Anello di sosta forum

Perché rido quando capitano le disgrazie agli altri?

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Marcvs
view post Posted on 6/1/2014, 18:12     +1   -1




Cioè non è una questione di cattiveria, ma una reazione spontanea: quando una persona scoppia a piangere mi si stampa sulla faccia un sorrisino malizioso, e il dispiacere lo provo molto dopo.
Avete presente quelle persone che cacciano fuori grida di allarme, le loro faccie impanicate... beh a me viene la ridarella, un po' come ai bambini che per cercare di fargli ridere si simula una caduta. Sto cominciando a preoccuparmi seriamente perché non è molto normale e la gente potrebbe insinuare altro...
 
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view post Posted on 6/1/2014, 19:01     +1   -1
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Imperatrice della bambagia!

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Dipende per cosa si ride, diciamo che di solito è una reazione naturale. Il cervello umano tende a sdrammattizare le cose non esageratemente gravi che non succedono a noi in prima persona. La famosa risata quando si scivola sulla buccia di banana egli altri si fanno male ne è un chiaro esempio.

se invece uno perde una gamba e tu ridi...eh li forse la tua reazione di difesa nella presa delle distanze è un po' fortina.
heheeheh

Sara
 
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Marcvs
view post Posted on 6/1/2014, 23:11     +1   -1




Non mi è ancora capitato di trovarmi in una situazione molto grave... ma non lo so, è tipo una reazione non proprio breve, insomma. Più ci penso a quello che è successo e più mi viene da sorridere: che ne so, una volta la mia prof ha avuto un attacco epilettico talmente forte da scambiarlo perun ictus. E quasi tutti i miei compagni erano spaventati e shockati, mentre io cercavo di trattenere questo slancio esilarante.

Poi l'altra sera un'amico mio s'è sentito male per l'alcol e c'avevo sempre sta risata... non è tanto normale secondo me
 
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pescetoro
view post Posted on 7/2/2014, 15:47     +1   -1




Ciao, io sono nuovo ma provo a proporre uno spunto come motivazione.
Premesso che di spiegazioni ce ne potrebbero essere sicuramente infinite,
personalmente credo che possa nascondere una sorta di cinismo.
Allo stesso tempo razionalmente si può benissimo essere in contatto con la realtà,
i propri ideali e una coscienza anche marcata, ma emozionalmente io la vedo così
 
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bullex
view post Posted on 13/4/2014, 12:41     +1   -1




Non so come tu faccia. Cioè va contro la natura umana che aiuta di fronte ad una situazione di difficoltà. Non saprei proprio
 
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donna lunare
view post Posted on 25/4/2014, 08:00     +1   -1




Mi fai venire in mente la morte di mio padre. Ero piccola, poco più di due anni, e di fronte a mia madre che piangeva e alla notizia della morte, scoppiai a ridere e a saltellare giocosa. Mia madre mi mollò un severo ceffone, e lì scoppiai allora in un pianto disperato.

Si tratta di reazioni di difesa di fronte a sofferenze dalle quali vogliamo prendere le distanze e che neghiamo. Ovvio però che io ero troppo piccola, inconsapevole della gravità degli eventi e del senso che i comportamenti miei e degli altri potessero avere. Si trattava inoltre di un padre che adoravo, non di uno sconosciuto.

Prova a metterti al posto degli altri (chiamasi empatia): come reagiresti tu se, in preda a disgrazie e sofferenza, vedessi la gente attorno scompisciarsi dalle risate? Ti farebbe piacere? Forse basterebbe questo per evitare che questo tuo comportamento dilaghi in maniera incontrollata. Non so...
 
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view post Posted on 25/4/2014, 14:50     +1   -1

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Non so' se sia una situazione simile, ma ricordo anni fa, quand'ero molto giovane. Quando si andava al cinema e c'erano delle sciene molto tristi, dove la maggioranza scoppiava a piangere, oppure dovevi fare uno sforzo enorme per trattenere le lacrime dal dolore e dalla commozione...beh, c'era sempre qualche gruppetto, generalmente erano ragazzi giovani, che rideva alla sciena. Ma sapevamo tutti, che in realta' era un modo che indicava un grosso disagio. Forse, in parte, non volevano piangere per non apparire meno 'uomini', ma credo si trattava di un loro disagio profondo perche' era una cosa troppo triste...
Ai tempi d'oggi, noto a volte questo atteggiamento anche in certe ragazze giovani. In realta', sembra assurdo, ma indica che sono molto sensibili, tanto che il disagio fa assumere atteggiamenti di difesa (come diceva donna lunare).

Comunque, il fatto di essere coinvolti molto emotivamente in certe sciene reali (o meno), che hanno un impatto importante sulla nostra sensibilita' soprattutto dopo l'accaduto, credo che non sia cosi' illogico. A volte, magari, a casa o in solitudine riflettiamo sulla ''sciena'' e, questo potrebbe ritardare un po' l'apertura a certi sentimenti, che vogliamo nascondere.
 
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6 replies since 6/1/2014, 18:12   292 views
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