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DOMANDE SUL METODO MORPURGO

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-Antares-
view post Posted on 10/5/2010, 15:48 by: -Antares-     +1   -1




Al Rami, sarò duro di comprendoria, ma credo proprio che non riusciamo a collimare il discorso giacché sembra proprio che parliamo due lingue diverse.
Per il discorso delle case il nesso esiste e come a mio parere grazie alla correlazione numerica dei segni con le case stesse, che partendo dall’antichità con meno case di dodici, poi l’entrata anche delle ventotto case definite dimore lunari e cinquantadue se non erro delle case a dimore solari, con il passare dei secoli gli astrologi del tempo hanno ricostruito la simbiosi tra case e segni portandole a dodici.
Per quanto le case (almeno per quanto mi riguarda) non sono i segni e i loro archetipi non sono gli stessi dei segni, possiedono una simbiosi tra segno e settore della casa.
La relazione tra le case e i segni comprendono la numerazione del dodici, poi sicuramente, esisterà anche chi userà ancora le otto case, oppure come astrologi che utilizzano la visone eliocentrica, che usano solo tre cuspidi (se non ricordo male) a me non interessa.
Quello che si usa tra gli astrologi odierni sono dodici le case e che questi usino sistemi differenti di domificazione sempre dodici, i settori sono che si collegano ai segni .
Lo zodiaco che si può definire Aurea delle terra e fissa, si combina con uno zodiaco mobile definito case che sono dodici (chiamati nel mondo).
La questione che queste case (se si usa il sistema Placidiano o qualunque sistema temporale , semi temporale o spaziale) non riesco proprio a capire dove sia questo problema, il motivo degli spazi ineguali non possiede rilevanza sul fondamento della struttura della domificazione che ti ripeto, se dobbiamo valutare il Placido, notiamo che ogni casa corrisponde a due ore temporali eseguendo cosi una decodificazione si spazi uguali dettato dal movimento diurno, ma la stessa cosa è definibile per altri sistemi di domificazione, persino il Krusinski (ma non il Koch).
Purtroppo se per te non basta la relazione tra casa e segni e pianeti non so che cosa dire …..
Il discorso sulle case, invece, cambia sulla validità di quale potrebbe esser la migliore o quella vera.
All’oggi la più usata in Europa è quella Placidiana che per quanto esisteva già prima del Monaco Placido, fu stata abbandonata per poi esser ripresa da lui.
Questa Domificazione, probabilmente è giunta fino a noi per il legame della tradizione Tolemaica che per quanto Tolomeo non costruiva le case, ma evidenziava i punti cardinali, parlava delle case di uguale ampiezza ma in seguito identificava le case con gli orari.
Probabilmente è questa la ragione che all’oggi usiamo per abitudine o imposizione tale domificazione, mentre Morin, definì quella del Regiomontano.
Probabilmente, la vera domificazione delle case non è ancora stata scoperta e semplicemente per abitudine usiamo quella temporale del moto diurno con tutti i suoi handicap, ma questo non vuol dire nulla perché in un modo o nell’altro, qualunque sia il sistema di calcolo (comprese le domificazioni più recenti) si compongono a proiettare dodici cuspidi in simbologia ai dodici segni e questo a me basta, e queste mancanze ,che rilevi ,o queste incongruenze, proprio non riesco a vederle.
Ripeto, probabilmente sarò tardo e come disse Lisa Morprugo, Il Sole in Sagittario, e forti valori Gioviali come il mio tema astrale (Sole in Sagittario e Giove in Toro), specialmente con il rapporto Mercurio / Giove, mi rende notevolmente minchiopatico e cosi non riesco a vedere quelle minuziose virgolette (o addirittura parentesi) che mi pestano il naso .
Il fatto delle orbite vedrò di spiegarmi meglio.
Ogni astrologo attribuisce un’orbita di tolleranza, di solito, anche qui, impariamo a memoria da altri che una congiunzione ad esempio è massimo fino 10° ecc.
Ma stando alla ricerca dello studioso prima citato da me (che non ricordo il nome ma correggo che non è Tedesco(appena ritrovo l’articolo lo riporto)) lo studi fu stato riguardo al moto planetario in base agli aspetti definiti maggiori, dove la vibrazione iniziava a farsi sentire debolmente (come se stesse nascendo) a 15° di distanza all’orbita esatta, e l’influsso iniziava a esercitarsi molto debolmente a 12° per poi ampliarsi fino all’esatta orbita d’aspetto.
Per me questo la dice alla lunga riprendendo la teoria dell’astrologo Robert Hand individua gli aspetti come dei rumori e che tale influsso è uguale per ogni aspetto dando una tolleranza di 6° di base.
Lo studio effettuato sulle frequenze dava quindi che l’aspetto nasce a 15° ma è in formazione e non può creare nulla, arrivando a 12° la vibrazione iniziava ad aumentare debolmente e quando arrivava a 6°la vibrazione, era già in grado di esercitare influenza.
Che io dica che l’aspetto di sestile a 4° di orbita è solo indicativo perché è chiaro che possono esserci altri fattori che faccia sentire l’aspetto anche a 5° o addirittura a 6°
Ma il fatto, che in un tema non parli di un sestile tra due pianeti a distanza di 6° dall’orbita esatta, non la espongo per il motivo che non si sta sentendo ma non che non esiste, perché la vibrazione è già esistente ma troppo debole perché influenzi
Quindi, è inutile che io affermi che le orbite planetarie sono di 12° quando tutti sanno, che il contesto del tema astrale ci permetterà di riconoscere se degli aspetti si stanno esercitando oppure no, se ampliare delle orbite oppure ristringerle in base alla dignità e posizione dei pianeti.
Perciò, anche qui, non vedo l’attinenza a sollevare che lisa Morpurgo o io o un’altra persona a dichiara di valutare tali orbite planetarie che sono la media più usata .
Io non sono Lisa Morprugo e non posso ragionare con la sua testa, ma sicuramente (e ne sono convinto) essendo stata una donna molto razionale sul concetto astrologico e una grande ricercatrice delle idee le aveva in mente per quanto, durante il corso della sua vita non ha potuto o voluto divulgarle per via dei pochi studi di ricerca in merito all’argomento orbite planetarie.
Potresti proporre il tuo discorso sulle case e sulle orbite planetarie direttamente agli allievi dell’astrologa, magari direttamente a Massimo Michelini (allievo che è stato molto vicino all’astrologa) magari nel suo forum della rotta di Ulisse, esprimendo la questione numerica del dodici che non si allaccia sull’ampiezza delle case e delle orbite planetarie.
Come avari potuto notare, per quanto m’indirizzo sul loro percorso, ho idee più elastiche almeno sulla pratica di certe tecniche di previsione, mentre loro, sono molto più capaci e appropriati a darti questo genere di risposte giacché si applicano anche a fare ricerche specifiche.
Un saluto
Andrea
 
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8 replies since 9/5/2010, 12:08   474 views
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