finalmente ieri sera ho visto un film che cercavo da tempo:
il cielo sopra berlino di wim wenders.
io consiglio chiunque si interessi agli Angeli di vedere questo film, perchè veramente suggerisce in maniera poetica il potere e il limite di queste creature.
certo...non è un film facile ....diciamo tipo 2001 odissea nello spazio!
a me è molto piaciuto e vorrei sapere se qualcun altro l'ha visto...
metto qui sotto le notizie sul film e la trama ...
accenno anche al suo rifacimento molto più recente : City of angels.
niente a che vedere con l'originale, ma proprio tutta un'altra cosa...assolutamente da non paragonare per stile poetico e significato.
ciao
simonetta
"Il cielo sopra Berlino"
Regia: Wim Wenders
Soggetto e sceneggiatura: Wim Wenders, con la collaborazione di Peter Handke
Fotografia (bianco e nero e colore, 35 mm): Henri Alekan
Montaggio: Peter Przygodda
Scenografia: Heidi Lüdi
Costumi: Monika Jacobs
Suono: Jean-Paul Mugel, Axel Arft
Musica: Jürgen Knieper
Interpreti: Bruno Ganz (Damiel), Solveig Dommartin (Marion), Otto Sander (Cassiel), Curt Bois (Omero), Peter Falk (sé stesso), Hans Martin Stier (l'uomo dell'incidente), Elmar Wilms (l'uomo triste), Sigurd Rachman (il suicida), Beatrice Manowski (la prostituta), Lájos Kovacs, Bruno Rosasz, Laurent Petitgand, Chico Rojo Ortega, Otto Kuhnle, Christoph Merg, Peter Werner, Susanne Vierkötter, Paul Busch, Karin Busch, Irene Mossinger, Theresa Harder, Franky, Daniela Masinkowa, Bernard Eisenschitz, Didier Flamand, Rolf Henke, Scott Kirby, Franck Glemin, Jerry Banish, Jeanette Pollak, Christian Bartels, David Crome, Kathe Fürstenwert, Werner Schonrock, Bernd Ramien, Erika Raban, Silvja Blagojewa, Sulton Meral, Olivier Picot, Jochen Gliscinsky, Erich Schupke
Produzione: Road Movies Filmproduktion GmbH (Berlino), Argos Films (Parigi), in associazione con Westdeutscher Rundfunk (Colonia)
Durata: 130'
Origine: Germania, 1987
Il film racconta la storia di due angeli che si trovano a Berlino, Damiel e Cassiel, i quali prendono nota di ciò che fanno e di ciò che pensano gli esseri umani. Gli angeli possono vedere gli uomini e leggere nei loro pensieri senza essere visti, poiché sono esclusivamente spirituali, ma possono essere riconosciuti dai bambini che sono gli unici ad accorgersi della loro presenza: gli angeli che si trovano sulla Terra possono percepire solo le cose astratte. Così, ad esempio, essi non percepiscono i colori, non possono nemmeno immaginarseli, né tantomeno possono sentire gli odori o i sapori. Le parole di Wenders ci vengono in aiuto ed esplicitano il carattere degli angeli: "Gli angeli intuiscono ciò che gli uomini chiamano i 'sentimenti', ma a rigore non possono viverli. Sono profondamente 'amorevoli' i nostri angeli, sono buoni e non è dato loro modo di essere altrimenti, perché non possono neanche concepire l'alterità: la paura, ad esempio, o la gelosia, l'invidia, né l'odio. Conoscono i modi con cui vengono espressi, ma non i sentimenti stessi." (Spagnoletti - Töteberg, 1989 : 151, 152).
Damiel e Cassiel si mescolano ai pensieri e alle esistenze degli abitanti di Berlino, riempiono di annotazioni i loro taccuini e si scambiano le informazioni che hanno trascritto sugli esseri umani. Accanto alle impressioni del presente essi si scambiano anche i propri ricordi di un passato ormai lontano che essi hanno "vissuto" nella loro spiritualità eterna. Periodicamente si ritrovano con altri angeli che subiscono la loro stessa condizione spirituale nella Biblioteca di Stato, dove si reca anche il vecchio Omero, che impersona una sorta di memoria storica della città, un uomo che è il portavoce dell'innocenza del mito ed è fautore di un ritorno dell'umanità ai valori puri espressi un tempo dalla poesia epica. Damiel, nel corso dei suoi vagabondaggi, si innamora di una trapezista di un circo che sta per chiudere i battenti perché in difficoltà finanziarie. Incoraggiato anche da Peter Falk, il celebre attore americano che si trova a Berlino per girare un film ambientato durante la guerra e che poi si rivelerà essere egli stesso un ex-angelo, Damiel decide di diventare uomo. Per fare ciò deve tuttavia rinunciare alla sua immortalità spirituale. Damiel si mette così alla ricerca della donna di cui si è innamorato, Marion, che adesso è disoccupata e che, non sapendo cosa fare, va ad un concerto rock. I due si ritrovano e riescono a coronare il loro sogno d'amore, mentre l'altro angelo Cassiel assiste alla nuova condizione dell'amico con un pizzico di malinconia per non aver avuto egli stesso il coraggio di compiere il grande "passo".
city of angels
Incuriosito dagli umani e attratto, anche fisicamente, da una dottoressa bellina, un angelo rinuncia al suo statuto e all'immortalità. Sceneggiato da Dana Stevens, è il desolante rifacimento di Il cielo sopra Berlino, ovvero come si americanizza – al peggio, con echi da new age – la coppia Wenders-Handke, non facendole toccare terra, ma sprofondandola nella fanghiglia sentimentale. Il cielo è di Los Angeles e, appollaiati sui segnali stradali, gli angeli fanno la figura di avvoltoi vampireschi. Epilogo triste a sorpresa. Pessima sorpresa.
il MORANDINI 2008