Grazie Aria, mi ritrovo sempre più in quello che dici. Rapporti malati essenzialmente. All'inizio hai la sensazione di conoscere quella persona da sempre ma poi si trasforma. E mi sembra che si trasformi perchè deve essere così.
Sai quando si parla di coincidenze, quando sembra che tutti gli eventi che accadono in un preciso lasso di tempo siano un preciso disegno del destino che porta alla rottura? Questa è la sensazione che ho avuto con questa persona. Quando lei c'era per un riavvicinamento, io non potevo per motivi al di sopra della mia volontà. Quando potevo io, stessa cosa per lei. Quando potevamo tutte e due, ci è caduta una sorta di bomba atomica in testa, cosa che ci ha portato a chiudere. Inevitabilmente. Così doveva essere e non c'era via di scampo.
Successivamente io pensavo che tutta la situazione fosse chiusa e stavo bene. Ma ora lei ha riaperto questo canale di (non) comunicazione e, in me, è rimasta la sensazione di avere qualcosa in sospeso con lei che devo risolvere. E non che "posso" ma proprio che "devo".
Brian Weiss l'ho nominato perchè ho letto che tu lo hai citato in altre conversazioni. Quello che ho fatto è stato di ascoltare un cd allegato al suo libro. Una sorta di meditazione. A parte che l'ho fatta due o tre volte e ho smesso (anni fa sempre) ma poi anche io ho avuto la stessa sensazione che, rievocare cose non troppo piacevoli di una vita passata, possa portare a traumi nell'attuale. Alla fine meglio viverne una e cercare di farlo al meglio.
Ma questa cosa di sciogliere sia i nodi personali sia quelli che si hanno con le altre persone, la vedo molto importante per lo sviluppo personale. A prescindere dalle vite passate e future. secondo me serve proprio per stare bene mentalmente e per trovare la serenità.
Beh è uno spunto su cui riflettere. Poi io credo molto anche alla storia che i nostri antenati ci lasciano una parte di destino da risolvere e che si perpetua per generazioni fino a che qualcuno non spezza la catena.. ma questo è ancora un altro discorso
