| La sua natura estroversa e pacifica affonda le proprie radici nella gioia di vivere, si manifesta nel piacere di godersi la vita in tutte le sue forme.
La prima simbologia di Giove che scaturisce da questo quadro è quella di oralità:questo pianeta corrisponde al cibo e , per analogia, alla bocca e alla papille gustative (Toro).
Sempre per il suo incastro esaltativo nel Toro, simboleggia la vista, e quindi l’immagine di sé,l’obbiettivo,e diventa importantissimo in temi di registi,fotografi ecc.
Giove propone un modo di vivere pacioso,caldamente partecipe alla vita,materiale,vorace e consumista,che si regge sulla sicurezza e stabilità economica e può nutrirsi a volontà.
È implicito,a questo punto,l’edonismo,la’more per la vita comoda e facile,la ricerca continua del benessere,che può sfociare di possessività o di avidità assai marcate.
Giove determina quindi, una notevole fiducia nelle proprie possibilità che,associata alla perenne volontà di allargare (non dilatare che è invece simbologia di X Probabile Eris) sempre più confini dei propri possedimenti,può condurre (insieme al suo alleato Nettuno) al desiderio di ampliare sempre di più i propri orizzonti e di andare sempre più lontano.
Da qui derivano le tendenze didascaliche e paternalistiche di questo pianeta che simboleggia la parola, ed è molto rilevante in temi di oratori,filosofi,docenti universitari ecc.
La natura di Giove, e dunque ampia,maestosa,imponente,benevola anche se, con particolari lesioni,può scatenare un desiderio di possesso insaziabile oppure forme di pessimismo o continue lamentele.
Da Giove dipende il nostro maggiore o minore grado di simpatia, o eventualmente fascino personale,che può facilitare la strada verso il successo è,insomma,il ponte fra noi e il mondo circostante.
Sottolineo il fatto, che al contrario come cita o fa pensare la tradizione che dal momento che Giove dipende il nostro atteggiamento verso il denaro, se nel tema natale esso è positivo difficilmente ci suggerirà l’acquisizione di grandi ricchezze,ben si un modo sereno di godersi il denaro,di guadagnarlo e di spenderlo, se invece Giove è afflitto può favorire il bisogno di aumentare sempre di più il proprio patrimonio,associato ad una scarsa capacità di goderne i benefici.
Sotto la Simbologia di Oralità, questo pianeta, impronta tutto quello che nutre il soggetto, sia nel senso di alimentazione, sia quello che nella vita ci porta al benessere e ci nutre di tali situazioni, quindi, ci riporta la denaro e a tutti i bene materialistici che possono portare al benestare e alla capacità di portare a se una circostanza di favoreggiamento.
Giove è anche parola, se dovessimo accostarla al nutrimento, allora ci riporta che tale pianeta spiega come noi parliamo e ci nutriamo delle filosofie, ma qui bisogna aprire una parentesi.
La Filosofia, e ben diversa dalla religiosità che viene attribuita al tale pianeta.
Solamente con Nettuno (spiritualità) la parola di Giove, grazie alle divergenze delle razze (X Probabile Eris) allora impronta una capacità paternalistica pontificante, dove potrebbe creare personaggi religiosi, ma tale pianeta (Giove) non produce la religiosità, argomento completamente fuori luogo per questo pianeta che desidera tranquillità, gioia e abbondanza.
Insomma, tale pianeta, in se, è molto materialistico, anche se, impronta una grande natura bonaria e innocente, vera, perché non conosce la capacità di porsi domande e di vedere cosa c’e’ di nascosto (la generosità invece e di (X)).
L’immagine, altra simbologia di questo pianeta, ci porta a comprendere come ragiona questo pianeta.
Giove, possiede una grande memoria “fotografica”, quello che vede è importante ma difficilmente vede cosa c’e’ dietro (asse Toro/Scorpione) trovandosi poi a diverse cantonate, dovuto sia alla sua natura bonaria e ottimistica, sia perché, appunto non vede oltre.
Ma la simbologia di “immagine” di Giove, comporta a un’altra particolarità, infatti e grazie all’analisi di questo pianeta che ci evidenzia cosa facciamo vedere agli altri, la nostra immagine esterna, quello che proiettiamo e raffiguriamo per gli altri (ma non la nostra vera essenza).
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