monica64 |
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| CITAZIONE (-Misha- @ 28/6/2012, 18:46) ci avrei visto meglio il mercante allora,per quanto riguarda il tramare...certamente se si tratta di una persona è donna Il mercante nn la vedo come persona negativa, piuttosto una persona che è abile nella parola e che sa vendere ghiaccioli agli eschimese. Quindi uno che usa la testa. E' un bravo pianificatore e usa la testa per escogitare come arrivare o come fare per ottenere. Nel contesto "obbligatoriamente" negativo lo si può relegare in quei personaggi che con astuzia e furbizia usano con maestria la parola e riescono ad intortarti il tutto senza che tu nemmeno te ne accorga. Se io dovessi avere una stesa che come inizio ha un MERCANTE seguito da BELVEDERE e poi chessò la PRIGIONE... ecco che in questo contesto il mercante lo vedo come in azione verso una determinata cosa che vuole, che attende da molto o che è lontana e sta trovando il modo per ottenerla o modificarla ma è bloccato. Ha uno scoglio che deve superare. E da qui ritorna in voga la sua logica, la sua mente, per riuscire a sbloccare il tutto. Nella Vera Sibilla, il mercante e il belvedere guardano nella stessa direzione mentre il blocco, ossia la prigione, guarda loro. E' chiaro che se in una stesa, sto povero cristo di mercante è sobbarcato da carte di picche - una peggio dell'altra - si arriva facilmente a pensare che sia un malandrino. Il tutto è da vedere nel contesto.
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