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Il culto dei morti nell'antico Egitto

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view post Posted on 16/11/2007, 11:56     +1   -1
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Imperatrice della bambagia!

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(di Annalisa Cameli)

Gli Egiziani credevano che la loro vita calma e ordinaria potesse continuare
dopo la morte, a patto che si osservasse attentamente un certo rituale che
aveva lo scopo di aiutare il defunto a compiere il viaggio da questa vita
all'altra.

[...]

All'interno delle piramidi vi sono iscritti i testi delle piramidi, raccolte
di storie che venivano recitate come parte del rituale funebre.

In principio la preoccupazione per la vita dopo la morte era legata solo
alla figura del re: poi, mano a mano, la credenza in un'altra vita fu
applicata non solo al re, ma anche a tutto il popolo fino a credere che il
semplice rituale di mummificazione e l'accompagnamento dei doni non
assicurassero al defunto una nuova vita.

Il defunto doveva subire un giudizio prima di poter essere ammesso alla vita
dopo la morte. Al momento del giudizio l'anima veniva "pesata su una
bilancia" e se la sentenza era favorevole, l'anima veniva accolta nel regno
di Osiride; in caso contrario, veniva consegnata ad un mostro, il divoratore
dei morti.

Testimonianza di ciò è il papiro di Hunefer, ove si vede il dio THOT (a
testa di ibis) che scrive il peso sul papiro, mentre ANUBI controlla la
bilancia. Il mostro AMENET è pronto a divorare l'anima, se questa non
dovesse superare il giudizio per il regno di OSIRIDE.

Dalla "Casa della Vita", dopo il rito della mummificazione, partiva la
processione funebre, composta dal sarcofago e da tutti gli oggetti che
potevano servire al defunto, come mobili, indumenti, gioielli, e barche (per
il trasporto all'aldilà).

Giunti alla necropoli, si procedeva al rituale dell'apertura degli occhi e
della bocca per una completa comunicazione con gli dei, mentre si cospargeva
il corpo di profumi e incensi e il sacerdote leggeva le formule magiche del
libro dei morti. Questo libro è una raccolta di formule magiche e religiose
corredate da disegni che rappresentano la vita dell'aldilà; inoltre
conteneva il giudizio dell'anima del defunto. Il tutto era scritto su di un
papiro che veniva lasciato nella tomba del defunto.
Una volta concluso il rituale, gli iniziati che avevano accompagnato la
salma nella cappella sotterranea, facevano il cammino a ritroso, bloccando
tutte le porte, di modo che il defunto non venisse mai più disturbato.

"Ho camminato sui raggi del sole come su una rampa di luce per ascendere al
cospetto di Ra.
I raggi del sole hanno costruito una scala verso il cielo affinché io possa
giungere al cielo"
(Dai testi delle piramidi)
 
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