Anello di sosta forum

ultimo film visto?

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ETTA57
view post Posted on 12/2/2008, 12:38     +1   -1




io ho beccato al volo l'altra notte

REVENGE

di Tony scott del 1990
con un bellissimo Kavin Costner (non è proprio il mio tipo, ma in questo film supera se stesso), Madeleine Stowe e un cattivissimo Antony Quinn.

trama:
Jay Cochran si ritira dall'aviazione per trasferirsi dal suo caro amico Tibey Mendez, un potente boss della droga messicano. Fin dal suo arrivo Jay rimane fulminato dal fascino della bella moglie di Tibey Mendez, Miryea, e tra i due nasce una profonda passione. La vendetta di Mendez sarà spietata.

è in effetti un "drammone" molto cupo e romantico, interamente girato in Messico.

Il Morandini nella sua recensione lo definisce come "mangiare a cucchiaiate farina cruda"...ma mi ricordavo che mi era piaciuto quando è uscito al cinema e sono contenta di averlo registrato per rivedermelo!

qualche altro cultore del genere?

ciao
simonetta ;)

 
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°TeChNo_BiMbO°
view post Posted on 22/4/2008, 11:58     +1   -1




questa notte è ankora nostra
 
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crisalide74
view post Posted on 27/4/2008, 19:31     +1   -1




...ho visto Borat.....che schifo di film.....ahahaha


cri
 
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simy19
view post Posted on 27/4/2008, 20:40     +1   -1




notte prima degli esami bello
 
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ETTA57
view post Posted on 28/4/2008, 09:28     +1   -1




ragazzi...ieri sera mi sono rivista "2001 odissea nello spazio" di kubrik!

e' un film lentissimo ma ogni fotogramma è una vera gioia per gli occhi e poi il significato...
c'è qualche altro estimatore del genere che l'ha visto e a cui è piaciuto?

attenzione perchè qui di seguito metto la trama molto dettagliata e chi lo volesse vedere può evitare di leggerla.








2001: Odissea nello spazio

(2001: A Space Odyssey)
Un film di Stanley Kubrick. Con Keir Dullea, Gary Lockwood, William Sylvester, Daniel Richter, Leonard Rossiter, Margaret Tyzack, Robert Beatty, Sean Sullivan, Douglas Rain, Frank Miller [I], Bill Weston, Ed Bishop, Glenn Beck, Alan Gifford. Genere Fantascienza, colore 139 minuti. - Produzione USA, Gran Bretagna 1968.

MYmovies 2007 - Giancarlo Zappoli


Alle origini dell'uomo, quando le scimmie erano ancora scimmie, un misterioso monolito compare sulla Terra. La sua presenza attiva l'intelligenza dei primati che comprendono l'uso delle ossa degli animali uccisi quali prolungamenti delle loro braccia. 2001. Sulla Luna, in prossimità del cratere Tyco, è stato trovato un monolito la cui esistenza viene tenuta sotto il massimo segreto. Il monolito improvvisamente lancia un segnale indirizzato verso il pianeta Giove. Diciotto mesi dopo l'astronave Discovery si dirige verso il pianeta. A bordo si trovano due astronauti, Frank e David, tre ricercatori ibernati e il computer della nuova generazione, HAL 9000, in grado di controllare il funzionameto di tutta l'astronave, nonché di dialogare con gli astronauti. L'infallibile computer segnala un guasto in uno degli elementi esterni dell'astronave ma il pezzo, sottoposto a numerosi test, risulta essere in ottime condizioni di funzionamento. I due astronauti debbono arrendersi al fatto che HAL ha sbagliato e decidono di disattivarlo. Hal fa allora in modo che il pezzo venga rimesso al suo posto e trancia il tubo dell'ossigeno di Frank. Quando David, uscito per recuperare il cadavere del compagno, tenta di rientrare il computer glielo impedisce. L'astronauta distrugge la memoria del computer, apprende il vero scopo della missione (raggiungere Giove per scoprire il mistero del monolito) e arriva sul pianeta su cui morirà per rinascere a nuova vita. Capolavoro in assoluto, non della storia del cinema di fantascienza ma di quella del cinema tout court, 2001rappresenta una delle riflessioni più articolate giunte sul grande schermo sul rapporto civiltà/tecnologia nonché sul destino dell'umanità. Kubrick, che ha sempre amato poco l'ipertecnicismo (pur avvalendosene sempre e ai massimi livelli sul piano delle sue produzioni), riesce a sviluppare il suo discorso a partire da un romanzo di Arthur C. Clarke. Ciò che nel testo letterario è precisa descrizione, nel film diventa suggestione. A partire dalla scelta di una colonna sonora che ha fatto epoca, con le note del Danubio blu ad accompagnare il volo delle astronavi. L'abbiamo ritrovata in mille versioni pubblicitarie o di accompagnamento a servizi televisivi, ma qui aveva una precisa funzione: commentare le immagini di un futuro ipertecnologico mediante la musica composta nel periodo in cui la temperie culturale era permeata della convinzione della bontà assoluta della Scienza e delle sorti progressive dell'umanità guidata dalla sua Luce. Il protagonista del film è un non-attore, è HAL 9000 o, meglio, il suo occhio e la sua voce. Gli umani sono a sua disposizione mentre lui sembra al loro servizio. Ma non si tratta della solita macchina "cattiva". L'uomo di Kubrick (come in Il Dottor Stranamore e, successivamente, in Arancia meccanica) si prepara da solo la propria distruzione. HAL non impazzisce, HAL, molto più drammaticamente, va in crisi perché il suo sistema binario SÌ-NO, viene stravolto dalla presenza di un segreto da conservare, di una menzogna da dire. Lo scopo della missione non va rivelato e il computer non può resistere a questa intrusione dell'umana doppiezza nei suoi delicati apparati. Quando David lo disattiva progressivamente, HAL (che ha ucciso quattro uomini) ritorna allo stadio infantile, preludio al percorso che l'astronauta dovrà fare procedendo fino alla propria morte per poi risorgere come feto delle stelle, in gestazione per una nuova umanità. Riascoltare il respiro profondo dell'astronave a contrasto con il silenzio del nero dello spazio, in cui la morte muta, trova una sua ancor più tragica contestualizzazione; riaffrontare quell'occhio che scava (come quello della macchina da presa) all'interno di milioni di anni di storia, consente di comprendere come questo film come molti altri (ma più di molti altri) fosse un'opera completa in se stessa e non necessitasse di un proseguimento. Che invece c'è stato. Si intitola 2010. L'anno del contatto ed è da evitare con la massima cura.

......comunque "2010 l'anno del contatto" è diverso dal primo, ma molto bello anche lui!


ciao
simonetta image
 
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view post Posted on 28/4/2008, 16:11     +1   -1
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Io sto film non l'avevo mai capito,ed ho evitato di riguardarlo in seguito x evitare l'abbiocco,ma adesso lo vedo sotto nuova luce,si che non mi ero mai sforzata di capirlo..cmq...grazie Simonetta!!!:D
 
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ETTA57
view post Posted on 29/4/2008, 17:40     +1   -1




d4fne, guarda che comunque il film è veramente lento....gli atterraggi dell'astronave sono praticamente in tempo reale!

ciao
simonetta
 
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view post Posted on 29/4/2008, 17:45     +1   -1
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Che è lento..lo so,ma davvero non lo avevo capito,probabilmente anche xkè non arrivavo mai alla fine sveglia :lol: .Quello che hai scritto non ci crederai ma è stata una rivelazione.Invece l'altro giorn su sky ho rivisto harold e maude...film fantastico che ricordo ogni volta che vedo il tuo avatar.. film..Bello bello!!ciao Dafne
 
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ETTA57
view post Posted on 2/5/2008, 12:20     +1   -1




finalmente ieri sera ho visto un film che cercavo da tempo:

il cielo sopra berlino di wim wenders.
io consiglio chiunque si interessi agli Angeli di vedere questo film, perchè veramente suggerisce in maniera poetica il potere e il limite di queste creature.
certo...non è un film facile ....diciamo tipo 2001 odissea nello spazio!

a me è molto piaciuto e vorrei sapere se qualcun altro l'ha visto...

metto qui sotto le notizie sul film e la trama ...
accenno anche al suo rifacimento molto più recente : City of angels.
niente a che vedere con l'originale, ma proprio tutta un'altra cosa...assolutamente da non paragonare per stile poetico e significato.

ciao
simonetta :D





"Il cielo sopra Berlino"

Regia: Wim Wenders
Soggetto e sceneggiatura: Wim Wenders, con la collaborazione di Peter Handke
Fotografia (bianco e nero e colore, 35 mm): Henri Alekan
Montaggio: Peter Przygodda
Scenografia: Heidi Lüdi
Costumi: Monika Jacobs
Suono: Jean-Paul Mugel, Axel Arft
Musica: Jürgen Knieper
Interpreti: Bruno Ganz (Damiel), Solveig Dommartin (Marion), Otto Sander (Cassiel), Curt Bois (Omero), Peter Falk (sé stesso), Hans Martin Stier (l'uomo dell'incidente), Elmar Wilms (l'uomo triste), Sigurd Rachman (il suicida), Beatrice Manowski (la prostituta), Lájos Kovacs, Bruno Rosasz, Laurent Petitgand, Chico Rojo Ortega, Otto Kuhnle, Christoph Merg, Peter Werner, Susanne Vierkötter, Paul Busch, Karin Busch, Irene Mossinger, Theresa Harder, Franky, Daniela Masinkowa, Bernard Eisenschitz, Didier Flamand, Rolf Henke, Scott Kirby, Franck Glemin, Jerry Banish, Jeanette Pollak, Christian Bartels, David Crome, Kathe Fürstenwert, Werner Schonrock, Bernd Ramien, Erika Raban, Silvja Blagojewa, Sulton Meral, Olivier Picot, Jochen Gliscinsky, Erich Schupke
Produzione: Road Movies Filmproduktion GmbH (Berlino), Argos Films (Parigi), in associazione con Westdeutscher Rundfunk (Colonia)
Durata: 130'
Origine: Germania, 1987

Il film racconta la storia di due angeli che si trovano a Berlino, Damiel e Cassiel, i quali prendono nota di ciò che fanno e di ciò che pensano gli esseri umani. Gli angeli possono vedere gli uomini e leggere nei loro pensieri senza essere visti, poiché sono esclusivamente spirituali, ma possono essere riconosciuti dai bambini che sono gli unici ad accorgersi della loro presenza: gli angeli che si trovano sulla Terra possono percepire solo le cose astratte. Così, ad esempio, essi non percepiscono i colori, non possono nemmeno immaginarseli, né tantomeno possono sentire gli odori o i sapori. Le parole di Wenders ci vengono in aiuto ed esplicitano il carattere degli angeli: "Gli angeli intuiscono ciò che gli uomini chiamano i 'sentimenti', ma a rigore non possono viverli. Sono profondamente 'amorevoli' i nostri angeli, sono buoni e non è dato loro modo di essere altrimenti, perché non possono neanche concepire l'alterità: la paura, ad esempio, o la gelosia, l'invidia, né l'odio. Conoscono i modi con cui vengono espressi, ma non i sentimenti stessi." (Spagnoletti - Töteberg, 1989 : 151, 152).

Damiel e Cassiel si mescolano ai pensieri e alle esistenze degli abitanti di Berlino, riempiono di annotazioni i loro taccuini e si scambiano le informazioni che hanno trascritto sugli esseri umani. Accanto alle impressioni del presente essi si scambiano anche i propri ricordi di un passato ormai lontano che essi hanno "vissuto" nella loro spiritualità eterna. Periodicamente si ritrovano con altri angeli che subiscono la loro stessa condizione spirituale nella Biblioteca di Stato, dove si reca anche il vecchio Omero, che impersona una sorta di memoria storica della città, un uomo che è il portavoce dell'innocenza del mito ed è fautore di un ritorno dell'umanità ai valori puri espressi un tempo dalla poesia epica. Damiel, nel corso dei suoi vagabondaggi, si innamora di una trapezista di un circo che sta per chiudere i battenti perché in difficoltà finanziarie. Incoraggiato anche da Peter Falk, il celebre attore americano che si trova a Berlino per girare un film ambientato durante la guerra e che poi si rivelerà essere egli stesso un ex-angelo, Damiel decide di diventare uomo. Per fare ciò deve tuttavia rinunciare alla sua immortalità spirituale. Damiel si mette così alla ricerca della donna di cui si è innamorato, Marion, che adesso è disoccupata e che, non sapendo cosa fare, va ad un concerto rock. I due si ritrovano e riescono a coronare il loro sogno d'amore, mentre l'altro angelo Cassiel assiste alla nuova condizione dell'amico con un pizzico di malinconia per non aver avuto egli stesso il coraggio di compiere il grande "passo".




city of angels
Incuriosito dagli umani e attratto, anche fisicamente, da una dottoressa bellina, un angelo rinuncia al suo statuto e all'immortalità. Sceneggiato da Dana Stevens, è il desolante rifacimento di Il cielo sopra Berlino, ovvero come si americanizza – al peggio, con echi da new age – la coppia Wenders-Handke, non facendole toccare terra, ma sprofondandola nella fanghiglia sentimentale. Il cielo è di Los Angeles e, appollaiati sui segnali stradali, gli angeli fanno la figura di avvoltoi vampireschi. Epilogo triste a sorpresa. Pessima sorpresa.
il MORANDINI 2008
 
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stellina5800
view post Posted on 2/5/2008, 16:34     +1   -1




Io ho visto solo "city of angels" che mi è piaciuto molto, ma mi hai incuriosito con "il cielo sopra BErlino" mi sa che prima o poi lo vedrò!!!
baci stellina
 
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ETTA57
view post Posted on 2/5/2008, 17:53     +1   -1




se devo essere sincera "city of angels " era piaciuto anche a me...anche perchè io adoro Nicolas Cage.
però questo è tutt'altra cosa. sicuramente più difficile da seguire perchè molto parlato, ma con immagini e una trama veramente poetiche.
quando riuscirai a vederlo ne parliamo.
ciao
simonetta
 
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stellina5800
view post Posted on 3/5/2008, 14:23     +1   -1




appena lo vedrò ne parleremo sicuramente!!!
baci Stellina
 
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annika2
view post Posted on 5/5/2008, 20:37     +1   -1




io ho visto la caduta di hitler, bello
 
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view post Posted on 22/12/2016, 20:55     +1   -1
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Ieri sera ho visto Gravity in streaming,lo consiglio vivamente sia agli amanti del genere fantascienza (io per esempio non lo sono particolarmente) sia ai profani
Toglie il fiato in diversi momenti e si fa guardare senza tregua dall'inizio alla fine..
 
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view post Posted on 13/2/2017, 17:41     +1   -1
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Visto Interstellar,genere fantascienza
Lungo,bello e straziante:-)

Il regista è lo stesso di Inception,altro film di genere che ho visto incollata alla sedia
 
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