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L'individuo il cui numero d'espressione è quello dell'universalità, è virtualmente eccezionale. Diciamo virtualmente, in quanto bisogna tener conto di tutti i fattori del suo tema aritmomantico per sapere da quale parte egli farà pendere la bilancia. In effetti, è capace del meglio come del peggio. Ciò non significa che possa essere cattivo, tutt'altro. Fondamentalmente, qualunque siano le sue tendenze, è buono, sensibile e generoso. Durante i primi 30 anni di vita circa, soltanto coloro che lo conoscono bene, che gli sono intimamente vicini, sanno svelare la potenziale ricchezza delle sue qualità umane che, si può dire, escono dall'ordinario, tanto sono belle. Qualità che dovrebbero essere comuni a tutti, ma siccome non accade esattamente così, ci sembrano sempre preziose quando un essere ne è dotato e le esprime. Sono la sua comprensione semplice e naturale delle cose e degli altri, il suo giudizio pieno di buon senso, la sua tolleranza, la sua saggezza che affiorano anche nel più piccolo dei suoi atti. Certamente, come abbiamo precisato, queste qualità non sono completamente rivelate e realizzate in lui nei primi anni della sua vita e, a volte, egli non le coltiva e non le sfrutta veramente come dovrebbe o potrebbe. Questo però non gli impedisce che siano sempre presenti in lui, anche solo come tela di fondo. Ad esempio, lasciandosi spesso influenzare da altri o rendendosi vittima della sua eccessiva sensibilità, le sue azioni o reazioni nella vita non sono sempre l'esatto riflesso di quello che lui è, ma anche quando dovesse mancare di volontà e di coraggio, e si mostrasse vulnerabile, iperemotivo e suscettibile e commettesse degli eccessi dovuti a debolezza, comunque conserverebbe sempre la mentalità di un individuo dal carattere improntato a una grande bontà d'animo, che non è mai falsa, in quanto egli è sempre attento al benessere e alla felicità altrui. La sua natura lo costringe però spesso a vivere in diversità, fuori dalle norme o in maniera totalmente marginale, non per sua scelta, ma per necessità. Essenso quello che è, non rientra in alcuna categoria sociale. A suo modo, è un uccello raro che può vivere da artista. Oppure, si dedica ai diseredati, a coloro che soffrono, che sono rifiutati, o agli sfortunati. Non agisce mai per provocare, ma semplicemente perchè non può restare indifferente alle difficoltà altrui. Può anche scegliere di ritirarsi dal mondo, vivere come un eremita o come un misantropo, dedicarsi a un'unica passione durante tutta la sua esistenza, oppure essere contraddistinto da un talento o da un dono unico che, anche in questo caso, lo obbliga a seguire una sola via per tutta la vita. Infine, può anche optare per la vita religiosa, ma più spesso, malgrado la sua bontà e il suo senso umanitario, si ha la sensazione che qualcosa di lui ci sfugga, che sembrri inaccessibile, indefinibile e pertanto affascinante.
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