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DOMANDE SUL METODO MORPURGO

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Al Rami
view post Posted on 10/5/2010, 12:11 by: Al Rami     +1   -1




CITAZIONE (-Antares- @ 9/5/2010, 20:47)
Credo che ci si arrocchi su punti inesistenti quello delle oribite planetarie di tolleranza, non posso che ripetere quello che ho esposto precedentemente.
Il fattore delle orbite planetarie è arbitraria secondo l’uso ed esperienza dell’astrologo perché possiedono varianti in base alla locazione dei pianeti rispetto ai segni e alle case, le loro dignità ecc, sono varianti che fanno mutare e spiegano i perché di certi relazioni tra pianeti e no.


Allora provo a spiegarti la cosa in modo diverso, sperando di non costringerti ancora a ripetere quanto detto. La stessa cosa vale per me: anche io non voglio ripetermi e per questo cercherò di trovare argomentazioni che ti facciano capire l'importanza del mio concetto. Se a te sembra che voglia arroccarmi su punti inesistenti, a me pare che sia tu a non volerli vedere. Però se credi siano inesistenti, non cercherò a tutti i costi di farti cambiare idea anche perchè le cose non mi cambiano. Ovviamente le mie affermazioni nascono con l'obbiettivo di evolvere ulteriormente le mie conoscenze, attraverso la messa in discussione di alcuni punti cardine delle diverse scuole. Però da tutta questa storia potrebbe anche venire fuori che mi sbaglio ma che comunque sarò cresciuto intellettualmente e culturalmente.
Veniamo ai fatti: mi confermi che il fattore delle orbite è arbitrario. Mi confermi che esistono motivazioni diverse sul restringimento o meno dei gradi di tolleranza. Però dici che non esiste alcuna relazione tra il concetto delle orbite e, per esempio, i dodici segni zodiacali. Secondo me, vi sono delle forti relazioni invece. Si tratta di un sistema cosiddetto a "cascata": Lo zodiaco è dato da una base numerica di 12 elementi come ben sai. Questi 12 elementi attraverso un sistema logico matematico ci portano a definire aspetti angolari basati sui multipli di 12 così come ha stabilito la logica morpurghiana. Scendendo ancora più in profondità, questi aspetti dovrebbero rispettare sempre la stessa regola: quella che anche le orbite DOVREBBERO essere subordinate alla suddetta regola. Ciò non accade. E sai perchè? Me lo hai detto tu stesso: la realtà pratica dimostra che le orbite dei pianeti dipendono da autore ad autore, in base alla loro esperienza. E non ti sfugge per esempio che l'esperienza di altre scuole è quella che anche il semi e sesquiquadrato funzionano?
Quindi se diverse scuole applicano orbite in base alla loro esperienza, se qualcuno applica un sistema di domificazione che crede funziona più di altri (in base alla propria esperienza) se qualcuno usa i semi e i sesquiquadrati perchè in base alla loro espereinza funzionano, significa che: ognuno applica quello che vede funzionare.
Venendo al dunque: se attraverso un sistema logico avete definito che c'è una relazione tra i dodici segni e gli aspetti, per quale motivo non dovrebbe esserci una relazione tra aspetti e orbite? Ciò fa riflettere molto e ci proietta a prendere in considerazione diverse ipotesi:
1) è possibile che esista una relazione ma che sia stata tralasciata (per noncuranza, o per mille altri motivi che non pretendo di discutere perchè non conosco)
2) non esiste alcuna relazione e ciò lascia sott'intendere che POTREBBE non esistere alcuna relazione nemmeno tra i 12 segni e gli aspetti angolari, e che questi ultimi di conseguenza non avrebbero alcuna relazione con le orbite.

Asserire che le orbite non c'entrano nulla con gli aspetti è un po' frettoloso: noi non sappiamo in effetti se esiste una qualche relazione, nesso e di che tipo sia! Quello che possiamo ipotizzare è che se c'è un legame tra segni e aspetti, ci deve essere anche un legame tra spetti e orbite. E' logico. tu dici che sono due cose diverse; ma sono due cose diverse anche i dodici segni se messi in confronto agli aspetti angolari, con l'unica differenza che in quest'ultimo caso cia avete trovato un nesso. Più chiaro e logico di così non si può.

Ora la critica sta nel fatto che: se l'esperienza dimostra che le orbite dei pianeti seguono regole diverse che dipendono da persona a persona, a questo punto, anche gli aspetti angolari veri e propri potrebbero dipendere da persona a persona! quindi se la regola sopracitata fosse vera, allora in termini pratici significherebbe che: un persona può avere un trigono tra due pianeti con orbite di 130 gradi (per esempio) e che potrebbe vedere funzionare un semiquadrato a 47 gradi (sempre per esempio).

Però tu non credi che la cosa possa essere possibile perchè la vostra esperienza dimostra invece che i semi e i sesquiquadrati non funzionano. Ho capito benissimo il tuo discorso. Quindi: sulla questione degli aspetti dovrebbe esserci obbiettività e leggi matematiche ben precise; e invece nella questione delle orbite no? Ma dove sta scritto? Questa è generalizzazione!

Noi non sappiamo se esiste una qualche relazione specifica che metterebbe in comunione tutti gli elementi dell'astrologia. allora, secondo questo principio, significa che:

1)esiste una relazione che unificherebbe ogni item zodiacale, ma non si basa su questoni di tipo numerico
2) che non esiste un unica relazione che unificherebbe ogni item zodiacale, ma che ne esisterebbero diverse, ognuna con le proprie regole, e da ciò desumeremmo che la base del 12 ha validità solo per definire alcuni item zodiacali e che dunque POTREBBE ANCHE NON ESISTERE alcuna relazione tra i 12 segni zodiacali e gli aspetti angolari. (cosa tra l'altro già confermata dalla mia espereinza personale; ma questo non è importante, altrimenti appare come se volessi "evangelizzare" qualcuno. )





Indipendetemente, il discorso orbite non centrano nulla sulla questione del dodici che semplicemente struttura l’identità e la struttura di risposta dello zodiaco secondo la base Morpurghiana.

se non C' ENTRANO nulla allora in via teorica non dovrebbe C' ENTRAR nulla nemmeno la relazione tra aspetti angolari e i 12 segni (come ho spiegato sopra). Se anche in un solo item zodiacale non vi è un legame univoco, vi è LA MANCANZA DI CONTINUITA' di un discorso. A meno che, come ho scritto sopra, questa mancanza di continuità sia soltanto fittizia perche dipende da regole che ancora non conosciamo.


La tolleranza non caratterizza la nullità della struttura perché non centra nulla, invece, centra la relazione dei gradi esatti e le rispettive relazioni tra gli elementi.
La Logica del dodice sta della quantità planetaria deli pianeti e delle case, non che di quali aspetti ma non delle orbite che non centrano nulla.

questo periodo è un po ingarbugliato. non lo capisco: la nullità della struttura di cosa? in relazione a cosa? non c'entra nulla con cosa? la quantità planetaria di cosa? in relazione a cosa?


Ritorniamo al discorso di prima…..
AL Rami, io potrei anche affermare che un’orbita planetaria di qualunque aspetto di tratti inizi a sentiri a 12° di distanza, e cosi faccio leva al desiderio di far collimare la numerazione e far cadere il discorso.

E infatti, è giusto che sia così! Se cercassimo di far collimare le cose, allora andremmo verso una direzione sbagliata. Quindi qui siam d'accordo.


Il discorso su questo parare e stato già affrontato da unricercatore tedesco (se non erro) in base alle vibrazioni planetarie come se fossere dello onde radio (che nella realtà in astrologia sono uguali o simili).
Il risultato della ricerca porto che un aspetto di qualunque tipo, iniziava a definire una lieve modifica a 15° per sntirsi di più a 12° e diventare significativa a interferenza verso i 6° fino all’appice dell’angolarità esatta per poi creare il flusso inverso.
Credo che dica tutto questa ricerca sulle radiazioni angolari planetarie.


Si, questa ricerca dice quali sono le regole che governano il funzionamento delle orbite dei pianeti, ma di certo non spiega se comunque esiste un NESSO che potrebbe unificare ogni songolo item! A questo ci avevi mai pensato?



Insomma, io posso dire 15° ma nell’interpretazione bisogna valutare quando la vibrazione è dale da poter assimilarsi, integrarsi e modificare certe vibrazioni di altri pianeti.
Quindi, è inutile che si esponga un’orbita di 15° per ogni aspetto quando poi è da 12 che inizia una salita della radiazione, bisogna valutare quando queste vibrazioni entrano in gioco per modificare o assimiliarsi con gli altri pianeti dano forma alla configurazione planetaria.
Per cui, il tuo discorso a mio avvico cade, perché si lascia sotto intendere, che resta all’abilità dell’astrologo a comprendere se l’aspetto sta entrando in gioco oppure no.


queste spiegazioni sono irrilevanti perchè mi stai spiegano cose che io già so, ma che non servono a nulla per spiegare SE ESISTE UN NESSO DIVERSO DALL'USO DEL 12 PER DEFINIRE OGNI ITEM ZODIACALE. E' normale! E' ovvio che le orbite han una regola tuttA loro, ed è proprio questo che mi convince sempre più che vi è una mancanza di continuità e collegamenti tra i vari item astrologici. E se vi è una disuguaglianza, per quale motivo io dovrei accettare un uguaglianza tra due item (cioè una regola comune SOLTANTO a due item su un numero di molto superiore?)?



Il discorso delle case cade anche qui per diversi motivi.
In antichità le case non esistevano, successivamente entrarono in gioco solo gli angoli cardinali, poi 12 case apparentemente uguali di 30° e insieme a quello quello delle 8 case.
Quello che conta è la quantità di case che sono 12 in attinenza con i sengni e i pianeti.

e perchè conta solo la quantità? dove sta scritto? chi lo ha deciso?

Parli di Placido e delle inregolarità delle loro ampiezze, ma attento Al Rami, perché ogni sistema di Case propone una regolarità reale e simmetrica in base alla latitudine riflessa all’eclittica.
Insomma le irregolarità sull’eclittica visibili da nostro punto d’osservazione (latitudine)non vuol dire che non possiedono un ordinamento, anzi, vedesi quello regiomontano che usa equatore riflesso all’eclittica che si basa di 90° esatti e equidistanti, il campano partendo dal primo verticale, mentre il Placido sussiste alla regolarita di 2 ore per casa essendo originato dal moto diurno e ogni 3 case rappresenta 6 ore di transito per diventare 12 ore e successivamente 24 ore (12*2).

Non disuto che possa esserci o non esserci un ordinamento. Io discuto semplicemente il fatto che le case non rispettano un estensione riconducibile al 12. Non è sufficiente sapere che siano 12 le case esistenti, per non considerare se esiste un nesso tra l'estensione e il numero delle case. (ovviamente quando parlo di nesso, mi riferisco non alla spiegazione mediante la quale quella cosa, quell'item zodiacale, funziona in quel modo; ma la relazione esistente tra due item diversi, proprio come il numero delle case messo in relazione agli aspetti angolari. sono due cose diverse che hanno un nesso comune. E tutto il resto????

Mi scuso se precendetemente possa esser sembrato male educato o aggressivo in risposta precedente.
Andrea

grazie per le scuse

 
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8 replies since 9/5/2010, 12:08   474 views
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