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L'individuo il cui cammino corrisponde al numero detto della fedeltà è per natura incline a seguire una certa continuità, a percorrere una via, una trafila, una sequela; dovrà imparare a contare solo su se stesso, ad assumersi le proprie responsabilità, ad approfittare pienamente dei frutti e delle lezioni dell'esperienza, al fine di realizzare un compito o un'opera personale. Spesso vive la sua infanzia contornato da tanto affetto e tenerezza da non essere davvero motivato a diventare grande, ad uscire, ad abbandonare il bozzolo o il nucleo familiare. Forse è proprio questo che spiega la sua propensione, nell'adolescenza e nelle prime esperienze di uomo o di donna, a ricercare come prima cosa un sostegno, qualcuno di più forte di lui, al quale potrà appoggiarsi per agire o intraprendere qualcosa. Non si sente capace, infatti, di ottenere le cose per se stesso o di agire da solo e, a priori, non è disposto a fare sforzi. Ciononostante, il suo cammino di vita lo vede impegnato sulla via degli sforzi, della fatica, del lavoro, della tenacia, della perseveranza. E' proprio questo il percorso che dovrà seguire: quello di un individuo che non ottiene mai niente senza fare niente, ma che, se dimostra coraggio, può compiere grandi cose, solide e durevoli, porre le basi e le fondamenta di un'opera che durerà ben dopo di lui. Il numero di vita 4 è proprio quello dei costruttori. Per natura, è piuttosto incline alla pigrizia. E' devoto, sensibile, attento al suo entourage, soprattutto alla sua cerchia di rapporti, che coccola e ricolma di dolcezza, ma è incapace di vivere o di agire da solo, di prendere un'inziativa o di lanciarsi in qualcosa senza avere qualcuno a cui appoggiarsi. A volte, è dipendente a tal punto da diventare un vero tiranno. D'altra parte, come indica il numero 4, se non c'è persona più fedele di lui, possiamo esser certi che resterà tale, soprattutto verso se stesso, qualunque cosa accada. Tuttavia, questa specie di immutabilità nel comportamento non sempre è una buona cosa, perchè lo predispone a nutrire idee fisse, a seguire sempre lo stesso cammino, a impantanarsi nelle proprie abitudini, a respingere quindi tutto ciò che è nuovo o inedito. Per contro, è provvisto di un dono innato e latente davvero straordinario: quello di mirare in alto e, se lo vuole, se compie gli sforzi necessari, se si rimbocca le maniche e si mette all'opera, di trasformare i propri sogni in realtà. Pertanto, non solo riesce sempre in tutto ciò che intraprende, soprattutto quando si tratta di un'impresa di lungo respiro, ma ciò che realizza è solido, duraturo e assicura un'autentica sicurezza materiale. E ciò che realizzerà si inscriverà certamente nella continuità di certe cose che esistevano già molto prima di lui. Perchè, come avrete capito, è fedele ai propri principi, a se stesso, ma anche e soprattutto al passato e alle tradizioni.
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