrio senza alcuna costrizione, in altre parole, di essere in grado di scegliere la propria vita.
 
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Runa
view post Posted on 19/7/2008, 17:08     +1   -1




6

Le parole chiave dell'individuo il cui numero di vita è 6 sono dovere e servizio. C'è qualcosa di militare in questo termine e, in effetti, il bisogno di ordine, di organizzazione, di metodo si fa chiaramente sentire nell'individuo interessato da numero 6. Egli vuole assolutamente dare un senso alla propria vita, rendersi utile ed essere gentile ogni volta che può. Se talvolta si sente offeso, è perchè non ha saputo valorizzarsi agli occhi degli altri o perchè si è lasciato ingannare.
Nel corso della sua infanzia raramente è sereno. Dubita di sè oppure ha l'impressione di non essere al suo posto, di non trovarsi in un ambiente che gli si addice. Talvolta, è incompreso dai suoi genitori oppure questi ultimi hanno progetti o ambizioni nei suoi confronti che non corrispondono ai suoi desideri, voti, motivazioni o effettive qualità. Capita anche che nel suo ambito familiare regni un certo disagio e che questo lo porti a ripiegarsi su se stesso oppure che siano stati seminati in lui i cattivi germi della consapevolezza che si sviluppano allora sottoforma di un fanatico senso del dovere, che lo rende sistematico, calcolatore, ma comunque sempre insoddisfatto. Tutti i suoi atteggiamenti dissimulano, quindi, un'indole profondamente emotiva, che aspira a trovare una certa sicurezza morale, materiale e affettiva per affrancarsi.
Se è vero che la persona il cui numero di vita è quello dell'umiltà deve, durante la propria esistenza,lavorare, servire ed assumersi numerose responsabilità come, ad esempio, quella di capofamiglia, è altrettanto vero che è un individuo assai realista in amore, tanto devoto quanto esigente. Spesso, egli ha quindi un compito gravoso da svolgere. Ma se vi si dedica con tutte le qualità che possiede, non allenta mai i suoi sforzi e non si lascia piegare nella sua volontà, nè distrarre dai suoi obiettivi, dalle persone che incontrerà sulla sua strada e che gli chiederanno di concedere loro aiuto e favori, riuscirà meglio di chiunque altro.
Nonostante tenda a sottovalutare le sue qualità e a non vantarsi mai dei propri meriti, è molto esigente, e quindi critico, nei confronti degli altri almeno quanto lo è verso se stesso. Ha forti e solide convinzioni, poco apparenti a dire il vero, poichè non le espone volentieri. Le sue idee lo rendono un po' solitario, perfino misantropo, soprattutto nell'ambito della sua attività, nella quale si mostra talmente perfezionista e puntiglioso nei confronti di se stesso da non sopportare che gli si faccia un rimprovero o che lo si contraddica.
Non si può comunque negare la sua dedizione che si rivela senza limiti, nè il fatto che il suo lavoro, pur se egli lo svolge in maniera piuttosto solitaria, spesso serve la causa degli altri oppure è loro utile. Non potremmo quindi trovare una persona più attenta al prossimo, più illuminata nei consigli che elargisce e nelle cure che apporta per ritemprare il corpo, l'anima, il cuore e lo spirito. Peraltro, se nella prima parte della sua esistenza la sua vita sentimentale si rivela piuttosto insoddisfacente e instabile, è molto difficile che egli non realizzi un'unione davvero bella e che non divenga un perfetto capofamiglia.
 
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Runa
view post Posted on 19/7/2008, 18:07     +1   -1




7

La persona il cui cammino di vita è quello del numero dell'equità ha come missione di prendere coscienza del fatto che, nella vita, tutto ciò che uno dice, concepisce, progetta, elabora, immagina, inventa o persino crea non vale nulla se non è seguito dai fatti. In altri termini, si tratta spesso di un individuo che è molto dotato per imparare, capire, assimilare, riflettere, ma che si rivela a volte così perfezionista, o che teme talmente lo smacco, da trascurare di realizzare quello che invece elabora così bene concettualmente.
Dunque, qualunque sia il suo ambiente familiare, sociale e culturale, egli è innazitutto portato all'introspezione, all'osservazione, all'adattamento naturale alle circostanze e al contesto nel quale vive, ma anche all'indecisione. Certo, fin dalla sua più tenera età egli rivela un carattere socievole, amabile, piacevole. Non è una persona polemica o aggressiva. Possiede fascino, gusto e può anche manifestare ben presto una certa raffinatezza, un senso estetico innato. E' motlo dotato per trovare l'ambiente giusto, i compromessi o gli accomodamenti che gli permetteranno sempre di conciliarsi con gli altri. Ma quando si tratta di scegliere una via, spesso non trova nulla nel suo ambiente che gli infonda la voglia di prendere una decisione piuttosto che un'altra.
Infatti egli non è privo di curiosità, ma le sue ricerche e investigazioni non vanno mai molto lontano, per il fatto stesso che egli teme sempre di superare i limiti e di ritrovarsi in una situazione di rottura o di rimessa in questione. E' incline a preservare il suo equilibrio interiore e la sua armonia relazionale prima di ogni altra cosa mentre il suo percosro lo porta a rendersi conto che chi non vale nulla non può nulla. Dovrà così imparare a esercitare la sua volontà di agire, prendere posizione, creare, realizzare. Finchè non si dedicherà a farlo resterà insoddisfatto oppure si ritroverà schiavo di situazioni che non gli saranno di alcuna utilità, ma che avrà creato egli stesso facendo troppi compromessi o concessioni.
Inotre, per il fatto che ha la fortuna di incrociare sulla propria via persone interessanti, stimolanti, oppure di beneficiare di circostanze vantaggiose, abbiamo motivo di dire che i suoi soli difetti sono dentro di lui. Sono la sua indecisione, l'uso eccessivo che fa del proprio intelletto, la sete inesauribile di giustizia, il bisogno di conservare sempre il proprio equilibrio a creargli delle difficoltà nella vita. Questi atteggiamenti possono oltretutto finire per renderlo scettico, intransigente, perfino cinico e per fargli trovare sempre dei buoni motivi per non agire o per non intervenire.
Si capisce allora come mai sia così selettivo; egli vuole sempre fare la scelta migliore, o astenersi se nulla gli sembra degno d'interesse. Ciò può rivelarsi una qualità eccezionale, per quanto la sfrutti poco. Perchè, pur eccedendo nell'analisi, si può esser certi che le sue azioni saranno di rara efficacia. Peraltro, possedendo qualità innate e incontestabili di onestà e lealtà, si può esser sicuri che le sue imprese siano realizzate nella più stretta correttezza.
 
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Runa
view post Posted on 19/7/2008, 18:32     +1   -1




8

L'individuo il cui cammino di vita è quello del numero d'intensità è spesso provvisto di una forte intensità psichica. Si tratta di un'intensità che gli conferisce un certo potere di cui dovrà imparare a fare buon uso. Pertanto, possiamo dire di lui che è capace di ottenere più o meno tutto ciò che vuole. Ma resta da sapere se ciò che vuole e che ottiene è conforme ai desideri, ai bisogni, alla volontà e al bene degli altri.
Il più delle volte la sua è un'infanzia difficile. Le ragioni possono essere di duplice natura: o perchè egli stesso si rivela un bambino problematico, dal carattere indomito, ribelle, inflessibile, tanto più duro da ammorbidire in quanto è lucido e scaltro e non privo di una certa forza interiore, di una resistenza stupefacente; oppure perchè ha a che fare con uno o più parenti autoritari, rigidi, settari e, fin dalla più tenera età, entra in conflitto con il padre o con la madre, non volendosi sottomettere ad essi. Nell'uno come nella'ltro caso, egli sviluppa ben presto un notevole spirito critico, che non lo vedrà mai vittima nè delle cose nè delle persone, e si forma un carattere ambizioso, sospettoso e diffidente che lo porta a vivere sulla difensiva, a contare solo su se stesso. Contemporaneamente, coltiva anche in se stesso uno strano potere di seduzione e di autosuggestione che gli permette piuttosto in fretta di ottenere dagli altri ciò che si aspetta, senza avere bisogno di chiederlo esplicitamente.
E' una persona molto attraente, non tanto per la simpatia che generalmente suscita, quanto per la forza interiore che emana, per il suo magnetismo, per il mistero di cui ama circondarsi. Il destino lo induce quindi a diventare una figura autorevole nel campo d'attività che sceglie e, soprattutto, ad acquisire una posizione confortevole e una situazione invidiabile. Tuttavia, è incline ad abusare dei propri privilegi e a utilizzare il denaro come una forma di potere per agire da solo, senza avere nulla di cui dover rendere conto ad alcuno. Ciononostante, ha tutto l'interesse a mettere le proprie qualità al servizio degli altri, ad aiutarli a rivelarsi, a realizzarsi, a completarsi.
Ma, per riuscirci, occorr che si decida a prendere le distanze dal suo amore sviscerato per il potere, dalla sua tendenza a manipolare gli altri, a utilizzare le qualità altrui a proprio vantaggio. Dovrà anche moderare il suo carattere sospettoso, i suoi atteggiamenti difensivi, la sua mania per le situazioni estreme, che lo rendono caapce di rimettere in discussione ogni cosa nella sua vita da un giorno all'altro, unicamente per soddisfare le proprie ambizioni o per non dipendere da nulla nè da nessuno.
Può dunque sfruttare le sue grandi risorse energetiche, la sua resistenza fisica e morale, la sua lucidità istintiva e il suo potere psichico per fini costruttivi, generosi, proprio dedicandosi agli altri, aiutandoli a risolvere i loro problemi, a realizzare le loro ambizioni e i loro desideri, anche alleviandoli dei loro mali. E questo perchè possiede doti innate di psicologo o di terapeuta e perchè ha la straordinaria capacità di far emergere i nodi, di guarire, di guidare o di trasformare il vecchio in nuovo.
 
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Runa
view post Posted on 20/7/2008, 08:42     +1   -1




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La persona il cui cammino di vita è rivelato dal numero detto di mentalità, deve imparare a frenare il suo eccessivo bisogno di espansione e di evasione fisica e geografica, il suo carattere selvaggio, indomabile o troppo idealista, per forgiarsi idee, convinzioni, oppure credenze che la rendano più generosa, tollerante, malleabile, comprensiva, aperta agli altri e la mondo. Spesso, in effetti, possiede qualità e possibilità che le consentiranno di accedere a una posizione in vista, confortevole o privilegiata; non bisogna però che questa sia per lei fine a se stessa, altrimenti correrà il rischio di essere sfruttata nelle sue aspirazioni essenziali.
Fin dalla più tenera infanzia, l'individuo nutre profonde aspirazioni, rivelandosi, ben presto, idealista e pieno di buona volontà. Si prodiga molto fisicamente oppure fa l'impossibile per mostrarsi brillante. Il suo naturale candore lo porta, però, ad adottare un comportamento didattico, conformista, moralista per ottenere la stima del suo entourage o nella preoccupazione di soddisfarlo, per essere conforme ai desideri o alle aspettative del suo ambiente. Se avrà a che fare con una madre che lo inciterà a mostrarsi ambizioso o con un padre autoritario che gli mostrerà la retta via, facilmente diventerà quello che l'una o l'altro, oppure entrambi, avranno deciso che egli debba essere.
E' di indole così entusiasta e dà se stesso con tanta spontaneità da ottenere abbastanza facilmente quanto desidera. Possiamo dire che sono la sua condizione di spirito, il suo atteggiamento mentale, le sue idee, le sue convinzioni, in altri termini la sua menatlità, a dettargli la condotta da seguire. Rimane da capire se la sua mentalità o perlomeno quella che egli crede sia la sua, sia veramente quella che gli si addice. Il suo cammino, infatti, lo costringe ad acquisirne una che avrà realmente creato da sè e che lo renderà molto più felice e realizzato.
Il suo temperamento espansivo e generoso, in effetti, non è sufficiente a renderlo contento, il che significa che spesso ha l'aria più felice di quanto egli non sia in realtà. Dal momento che la sua principale debolezza sta nella credulità, che lo rende vittima degli altri così come di se stesso e lo induce a non rendersi conto della dura realtà, dei rpoblemi, dei drammi della vita, spesso si ha l'impressione che non veda o non voglia vedere nulla, che viva superficialmente, che non cerchi nè di comprendere nè di approfondire. Si può quindi azzardare, per quanto paradossale possa sembrare, che il suo più grande difetto risieda nella facilità con cui riscuote successo poichè, fintanto che ha fortuna, non si decide ad aprire gli occhi.
Ciononostante, non solo è capace di aprire gli occhi, ma anche di ottenere, di fare e di realizzare grandi cose con la forza della sua intelligenza. Se si procura i mezzi o semplicemente si sforza di mettere il suo ideale al sewrvizio di una causa nobile e generosa, vi riesce infatti meglio di chiunque altro ed è allora il suo spirito di sacrificio a renderlo pienamnete felice e realizzato.
 
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Runa
view post Posted on 20/7/2008, 10:34     +1   -1




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L'individuo che ha per cammino di vita quello del numero di verità è senza dubbio in cerca non della verità nel senso giuridico o morale del termine, ma della propria verità. Non vuole più essere vittima di se stesso, vuole mostrarsi agli altri così com'è, fare tutto ciò che dice e, in assoluto, che le sue azioni siano in perfetta sintonia coi suoi pensieri. E' un'esigenza estrema nei confronti di se stesso che lo rende altrettanto esigente nei riguardi degli altri, talvolta perfino implacabile e senza concessioni.
Per ragioni diverse in relazione al contesto nel quale cresce, o semplicemente perchè dà rpova di una maturità precose, fin dalla sua giovinezza ha uno sguardo lucido sulla vita e su chi lo circonda. Per questo motivo è naturalmente diffidente, sulla difensiva oppure ha la sensazione che tutto quello che accade intorno a lui debba incitarlo a contare solo su se stesso, a non fare affidamento su nessuno. Di fatto, gli capita frequantemente di essere molto più orgoglioso e suscettibile di quanto non sembri, ma questo è dovuto al suo carattere e non alla sua educazione o a cause esterne. In effetti, fa parte di quelle persone delle quali si può dire o pensare che il loro comportamento innato sia spesso più forte di quello acquisito. L'influenza, quindi, che il suo ambiente esercita sul suo carattere è davvero relativa, considerata la natura della sua personalità e la sua profonda determinazione.
Siamo di fronte a un individuo assai resistente. Al punto che può mostrarsi completamente inflessibile o ermetico a idee o convinzioni che non gli appartengono. Inoltre, è spesso incline a privilegiare la logica e la razionalità a scapito della sensibilità e delle emozioni. Il suo cammino deve, pertanto, essere orientato verso la dolcezza, la spontaneità, l'ispirazione e l'intuizione; in caso contrario, rischia di indurirsi e di isolarsi sempre di più.
In effetti, non è col mostrarsi duro e rigido, nè chiudendosi in una specie di armatura indistruttibile che egli riuscirà a trovare la sua felicità. Certo, le sue valutazioni sono spesso incontestabili e senza replica, ma a forza di aver sempre ragione, finisce per ritrovarsi solo, per coltivare una forma di fatalismo o di derisione che lo rende fondamentalmete scettico e, in fondo, malinconico, infelice e insoddisfatto. Deve dunque sfruttare a fondo il suo spirito logico, la sua lucidità, la sua incomparabile capacità di discernimento, il suo realismo, il suo senso innato dell'analisi e della sintesi, le sue doti di organizzatore che, per quanto lo riguarda, sono qualità incontestabili, mettendole al servizio dell'intuizione e dell'ispirazione, della sensibilità e dell'emozione, che a lui mancano così crudelmente. Se ci riesce, allora è capace di agire e di costruire in ambiti seri, di porre basi solide, durevoli, che costituiranno dei valori certi nella sua vita personale così come in quella sociale, relazione e professionale. Infatti, è riuscendo nell'ambito della sua stessa vita, piuttosto che facendo carriera, che riuscirà a realizzarsi pienamente. A meno che il successo nella prima non coincida perfettamente con quello nella seconda.
 
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Runa
view post Posted on 20/7/2008, 14:59     +1   -1




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La persona il cui cammino di vita è quello del numero della solidarietà ha la vocazione di realizzarsi aiutando gli altri ad esaudire i propri sogni, a realizzare le proprie idee e progetti, che sono peraltro anche i suoi. Non si vede nel ruolo di leader ed è pertanto in grado di assumere il potere o la responsabilità a condizione di mettere le sue qualità al servizio della realizzazione di opere comuni che favoriscano il benessere della collettività, o che siano di carattere umanitario.
Nell'infanzia, può aver avuto a che fare con un padre estremamente severo, rigido, autoritario, contro il quale si è ribellato nell'adolescenza, nutrendo fino a un'età avanzata un sentimento di rifiuto contro qualsiasi forma di autorità, uno spirito anticonformista, a volte provocatore, adottando perfino un modo di vivere anarchico. Ma è anche possibile che si sia ritrovato ben presto abbandonato a se stesso, senza punti di riferimento, senza una vera istruzione, senza fondamenta, rivelandosi allora un autodidatta spesso brillante, ma rifiutando di accettare determinate responsabilità o di impegnarsi su una via ben definita, per timore di perdere la sua libertà.
In un caso o nell'altro, come si comprende, egli tende a vivere sfasato rispetto ai suoi simili, essendo pertanto particolarmente sensibile agli altri, curioso di conoscerli meglio, di scoprirli, di partecipare con loro ad attività stimolanti, generose, innovative. Così facendo, egli entra veramente nel suo cammino di vita, che consiste in effetti nell'innovare, nello sperimentare nuovi valori, nell'aiutare gli altri a divenire più liberi di essere quello che sono, per poterlo essere lui stesso.
Spesso, ciò che gli impedisce di evolvere, di seguire il suo percorso e il suo destino, e non è un paradosso, è il suo attaccamento viscerale alla libertà, ma anche il suo pragmatismo che potrebbe essere per lui una forza costruttiva ma di cui si serve a priori per distanziarsi dagli altri e dalla realtà, per non doversi impegnare a fondo in una scelta, in un orientamento, per non rivestire o assumere un ruolo soaciale. Non sopporta che gli si metta un'etichetta o un numero sulla schiena. Tuttavia, quello che in lui a volte diventa un individualismo forsennato, può anche servire da esempio.
Questo non vuol dire che lui desideri o cerchi di diventare un modello o un catalizzatore, ma che lo è suo malgrado. La sua indipendenza di spirito può infatti renderlo creativo e inventivo, abile nel riunire persone che sono fatte per operare o agire insieme, organizzandole in modo tale che non solo ciascuna di loro troverà il suo posto, ma che si valorizzeranno a vicenda. Inoltre, il suo carattere, tanto indipendente quanto il suo spirito, lo rende libero da qualsiasi pregiudizio. E' quindi spontaneamente comprensivo, permissivo, tollerante. Le sue idee sono flessibili. Si adatta a ogni circostanza con cui si raffronta e da cui sa trarre vantaggio senza tuttavia ledere gli altri. Tutte queste qualità insieme finiscono naturalmente per fare di lui un individuo raro e prezioso.
 
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Runa
view post Posted on 20/7/2008, 15:20     +1   -1




33

L'individuo il cui cammino di vita è quello del numero di universalità è una persona potenzialmente eccezionale. Diciamo potenzialmente perchè in effetti possiede, in maniera latente durante la prima metà di vita, eccezionali qualità d'animo e umane che, molto spesso, si rivelano in lui solo quando raggiunge la maturità.
Avviene dunque che, durante la sua infanzia, la sua giovinezza e la sua adolescenza, ma anche durante i primi anni di vita adulta, fino circa ai 30 anni, sia immerso in una sorta di indeterminatezza da cui ci si chiede se riuscirà ad uscire. Durante la sua gioventù ha raramente grossi problemi di tipo relazionale con i suoi genitori, con il suo ambito familiare e naturale. Certamente, a volte si sente incompreso o misconosciuto dai suoi simili. Si rifugia allora in un mondo interiore fantastico di grande ricchezza in cui si rigenera, attingendovi reali fonti d'ispirazione che gli permettono in ogni caso di sviluppare una sensibilità artistica di grande finezza. Naturalmente, il rischio è che si crogioli nei suoi sogni, nelle sue aspirazioni, nella sua sete d'assoluto, in sensazioni rare e di amore sublime, in cui alla fine può perdersi.
Questo è in effetti il rischio che corre, ed è la ragione per cui non è errato dire che a volte viva due vite. Non è infatti raro che si produca un evento sconvolgente, una crisi, oppure che lui si trovi di fronte a una situazione drammatica o percepita come tale, che lo costringa a una presa di coscienza essenziale, che lo indurrà a cambiar vita, a divenire quasi un'altra persona, sconosciuta agli occhi di coloro che l'avranno conosciuto o frequentato prima che avvenisse questa metamorfosi. La sua scelta è allora spesso quella di mettersi al servizio degli altri, di dedicarsi agli altri, di aiutare, sollevare, curare, guarire, prodigare buoni consigli, confortare e incoraggiare, trovare soluzioni meravigliose a problemi che sembravano senza via d'uscita. Il suo difetto principale, all'inizio della vita, è dunque lui stesso, cioè la sua tendenza a bastare a se stesso, ad astrarsi dagli altri, dal mondo, dalla realtà, a vivere nei sui sogni, a lasciarsi portare dalle circostanze senza fare alcuno sforzo, a nutrire i suoi fantasmi e le sue autoillusioni, a credersi lontano, al di sopra, al di là o al di fuori delle preoccupazioni vilmente materiali e a volte tristemente umane.
Quanto ai suoi pregi, come potete aver compreso, essi si rivelano spesso dall'oggi al domani come un'autentica vocazione da seguire(aiutare o sollevare gli altri in un modo o nell'altro) come doni eccezionali in diversi settori che, naturalmente, non hanno alcuna utilità se egli non li sfrutta. Ma nel momento in cui prende coscienza del fatto che più gli altri attingono alle sue rare e profonde ricchezze interiori, più esse si rinnovano, si rigenerano e lo arricchiscono, la sua vita si trasforma ed egli si realizza davvero.
 
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elisir72
view post Posted on 20/7/2008, 18:07     +1   -1




Scusa, Runa, come si calcola il numero del destino? Magari e' scritto in un aoltro post, ma non riesco a trovarlo...
grazie
elisa
 
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Runa
view post Posted on 20/7/2008, 18:41     +1   -1




Qui è spiegato tutto ^_^ http://babysara.forumfree.net/?t=30178926
comunque è la somma della data di nascita.... se non ricordo male a te dovrebbe risultare il 9 :)
 
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sendy
view post Posted on 20/7/2008, 18:47     +1   -1




Il mio numero di vita e' il 33!! :)
Mi ci vedo moltissimo ;) ...

Posto anche un'altra definizione del numero 33, trovata in un altro post:

Sentiero 33 - Archetipo del Creatore - Settore 12 - Segno Pesci - Pianeta Nettuno - Elemento Acqua
Il numero 33 è il terzo Numero Maestro, rappresentante la più alta vibrazione del 6. La tendenza alla dedizione per gli altri ed al sacrificio presenti nel 6 qui si spostano dalla famiglia a tutta l'umanità. È il numero del Cristo, di San Francesco, dei grandi Maestri di saggezza. Nel 33 l'ideale umanitario raggiunge l'apice. È il difensore della pace. Il 33 non ha più per riferimento il proprio gruppo di provenienza, egli possiede la verità e la vuole trasmettere agli altri attraverso un comportamento esemplare. Per esercitare questa missione si domanda il perché delle cose, vuole stare tra la gente e spingere gli altri alla ricerca della propria verità. Occorre che accetti il confronto per non esporsi a facili illusioni scambiando l’oggetto della sua missione per verità assoluta.

Edited by sendy - 21/7/2008, 09:41
 
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20 replies since 18/7/2008, 15:38   2051 views
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