CITAZIONE
scusate , ovviamente il mio discorso non è chiaro , perchè il mio cervello va a mille, ed a volte mi è molto difficile stargli dietro.
Allora quello che intendevo dire è che io ho vissuto da studente , ovviamnete non per scelta, gli anni in cui non c'erano gli esami di riparazione, per come era la scuola in quegli anni non credo che la reintroduzione sia giusta, perché credo che se lo studente hai il dovere di studiare, il professore quello di spiegare, cioè quello di saper spiegare, se in ciò la scuola italiana è migliorata allora concordo, se non , mi sembra un ingiustizia, rispetto a coloro che come me hanno usufruito di tale "privilegio" anche se , per la qualità d'insegnamento, un privilegio non mi pare proprio
Da quanto ho capito, prima della reintroduzione degli esami di riparazione obbligatori a inizio anno, si poteva scegliere liberamente quando recuperarli. Ma in ogni caso bisognava recuperarli, o sbaglio?
Il fatto di doverli recuperare subito aiuta a non trovarsi l'ultimo anno di superiori con un sacco di debiti da "saldare" (cosa estrema ma non troppo rara, suppongo), un'impresa difficile che questi ultimi provvedimenti aiutano ad evitare. Credo che l'obbligo di scremare i debiti da subito vada in favore degli studenti e quindi il tuo, Riki, non era necessariamente un privilegio, ma, semmai, un'arma a doppio taglio.
Inoltre, studiare ciò che si è fatto nell'anno appena trascorso a causa di un debito, aiuta poi anche nell'anno a venire perché ci si ricorda bene gli argomenti: aiuta (in materie come, ad esempio, matematica o filosofia o storia o lingue antiche) a non perdere il filo. Spesso chi non ha avuto debiti si dimentica parecchio, se non tutto, di ciò che è stato fatto l'anno precedente.
CITAZIONE
che brutta cosa, se è solo una materia, questo meccanismo non loo condivido affatto
beh, ovviamente parlavo di materie così tipo una lingua aalo scientifico o matematica al classico, se non ti entra in testa, non ti entra
Questo è un altro discorso, molto più condivisibile.