Anello di sosta forum

L' Arcobaleno

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Stella Argenti
view post Posted on 8/2/2014, 18:33     +1   -1




Mi sapete dire qual e' il significato esoterico dell'arcobaleno? L'ho incontrat negli insegnamenti di Alice Bailey, riferito all' anantakarana (scusate se sbaglio lo spelling) o il ponte arcobaleno che ci collega con il nostro Io Spirituale. Ma ha anche altri significati? Grazie
 
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view post Posted on 8/2/2014, 19:27     +1   -1

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L'arcobaleno indica il colore bianco, quello della purezza. Il bianco e' la somma di tutti i colori.
Se mescoli tuti i colori principali otterrai il bianco (si puo' fare con i colori(pastelli dove si mescola con acqua ad esempio, e' facile). Il bianco indica la luce, in contrapposizione al nero, che e' la negazione dei colori.

Infatti, facendo passare la luce attraverso un prisma-cristallo, otteniamo l'arcobaleno, che e' il colore bianco spezzettato nei colori della sua somma.

Interessante e' la forma dell'arcobaleno. Sembra un 'ponte'...avra' un significato piu' profondo? :)
 
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Stella Argenti
view post Posted on 8/2/2014, 21:18     +1   -1




secondo la Bailey e' proprio un ponte... ;)
 
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Aloysius70
view post Posted on 9/2/2014, 21:41     +1   -1




ecco Alice Bailey

http://it.wikipedia.org/wiki/Alice_Bailey

ed ecco la sua associazione Lucis Trust (che sta per Lucifer trust, giusto per capire -proprio per logica- con chi abbiamo a che fare)

la Lucis trust/Lucifer trust esprime la sua spiritualità affiliandosi alla Windsor International Bank and Trust Company.

http://it.wikipedia.org/wiki/Lucis_Trust

Lucifero, ovviamente per la Bailey, è un principio positivo. Probabilmente anche la bank in certi contesti lo è. :lol:

l'associazone è in quota anche all'ONU (e si conoscono le triste intraprese dell'agenzia dei potenti del mondo...
se ne capisce anche la ragione, quando si chiama male il bene e bene il male, i frutti anche dellONU sono quelli che vediamo nel mondo)
 
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Stella Argenti
view post Posted on 10/2/2014, 01:46     +1   -1




i soldi che hanno fatto glie eredi della Bailey non penso c'entri molto con la discussione dell'arcobaleno.... quello che ha scritto alice Bailey e' stato scritto PRIMA che fu fondato il Lucis Trust e quando non aveva un becco di un quattrino. Poi gli eredi ci hanno mangiato sopra.... lo stesso si puo' dire del messaggio di Cristo e tutti i soldi accumulati dal Vaticano nei secoli.

Insomma, io volevo sapere la simbologia dell'arcobaleno, non disquisire sui conti in banca...
 
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view post Posted on 10/2/2014, 04:50     +1   -1

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CITAZIONE (Stella Argenti @ 8/2/2014, 21:18) 
secondo la Bailey e' proprio un ponte... ;)

L'arcobaleno e' una delle cose piu' affascinanti in natura, dove invece del prisma, passa attraverso delle goccie d'acqua sospese nell'aria. :)
 
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Stella Argenti
view post Posted on 10/2/2014, 12:39     +1   -1




ho trovato su internet che altre culture lo vedevano come un ponte, nella mitologia (nordica se non sbaglio) era visto come un modo per gli dei di "scendere" sulla terra..
 
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Aloysius70
view post Posted on 10/2/2014, 13:40     +1   -1




in origine dell'arcobaleno si parla anche in Genesi cap.9 come simbolo di pace tra Dio e gli uomini dopo il diluvio.
Si sono succeduti vari patti nella storia sacra, questo non è il principale ma per quell'epoca fu una svolta.

www.laparola.net/testo.php?versioni...rimento=Genesi9

Di recente ci sono stati gli scandali degli altari con su la bandiera arcobaleno a base comunistica, massonica-hippy-new age

www.unavoce-ve.it/csette21-02-03.htm

www.unavoce-ve.it/bandiera.htm

www.donboscoland.it/articoli../articolo.php?id=123784

in realtà oggi la fortuna recente della bandiera arcobaleno è un simbolo sincretistico, che propone l’unità New Age nella sintesi delle religioni. del tema (anche se non riferito all'arcobaleno, che solo di recente simboleggia questo atteggiamento) già avevamo parlato nella discussione di giacomo novara.

Le origini della bandiera arcobaleno, detta 'della pace' (in ottica mundana) vanno ricercate, nelle teorie teosofiche nate alla fine dell’800. La teosofia (letteralmente “Conoscenza di Dio”) è quel sistema di pensiero che tende alla conoscenza intuitiva del divino. Essa è sempre stata presente nella cultura indiana, mentre nell'Occidente è rintracciabile in parte negli scritti di Platone (427-347 a.C.), dei neo-platonici, come Plotino (204-270). La moderna versione ha preso forma dalla Società Teosofica, un movimento mistico, esoterico, spirituale e gnostico fondato nel 1875 da Helena Petrovna Blavatsky, più nota come Madame Blavatsky.

La dottrina

Il programma della Società, ispirato alle dottrine orientali dell'induismo e del buddismo, era riassunto nei seguenti tre scopi:

- Formare un nucleo di fratellanza universale dell'Umanità, senza distinzione di razza, credo, sesso, casta o colore;

- Incoraggiare lo studio comparato di religioni, filosofie e scienze;

- Investigare le leggi inesplicabili della natura e dei poteri latenti nell'uomo.

La teosofia ha rappresentato un momento di rottura netta con le tradizioni religiose che dominavano precedentemente in Occidente, e ha permesso a molte filosofie e religioni indiane di divenire negli anni popolari in Europa e Stati Uniti.
Tali principi di fondo si sono combinate con alcune pratiche come il vegetarianismo e lo sviluppo delle facoltà paranormali individuali, incentrabndosi sulla ricerca del potere dell'individuo qui e adesso, e tralasciando la sua destinazione ultima. La dottrina della Società Teosofica è contenuta nei due principali libri della Blavatsky, Iside svelata e La dottrina segreta.


Il suo pensiero potrebbe essere riassunto in:

- Coscienza universale ed individuale: gli eventi accadono per leggi che soggiacciono ad un Paradigma Universale (paragonabile al concetto di Dio impersonale, o di Logos in senso lato, detto del Sole o cosmico), che impregnerebbe tutto di coscienza.

- Gnosticismo dualista (dualismo tra coscienza e materia): gli esseri umani hanno un proprio “se stesso più elevato” divino ed immortale, cui possono rivolgersi con la preghiera ma come rivolgndosi a se stesso e non a un Dio trascendente nè incarnato, ma essi devono operare per collegare la propria natura con quella divina, altrimenti periranno (principio della negazione dell'immortalità personale).

- Reincarnazione e trasmigrazione dell'anima: concetto preso dall'esoterismo buddista con la variante che i teosofi non credono nella regressione: l'uomo non può reincarnarsi in un animale o in una pianta. Egli dovrà invece reincarnarsi almeno ottocento volte, secondo un disegno determinato dal Karma, il ciclo del destino.

- Concezione settenaria dell'universo, dell'uomo e della civiltà umana: gli elementi essenziali sarebbero monadi che discendono attraverso sette piani di progressiva materializzazione, durante i quali si è formata l'umanità, ritornando poi, in ascesa attraverso sette fasi di evoluzione: sthula-sarira (il corpo fisico), linga-sarira (il corpo astrale), prana (il respiro della vita o corpo mentale), kama (il desiderio o corpo intuitivo), manas (la reincarnazione), buddhi (lo spirito universale), e atman (il sé cosmico e divino)

- Esistenza dei Maestri segreti (mahatma), esseri perfetti dotati di grande saggezza e di potere mistici, che hanno completato il ciclo delle reincarnazioni, e che possono aiutare a raggiungere il massimo livello di evoluzione.

Il New Age

Le analisi culturalmente più sofisticate riconducono il New Age alla categoria del revival, al 'movimento di risveglio' nel mondo laico se non laicista. Anche questo ambiente - la cui organizzazione culturale era largamente affidata alle logge massoniche e alla più discreta, ma non meno importante, influenza della Società Teosofica - si trovava, a partire dagli anni intorno alla Seconda guerra mondiale, in uno di quegli stati di freddezza e di aridità che producono così spesso nella storia i fenomeni di revival.

Gli ambienti massonici e teosofici, in particolare, denunciavano una preoccupante incapacità di interpretare i tempi e di svolgere il consueto ruolo di organizzazione culturale, pur non avendo, naturalmente, perduto le loro diverse capacità di influenza sociale e politica. Nel mondo teosofico il disagio si era tradotto in una serie di scismi, il più rilevante dei quali - almeno nel mondo di lingua inglese - era stato promosso da Alice Bailey, nata nel 1880 e scomparsa nel 1949. Proprio Alice Bailey - che aveva soggiornato ad Ascona, presso quel luogo di incubazione di molte idee del New Age contemporaneo che era stato il Monte Verità - aveva cominciato negli anni’20 a utilizzare l’espressione 'New Age' nel senso attuale; quest’uso era diventato corrente fra i suoi discepoli negli anni’40. Alice Bailey morì nel 1949 senza vedere l’'evo nuovo' che aveva enigmaticamente annunciato.

Specifico della mentalità New Age consiste nel non avere nessuna visione del mondo e nessuna dottrina, ma nel predicare la libertà più assoluta In realtà, ciò è vero solo teoricamente, perché il New Age non potrebbe avere nessuna unità se le opinioni diverse che vi si manifestano non coesistessero su una trama di fondo che presenta una serie di elementi comuni.

Potremmo riassumere tale questione con un slogan: non esistono verità assolute. Espressa in questi termini, la premessa sarebbe tutt’altro che nuova: il relativismo è antico come la filosofia, se non come l’umanità decaduta. Tuttavia esistono diverse forme di relativismo, e il relativismo del New Age si specifica per il suo carattere volontarista. Ciascuno può, letteralmente, creare il proprio mondo, e ciascun mondo soggettivamente creato avrà la sua verità, non meno 'vera' - e non meno 'falsa' - rispetto a quella del mondo creato da un altro.
Nemmeno Pirandello col suo "Così è, se vi pare" aveva immaginato tanto.


La visione dell’uomo del New Age si riassume nello slogan dell’attrice Shirley MacLaine - che da anni svolge il ruolo di missionaria internazionale del New Age attraverso libri, film e programmi televisivi - : 'Noi siamo Dio'. Più esattamente al fondo di ognuno di noi si trova una scintilla divina, che è , per questa teoria, la stessa energia cosmica universale in una delle sue molteplici manifestazioni, fra cui - peraltro - non possono essere istituite gerarchie di nessun tipo.
L’uomo-che si fa Dio da sè, del New Age, è da una parte onnipotente, al di là del bene e del male; tale onnipotenza si rivela, da un altro punto di vista, come onnidipendenza, se si considera il ruolo preminente che hanno nel New Age la reincarnazione e l’astrologia.

Il New Age parla anche volentieri di una realtà che chiama 'il Cristo' ma - seguendo tutta una tradizione esoterica e gnostica - ha moltissima cura di distinguere 'il Cristo' da Gesù di Nazareth come personaggio storico e cristiano. Gesù per loro non era 'il Cristo', o almeno non lo era in modo diverso da Buddha o da chiunque sia in grado di entrare in contatto con la scintilla divina che porta dentro di sé. È questa scintilla, propriamente, che costituisce 'il Cristo' come principio divino all’interno dell’uomo. Il Cristo della new age non è Redentore.

Altro tema del New Age è OVVIAMENTE il rifiuto della nozione di peccato e di responsabilità individuale nel bene e male - considerata insuperabilmente dogmatica e in ogni caso tipica. per loro, della superata Età dei Pesci, visto che la nuova era sarebbe quella dell’Acquario - e la sua sostituzione con la nozione di malattia. Il New Age non nega che esistano nel mondo comportamenti inadeguati - è sufficiente considerare l’orrore che gli ispirano i comportamenti anti-ecologici -, ma li ascrive a limitazioni fisiche o psichiche che possono essere assimilate alla malattia o a forme di 'dipendenza' possibili da superare tramite le numerose forme di terapie e di recovery orientaleggianti così largamente disponibili nell’ambiente del New Age.

Questa breve panoramica di due delle più insidiose visioni della realtà che stanno condizionando la cultura dominante occidentale ci è stata utile per inquadrare in un adeguato contesto di pensiero il successo che ha avuto il simbolo per eccellenza del pacifismo mondiale, non escluso buona parte del mondo cattolico meno osservante: la bandiera della "pace" e l'arcobaleno.

Diverse sono le versioni sull’origine di questa bandiera Una di queste è riconosciuta ad Aldo Capitini (fondatore del Movimento Nonviolento) che nel 1961 la usò per 'aprire' la prima Marcia per la Pace Perugia-Assisi. Un’altra segnala che la sua origine risale al racconto biblico dell'Arca di Noè e che quindi è un simbolo cristiano a tutti gli effetti. Un’altra ancora spiega che la bandiera arcobaleno è il simbolo della città di Cuzco, capitale dell'impero Incas. Fu scelta, dall'imperatore del tempo, perché in quella vallata ogni volta che pioveva si formavano degli arcobaleni brillantissimi. Dalla Francia arriva la spiegazione che quel vessillo è il simbolo del movimento delle cooperative francesi creato intorno al 1920. Un'altra viene fatta risalire al 1950, la bandiera fu utilizzata in America come simbolo della pace dalle associazioni pacifiste e nonviolente. Altri dicono che sia stata “inventata” dal filosofo Bernard Russel nel 1956 in Inghilterra.
Tra tutte queste ipotesi spicca la tesi secondo la quale la bandiera arcobaleno1. è il simbolo dei movimenti di liberazione omosessuali. Sono diversi i siti web gay che rivendicano la proprietà della rainbow flag. Questa si differenzia dalla cosiddetta bandiera della pace principalmente per l'assenza della scritta PACE, ma anche perché la disposizione dei colori è speculare (il rosso è in basso nella bandiera della pace, in alto in quella dei gay), e infine perché la bandiera della pace prevede sette strisce di colore al posto di sei. La bandiera arcobaleno fu disegnata da un artista di San Francisco, Gilbert Baker, nel 1978, su richiesta della comunità gay locale in ricerca di un simbolo (a quei tempi il triangolo rosa non era ancora diffuso). Baker disegnò una bandiera con 8 strisce (successivamente sei) colorate: rosa (per il sesso), rosso (per la vita), arancio (per la guarigione), giallo (per il sole), verde (per la natura), turchese (per l'arte), indaco (per l'armonia) e viola (per lo spirito). Infatti questa bandiera sventolò per la prima volta a San Francisco nella marcia del Gay pride del 25 giugno 1978.

Comunque al di là di chi sia stato il primo ad ostentare tale simbolo resta il fatto incontestabile che si presenta come il più adatto a rappresentare un idea, oggi molto in voga, secondo la quale non ci sarebbe alcuna verità assoluta: tutte le opinioni hanno la medesima dignità e quindi meritevoli di spazio. Secondo questo tipo di idea per esempio è possibile mettere sullo stesso piano partiti politici o gruppi culturali che rivendicano, legittimamente, la difesa della dignità della donna, e gruppi, come è accaduto recentemente in Europa, che rivendicano la depenalizzazione dei reati di pedofilia. Si tratta ovviamente di aberrazioni possibili, solo all’interno di una mentalità relativistica come quella che caratterizza le nostre società occidentali.

La bandiera arcobaleno è una valida sintesi per rappresentare questo sincretismo; infatti l’arcobaleno nel New Age rappresenta il passaggio dall’umano verso (l'ipotetico) super-uomo divino senza morale. Sul ponte dell’arcobaleno (nel senso induista: Antahkarana) avviene l’unione di Atman e Brahman, dell’uomo singolo e dell’Energia cosmica (Dio). L’unità quindi è raggiungibile attraverso una sintesi, un’armonia e una tolleranza globale fra le diverse filosofie, ideologie e religioni. Così per loro la "pace" nell'annullamento sarà possibile.

Il ricorso a quelle filosofie orientali, che estrapolate dal loro contesto storico- sociale- economico-religioso e sintetizzate dalla New Age, si inserisce perfettamente nel contesto occidentale, preoccupato di marginalizzare il discorso sulle sue autentiche radici,
finisce per assumere come categoria fondamentale il relativismo etico imponendo al mondo culturale politico sociale e religioso una nuova forma di “dittatura”... il qualunquismo repressivo.

Edited by Aloysius70 - 10/2/2014, 14:19
 
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Stella Argenti
view post Posted on 10/2/2014, 17:47     +1   -1




"Sul ponte dell’arcobaleno (nel senso induista: Antahkarana) avviene l’unione di Atman e Brahman, dell’uomo singolo e dell’Energia cosmica (Dio). L’unità quindi è raggiungibile attraverso una sintesi, un’armonia e una tolleranza globale fra le diverse filosofie, ideologie e religioni. Così per loro la "pace" sarà possibile."

e' proprio questo quello che ho letto nel libro della Bailey...allora l'ah ripreso dall'induismo e no se l'e' inventato lei...

Grazie per le considerazioni storiche :)
 
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8 replies since 8/2/2014, 18:33   501 views
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