| (Diario, 31 Dicembre 2022)
Se qualcuno leggesse il mio profilo, troverebbe scritto "Auto interprete amatoriale di un futuro che forse verrà". E' precisamente quello che è l'esperienza dei tarocchi nella mia vita:-). E' la (forse non sana) curiosità di sbirciare un futuro che, forse, arriverà prima o poi..
I tarocchi sono entrati nella mia vita che ero una ragazzina, poiché la mia amica secolare che mi trascino dietro dai tempi delle elementari, diventata adolescente iniziò ad usare le carte da gioco per divinare. A queste, nel tempo, subentrarono i tarocchi, da cui poi non si separò più. Inizialmente non ne fui mai incuriosita, fino a quando il mio (di allora) fidanzato, anche lui trovò nei tarocchi un certo interesse. Ma anche lì.. non subito mi venne il desiderio di conoscerli o usarli. Fu solo nel 2010, e quindi 38enne, che per ragioni ora a me oscure perché non me le ricordo assolutamente, comprai il mio primo mazzo di tarocchi ed incominciai a fare domande:-). Il mio è stato un approccio molto "easy", sfrondato da ogni tipo di convinzione o dogma esistente, non sapevo nulla di nulla e, con una certa leggerezza e incoscienza, m'inoltrai in un percorso del tutto sconosciuto come autodidatta, senza voler in realtà essere ne studente ne didatta.. In realtà non era mia intenzione conoscerli ed impararli:-D non è mai stata la mia meta, volevo solo porre domande e scoprire cosa ne usciva fuori e se ci avrei azzeccato. Era tutto lì. Ma una stesa tira l'altra e son passati circa 12 anni e ancora, io e loro, ce la stiamo raccontando:-). Sono meno lieve rispetto al passato, alcuni riscontri avuti non particolarmente facili da accettare mi han portata a vedere in questo strumento qualcosa verso cui prendere coscienza, per ciò che potrebbe apportare nella propria vita, che lo si voglia o no.. che ci si creda o no.
Li apprezzo ancora, non credo di poter dire di "amarli", ritengo abbiano una certa utilità al di la della "previsione", se usati con scopi di crescita personale ma anche varie prese di coscienza.
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