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Maledizioni transgenerazionali - soluzioni?

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Ellediluce
view post Posted on 30/10/2013, 01:15 by: Ellediluce     +1   -1
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Guarda Malena,
capisco bene che questo argomento ti tocca in prima persona
ed avverto un certo atteggiamento concitato tipico di chi e molto coinvolto in una determinata situazione.
Credimi, non è mia intenzione ironizzare o sparare cavolate o cattiverie gratuite,
io dico solo la mia,
il più delle volte cerco di spiegarmi al meglio...
a volte non ci riesco.

innanzitutto, ritengo di essere libero di credere ciò che meglio si avvicina alla mia sensibilità,
libero di farmi l'idea di una persona, di una situazione, di un contesto...
di rimanere fermo sulla mia idea o di cambiarla tutte le volte che lo ritengo opportuno.


ora che mi hai elencato le vicissitudini della tua famiglia,
capisco più che mai che non mi ero sbagliato affatto
attribuendo queste SFORTUNE, (come le chiami tu),
alla mancanza di un buon modello...
appunto tua nonna.

Molto probabilmente se è rimasta accanto a tuo nonno non è stato solo per amore dei figli,
i tempi erano diversi,
una donna non poteva stare sola in una casa senza un uomo altrimenti era sulla bocca di tutti,
certamente questa sua scelta,
quella di subire, (perché di scelta si tratta)
è stata quanto mai condizionata da vari fattori quali,
la mentalità del tempo, il luogo di provenienza, il contesto familiare,
il fattore di scarsa emancipazione delle donne.

Tuttavia, non credo di sbagliare,
un marito che ti picchia... certamente non ti ama.
questo valeva ieri e vale anche oggi tanto che se passi da un consultorio familiare
ci trovi 200 manifesti contro la violenza sulle donne,
e tutti indirizzano la vittima a denunciare il persecutore,
ogni singola frase è scritta nera su bianco per far maturare una scelta difficile,
quella di abbandonare l'uomo che ti percuote e ti fa violenza.

Tua nonna, se anche non fosse una donna dal carattere forte,
ha comunque fatto la sua scelta.

poteva scegliere di denunciare il marito, abbandonarlo per esempio,
scappare e portare i figli con se, o lasciarli con il padre e cercare di rifarsi una vita,
provare la vergogna del chiacchiericcio e la solitudine dell'emarginazione.
lei ha scelto di rimanere accanto al marito e di portare questa croce.

non posso essere io a giudicare la sua scelta,
io stesso non saprei cosa avrei fatto al suo posto,
ma non posso mancare di obbiettività,
certamente un pensiero lo avrà maturato tua nonna...
da questo pensiero ha partorito la sua scelta.

Da qui si capisce che il modello di donna martirizzata ha avuto un effetto "transgenerazionale".

non mi va di analizzare tua madre e le tue zie,
immagino tu possa notare da sola che nessuna di queste donne
ha avuto un rapporto paritario con il suo uomo.
O dominavano o erano dominate...
purtroppo alle volte non si sceglie nemmeno,
si ha un esempio ed è quello che vale.
peccato che non tutti gli esempi siano dei modelli da seguire alla lettera!

ti abbraccio
 
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20 replies since 22/10/2013, 12:52   1733 views
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