| Carissimi… è un po’ che non scrivo (lavoro! Evvai!!!) ma quello che mi è successo la settimana scorsa credo proprio meriti di essere condiviso.
Dunque, premessa. Mi è già capitato di avere sogni lucidi, ma con una frequenza di uno massimo due all’anno; ammetto che ogni volta ero un po’ spaventata però, ovviamente, la cosa mi intriga parecchio. Credo che il sogno lucido si possa definire, almeno secondo la mia esperienza, una sorta di via di mezzo tra il sogno vero e proprio e lo stato di veglia. Paragonando ‘l’addormentamento’ ad una immersione subacquea, si è svegli sulla barca, e in fase REM quando sì è già sul fondo (dopo essere scesi ad occhi chiusi senza aver visto nulla) quando ci ritroviamo in mezzo a tanti pesciolini colorati che ci possiamo solo limitare a guardare. Il sogno lucido lo classificherei come il fermarsi a metà strada mentre si sta scendendo e poter improvvisamente aprire gli occhi e, soprattutto, poter interagire lucidamente con quanto ci circonda. Nel sogno normale spesso subiamo ciò che accade, non possiamo scegliere questa o quella situazione, e a volte la nostra stessa reazione (ammesso che siamo noi i protagonisti, perché spesso non è neanche così) è sgradevole, imbarazzante, ‘nuda’: siamo vittime del nostro stesso subconscio, che ci costringe a vedere ciò che non vogliamo capire – la lezione è spesso utile, ma al risveglio ci sentiamo malissimo ben consci che, se avessimo potuto controllare la situazione, non avremmo mai fatto e vissuto quelle cose. Il sogno lucido è un’esperienza completamente diversa. Siamo noi stessi, ben consapevoli di stare sognando (io so anche che ora è della notte, che sono nel mio letto e percepisco la mia posizione corporea precisa). E sono perfettamente consapevole di ciò che accade, e posso instaurare un dialogo perfettamente normale e lucido con chi mi si palesa davanti, di volta in volta. Esattamente come farei da sveglia (mentre, se sto sognando normalmente, col cavolo che riesco a fare e dire quello che vorrei se fossi cosciente) Un esempio per capirci? Se sognassi un esame (e il mio inconscio mi vuole dire che sto attraversando un periodo di insicurezze) probabilmente farei scena muta anche su domande semplicissime. In un sogno lucido risponderei tranquillamente a tutto ciò che so senza problemi. E’ come un perfetto videogioco: il giocatore siete voi stessi lucidi e attenti alle sfide che via via il pc vi presenta senza poterle prevederle. E potete vincere, perché state usando tutta la vostra attenzione e libertà decisionale. Vogliamo chiamarla realtà virtuale?....
Tornando alla cronaca, due domeniche fa mi è successo di nuovo. Era parecchio che non mi accadeva, e mi rendo conto cquando sta per succedere perché è una sensazione fisica molto precisa e forte: sono rilassata nel letto (mattino presto, quando sono già abbastanza riposata) ma comincio a sentire formicolii in tutto il corpo, finchè non sento di essere bloccata in quella posizione e il cuore parte a battere all’impazzata. Una mia insegnante di medianità ci diceva che la tachicardia è il segnale di una entità vicina che desidera entrare in contatto. Quindi mi sono messa ‘in ascolto’ di buon grado: “ok, ci sono: che volete dirmi? Chi c’è?...” Mi sono trovata improvvisamente di fronte ad un ragazzo di colore, che ‘faceva le carte’. “Perfetto, - mi sono detta - questo è proprio il tipo giusto a cui fare le domande che mi interessano”. E gliele ho fatte. Lui, che assomigliava sempre di più al Don Nascimento della Wanna nazionale, è partito in quarta, non solo dicendomi cose orribili, ma facendo previsioni nefande e terrificanti, ha fatto volare il mazzo da tutte le parti e poi… ha cominciato a provarci (sì, sì, in quel senso). Mentre ‘sto ****** tirava le tende per preparare l’alcova mi sono svegliata, delusa e arrabbiata. Ma come, mi capita così di rado di riuscire a raggiungere questo stato di trance e si presenta un cretino? Giorno dopo… stessa ora, iniziano gli stessi sintomi (due volte in due giorni??) ma questa volta sono più prudente, e mi dico ‘solo qualcuno che conosco, grazie’. Mi ritrovo nell’ingresso di casa, guardo fuori dalla finestra per vedere chi deve arrivare e vedo il volto di mio padre. Sono contenta: è morto da più di venti anni, non avevamo un gran rapporto ma ultimamente stavo cercando di far pace, e le rarissime occasioni di contatto (che comunque ci sono state) sono un’occasione in più per mettere assieme qualche pezzo. Corro dalla finestra alla porta, per farlo entrare e… non è più papà. Il bastardo si era messo una maschera per ‘farsi aprire la porta’ e una volta dentro ha cominciato pure lui a sfottere e dirmi cose pesanti… era vestito con un completo scuro, a righine sottili, cravatta in tinta viola e camicia scura. Capelli nerissimi tirati indietro col gel (spero vivamente non unto): un mafioso anni ’40 fatto e finito. Che nervi… ma ho reagito: l’ho preso per il suo orribile bavero a strisce, l’ho sbatacchiato con tutta la forza che avevo e l’ho buttato fuori da casa mia a calcioni. Accidenti che sfortuna: due contatti e entrano due baronti!!!!! Ma porc… Terzo giorno: è pomeriggio, sto dormicchiando sul divano e sta per succedere per la terza volta (!!!) sento il corpo che si irrigidisce ma il cervello è lucidissimo e inizio a pregare: un attimo prima di scivolare del tutto squilla il telefono e mi riprendo. Coincidenza? Chi avevo invocato come protezione ha evitato che mi accadesse qualcos’altro di deludente?... diciamo che mi è scattato il salvavita. Quarto giorno. Pomeriggio. Quarta volta. Cavolo! Peggio della tessera del cinema, con cinque ingressi! Parte il formicolio, il cuore pulsa all’impazzata (NB: sono sempre distesa, superrilassata… se per 4 giorni consecutivi ho di questi episodi di tachicardia mentre non sto facendo nulla sarei a rischio infarto – di mio ho dalla nascita la pressione arteriosa così bassa che il medico quasi non crede che mi regga in piedi). Prego di nuovo, e aggiungo la formula: “…voglio entrare in contatto solo con Esseri di Luce, Guide, Angeli e Entità Superiori” – non ho aggiunto ‘non voglio parlare con entità basse’ perché avevo la sensazione che solo nominandole, anche se in una frase negativa, le avrei stuzzicate. Il telefono non squilla, io resto in attesa. Sento distintamente che qualcuno o qualcosa mi sposta la coperta dai piedi, sento freddo e comincio a sentire rumore di passi nella sala, attorno al divano. Erano chiarissimi, non me li stavo sognando. Io sono sul divano, con un cuscino sugli occhi per favorire il rilassamento; vorrei toglierlo per vedere chi è ma mi è impossibile. Chiunque stia camminando lì attorno si avvicina e lo sento sedere vicino a me. Sento il cuscino del divano che si abbassa, il contatto tra le mie gambe e il suo corpo. Qui inizia a parlare e… ha la voce di mia mamma (vivente, sta benissimo e ci seppellirà tutti, N.d.A) Mi parla dolcemente, è gentile, forse mi appoggia una mano sulla coscia per tranquillizzarmi, ma francamente sono calmissima e serena anch’io (cosa che non ero certo nelle altre due volte). Le chiedo il nome, e mi dice ‘Rosa’. Qui emerge la mia lucidissima personalità idiota (che ho pure da sveglia) e le chiedo: “Rosa come colore o come fiore?”… percepisco che ci riflette un po’ (seriamente!!) e sovrappensiero aggiunge :”…però a volte mi chiamano La Rossa….” Spettacolo: Rosa La Rossa! Che nome! Mi piace, dev’essere simpaticissima!!! Ma la mia ‘ossessione’ è più forte di qualunque altra curiosità ed educazione più elementare e le dico che ho una domanda da farle, ma sono così ansiosa che temo la risposta… lei mi tranquillizza di nuovo, io gliela faccio e mi risponde con un sospiro (sono riuscita a stressare anche l'aldilà) “Sì, tranquilla. Tutto a posto”. Scoppio a piangere per la tensione che si allenta; lei si stupisce un po’ e le dico che piango perché sono felicissima…. Da Entità-donna pratica come dev’essere, risponde “bè, non sembra mica…” – se avessi potuto guardarla, sicuramente l’avrei vista inarcare un sopracciglio. La sento che inizia a parlare con qualcuno in cucina (!) si alza e va di là. Io mi sveglio del tutto e ovviamente non c’è nessuno, ma sono rimasta su di giri tutto il resto del giorno, e anche quelli dopo. Solo in un secondo momento ho fatto caso ad alcune cose: questo è accaduto mercoledì 8 maggio ’08 che è il ‘vero’ giorno della mamma (aveva la voce di mia madre, con cui ho qualche problema in sospeso… un invito chiaro e forte a risolvere?); la rosa non è il mio fiore preferito, per intenderci non lo dipingerei mai, ma è il fiore di maggio e della Madonna… e in questo mese ricorrono la maggioranza delle apparizioni in cui le rose sono quasi sempre presenti in un modo o nell’altro. Sia chiaro: non ho pensato neanche per un attimo che fosse la visita di qualcosa di super-sacro, ma mi è parso interessante notare questi dettagli dopo: non credo che il mio subconscio sarebbe stato in grado di metterli tutti insieme (soprattutto il discorso del fiore, sento la rosa molto lontana dal mio stile) – preferisco mille volte pensare di aver avuto il primo contatto vero con la mia Guida, che ha preso la voce di mia mamma per rassicurarmi e distinguersi profondamente dai due ***** apparsi in precedenza. Non so ancora se mi ha detto la verità, o se il mio desiderio inconscio di ottenere questa cosa è così potente da creare tutto questo nella mia testa… se fosse così, ho un cervello ben contorto!!!!
Cmq da allora non è successo più nulla, se non ‘segni’ durante il giorno, come sentire ‘Rosa’ come primo nome della giornata pronunciato in un discorso tra sconosciuti (il giorno dopo, mattina presto) o in diversi titoli dei giornali. (Vedo rose rosse dappertutto ma non fa testo perché sono tutte in occasione della festa di ieri).
Ora, tutte le volte che sto per addormentarmi dico a Rosa la Rossa che se mi vuole venire a trovare sono felicissima, ma sto attenta perché può essere pericoloso tenere aperto uno spiraglio: di roba brutta ce n’è a iosa ovunque. Ma se fosse tutto frutto della mia fantasia, perché non sono più in grado di replicare? Se non sono in grado di replicare a piacimento, è la prova che non mi sono immaginata tutto?
Come si fa a capire? (anche se era la mia Guida o un’altra presa in giro… dicono che un segno evidente è una grande sensazione di pace che si avverte dopo: ma io ero euforica!!)
Un abbraccio grande a tutte!!!
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